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La storia di nonna Evie che ogni giorno da 90 anni scrive una pagina del suo diario: “Il primo me lo regalò papà”

Nonna Evie Riski ha da poco compiuto 100 anni e ancora ogni giorno riempie le pagine del suo diario segreto. Si tratta di una passione lasciatele da suo padre che le regalò un diario per il suo undicesimo compleanno con la promessa che lei vi scrivesse ogni giorno. La nonna lo ha preso alla lettera e quasi un secolo dopo, non ha ancora smesso.
A cura di Sophia Crotti
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Credits_ Casa di riposo Good Samaritan Society
Credits: Casa di riposo Good Samaritan Society

Quattro righe in corsivo, ogni giorno, per novant’anni. È lo spazio che la signora Evie Riski, oggi nonna centenaria, si è ritagliata per raccontare alle pagine ingiallite dei suoi diari gli eventi salienti della sua giornata. Tutto è iniziato quando suo papà, una settimana prima che compisse 11 anni, le ha consegnato un pacchettino regalo contenente un quaderno dalle pagine bianche: “Racconta ogni giorno qualcosa accaduto a te o alla nostra città, sarà un piacere rileggerlo”. Chissà se quella bambina poteva immaginare che 9 decenni dopo, si sarebbe trovata ancora, china sulla scrivania, penna alla mano a fare lo stesso, accompagnata dai suoi figli, prima, e dai suoi nipoti, poi.

Novant’anni di annotazioni d’amore

Il primo diario le è arrivato tra le mani del suo papà, che glielo porgeva come regalo per il suo undicesimo compleanno, nel lontano 1936, invitandola ad annotare le notizie importanti avvenute in città o i momenti salienti della sua vita, nelle 33.000 annotazioni riportate dal Washington Post, oggi Riski può rileggere la gioia nell’incontrare la zia e le sue nonne da bambina, le prime cotte adolescenziali, la gioia per la nascita dei suoi 3 figli e il dolore straziante per la perdita del suo compagno di vita avvenuta 15 anni fa. Non c’è stato un singolo giorno dal 1936 in cui la donna non si sia fermata a scrivere annotazioni importanti sulla sua vita da introdurre nel diario, dopotutto lo aveva promesso a suo padre. “Quando sono stata ricoverata in ospedale per partorire i miei figli o per malattia, non ho potuto portare il diario con me, ma anche in quei casi ho scritto, chiedevo un tovagliolo o un pezzo di carta, per poter scrivere”.

Credits: Casa di riposo Good Samaritan Society
Credits: Casa di riposo Good Samaritan Society

Oggi tutti i diari della donna sono conservati in una cassetta in legno di faggio alla quale si avvicina ogni sera, come racconta sua figlia alla testata, dopo aver riempito una nuova pagina del diario, si diverte a prendere quello dell’anno precedente per capire cosa stesse facendo lo stesso giorno. “Me la ricordo che scrive sempre e solo in corsivo, fin da quando ero bambina, ha cercato di trasmettermi la stessa passione, regalando anche a me un diario, l’ho lasciato in camera senza utilizzarlo per anni, quando ho compiuto trent’anni ho capito il valore di quel regalo e ho iniziato a riempirlo”. 

Dai figli ai nipoti per non perdere il piacere della scrittura

I diari della nonna Riski sono diventati un cimelio di famiglia, durante il pranzo di Natale non appena inizia una discussione sulle date di nascita di qualche parente o su avvenimenti particolari che colpirono la nazione la nonna prende parola dicendo: “Controlliamo subito sui miei diari” e così ogni lite si placa. I suoi 3 figli alle pagine del Washington Post descrivono come sovversiva la passione della mamma, in un era poi dove il piacere della scrittura ha lasciato il posto a quello del click.

Tuttavia l’impresa davvero ardua risulta convincere anche la sua nipotina Mila di appena 10 anni delle potenzialità è bellezza della scrittura: “Sono fiduciosa che prima o poi inizierà anche lei, troverà dolce quanto lo trovo io innamorarsi e poi riscoprire novant’anni dopo, rileggendo quelle pagine ormai ingiallite, la bellezza di incontrare il primo amore”. Se qualcuno osa dire a Riski che non tutti i giorni sono emozionanti lei risponde che non importa, c’è sempre un buon motivo per scrivere e trovarsi novant’anni dopo commossi a rileggere le pagine della propria vita.

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