video suggerito
video suggerito

La storia di Kelly, mamma di 7 bambole reborn: “Li allatto perché mi piace pensare che siano bambini veri”

Kelly Cunningham è “mamma” di 7 bambole reborn, giocattoli dalle sembianze umane che lei tratta come bambini. Innumerevoli sono i benefici di queste bambole, utilizzate anche come terapia in caso di aborto spontaneo, lutto o demenza senile.
A cura di Sophia Crotti
12 CONDIVISIONI
reborn dolls

Aspetta, ma davvero allatti le tue bambole?” è questa la domanda di un utente di TikTok sotto all'ennesimo video di Kelly Cunningham in cui la donna mostra la collezione delle sue 7 bambole reborn.

Si tratta di bambole di silicone di taglie e dimensioni differenti, che riproducono nelle fattezze bambini veri. Molto più di semplici bambolotti, le bambole reborn vengono infatti chiamatebambole rinate perché grazie alla maestria di veri e propri artisti che modellano e pitturano i bambolotti assomigliano nelle espressioni e nei movimenti a neonati.

La maggiore stranezza? Che ad utilizzarle non sono, come ci si aspetterebbe, dei bambini, ma degli adulti, per la maggior parte donne, che si affezionano al bambolotto e lo trattano come fosse loro figlio.

Come spiega intervistata al The Sun, Kelly Cunningham, lei le sue 7 figlie le porta a spasso al parco, le prende in braccio, le culla e addirittura le allatta, dimenticandosi per qualche attimo, che siano inanimate.

La storia delle 7 bambole reborn di Kelly Cunningham

Kelly Cunningham oggi è una creator di video su TikTok, conosciuta dal suo pubblico per raccontare, attraverso brevi video, la sua vita da mamma di 7 bambole reborn.

Ha spiegato in un video sulla piattaforma, come si è appassionata al mondo della bambole reborn: “Ho visto un video online dove una donna teneva in braccio una bambola che sembrava una bambina vera e io, che mi sono sempre travestita in quanto cosplayer, ho pensato che potessi comprarne una per un travestimento”. Come spiega al The Sun, avrebbe voluto vestire la bambola in modo da renderla una versione baby della principessa Zelda, un personaggio a lei molto caro.

In un attimo da una semplice passione è diventata la mia ossessione, ho preso Jennifer, mi sono innamorata di lei e non ho potuto fare a meno di darle dei fratellini” ha raccontato lei in un video esplicativo su TikTok, registrato quando i bimbi di gomma che popolavano la sua casa erano ancora solo 4.

Secondo il padre della donna, che oggi ha 27 anni, come spiega lei al The Sun, questa passione è del tutto normale e legata al fatto che lei senta un desiderio di maternità, che in questo momento non riesce a portare a compimento, causa l’assenza di un compagno.

Kelly Cunningham trascorre gran parte delle sue giornate a rispondere a critiche e commenti di chi online e dal vivo si stranisce nel vederla comportarsi come una mamma con delle bambole.

In un video ha spiegato, però, che sa bene che le sue bambole non sono reali ma che preferisce pensare lo siano. “Dopotutto non faccio male a nessuno”.

Ha deciso ad un certo punto di allattare al seno, in pubblico, le bambole reborn più piccole, spiega al The Sun, accorgendosi di quanto sia difficile per le donne allattare in pubblico: “Non capisco perché il seno di una donna che sta semplicemente nutrendo suo figlio debba essere sessualizzato”.

Questa pratica però non è stata approvata dalla comunità di bambole reborn di cui fa parte, ha iniziato dunque a preparare dei biberon di latte artificiale per i suoi “bambini”.

Su TikTok ha spiegato che il preparato non è fatto con vero latte in polvere ma con della farina mischiata ad acqua, così da dare la parvenza di latte al composto. Questo perché la sua passione-ossessione le costa già abbastanza senza dover acquistare il latte in polvere.

Ha infatti elencato i costi per i suoi 7 bambini, la più costosa, perché più grande dei “fratellini” è Molly, che ha pagato più di 3700 euro, il meno costoso invece è stato Adam, acquistato per circa 63 euro. La spesa per la sua intera famigliola, escluso latte, vestiti e pannolini è stata fino ad ora di 4604,12 euro.

I benefici delle reborn dolls

Seppure possa sembrare strano vedere delle donne o degli uomini trattare delle bambole in silicone come fossero bambini animati, in un servizio realizzato dalla BBC, in Polonia, Paese che, come si legge, registra un alto tasso di infertilità, si racconta di come queste bambole possano essere terapeutiche.

A spiegarlo è stata Barbara Smolińska, artista polacca che si occupa proprio della realizzazione, su commissione, di bambole reborn:  “I motivi per cui le persone mi commissionano le bambole reborn sono i più disparati, qualcuno è semplicemente un collezionista appassionato, in altri casi si tratta di ospedali che ne hanno bisogno per i corsi di ostetricia. In alcuni casi si tratta di donne che soffrono di ansia o depressione, hanno perso un bambino o hanno vissuto un aborto spontaneo e che sotto suggerimento di un terapista affrontano il lutto con una bambola dalle sembianze umane”.

Le bambole sono in grado, oltre che di colmare momentaneamente il vuoto dato da infertilità o da un aborto, permettendo grazie all’aiuto di un terapista di affrontare il lutto, anche di offrire alle donne altri benefici.

Secondo uno studio pubblicato sulla National Library of Medicine nel 2019 le bambole reborn, utilizzate come strumento terapeutico su 35 degenti in strutture a lungo termine, affetti per esempio da demenza senile, hanno dimostrato di dare anche i seguenti benefici:

  • riduzione dell’ansia
  • riduzione di episodi di aggressività
  • riduzione dell’agitazione
  • conforto emotivo, percepito anche solo attraverso un abbraccio
  • serenità e piacere
12 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views