La storia di Jodie, l’arciera che gareggerà alla Paralimpiadi incinta di 7 mesi
Dopo la schermitrice egiziana Nada Hafez, salita in pedana alle Olimpiadi di Parigi con un bimbo di sette mesi nel pancione, anche l'arciera paralimpica Jodie Grinham è pronta a gareggiare per una medaglia nonostante una gravidanza che al momento delle prime scoccate sarà ormai alla ventottesima settimana.
Grinham, originaria del Galles ma residente in Inghilterra, sarà quindi la prima atleta a partecipare ai Giochi Paralimpici parigini incinta di oltre sette mesi. Dopotutto, quando si tratta di affrontare una sfida, Jodie non è certo tipo da tirarsi indietro.
Lo sport e la volontà di diventare mamma
Nata con una malformazione chiamata brachisindattilia, Grinham ha il braccio sinistro molto più corto del destro e la sua mano mancina è priva di dita, ad eccezione del pollice. Ciò però non le ha impedito di seguire i propri sogni.
Appassionata di sport, Grinham trasformò l'arco nella prosecuzione dell'arto mancante, diventando un'atleta paralimpica di primo livello e contribuendo all'ottenimento di una splendida medaglia d'argento a squadre miste ai giochi Paralimpici di Rio 2016.
Tra Rio de Janeiro e Parigi però, l'arciera Grinham è anche riuscita a coronare il proprio desiderio di avere un figlio insieme al compagno Christopher Greenan, dando alla luce il primogenito Christian nel 2022, nato al termine di una gestazione piuttosto tribolata.
Il piccolo è infatti venuto al mondo pretermine proprio alla ventottesima settimana, lo stesso periodo di gravidanza con cui Grinham affronterà la sua seconda Paralimpiade. Questo però non sembra spaventare troppo l'atleta.
"La mia prima gravidanza non è stata una passeggiata, ero costretta a letto e stavo molto male" ha raccontato nel corso di un'intervista all'emittente britannica BBC Radio 4, sottolineando però come quelle difficoltà non scalfirono mai la volontà di avere anche altri figli.
"Che ci crediate o no, la gravidanza è stata pianificata" ha rivelato l'arciera. "Abbiamo deciso che volevamo un altro bambino e non avremmo lasciato che i Giochi ci fermassero, né che rovinasse la mia carriera".
La coppia aveva infatti già affrontato tre gravidanze terminate con un esito negativo e sia Judie che Cristopher non volevano più aspettare per allargare la famiglia.
La preparazione all'evento
Nelle fasi di avvicinamento al duplice evento, Jodie ha dovuto affrontare allenamenti particolari, più brevi e fisicamente meno intensi, nonché prendere adeguate precauzioni per ogni evenienza.
"Ho cercato gli ospedali più vicini e so dove si trovano i reparti maternità" ha spiegato la donna, che in vista dei giorni delle gare ha anche dovuto rivedere l'abbigliamento e le attrezzature sportive, con maglie più larghe e una nuova imbracatura per la faretra che non la stringa troppo sul ventre.
"Vorrei salire sul podio con il mio pancione" ha concluso. "Ma se non porto a casa una medaglia, alla fine riceverò comunque un premio fantastico".