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La scuola copre il volto del figlio con un emoji nella foto di classe: “Volevo proteggere la privacy di mio figlio, ma non così”

La madre era contraria alla pubblicazione online del volto del figlio di cinque anni, ma un errore di comunicazione con la scuola ha portato alla scelta di oscurare il bimbo con un emoji, gettando nello sconforto sia il piccolo che la donna, la quale ora si sente in colpa per l’accaduto.
A cura di Niccolò De Rosa
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Un bambino di 5 anni di Sydney è rimasto profondamente deluso quando ha scoperto che nella foto di classe, mentre tutti i compagni sfoggiavano un largo sorriso verso l'obiettivo, il suo volto era stato coperto da un’emoji. Il motivo? Un malinteso nato dal desiderio della mamma di proteggere la privacy del piccolo.

A rendere pubblica la storia è stata la stessa madre del bimbo, la quale si è lasciata andare ad un appassionato sfogo sui social, per raccontare l'accaduto e cercare conforto dai propri sensi di colpa.

La scelta della madre per proteggere la privacy

Tutto è iniziato quando la madre del bambino, preoccupata per la privacy del figlio, aveva chiesto alla scuola di evitare di pubblicare immagini del piccolo sui social media. La scuola ha subito rispettato la richiesta della donna, condividendo su Facebook una foto di classe in cui il bambino era stato rimosso con un abbozzato fotoritocco.

A quel punto la madre, messa a disagio da quell'immagine che sembrava cancellare l'esistenza del bambino dal gruppo classe, ha contattato la scuole per comunicare di aver cambiato idea. "Mi sentivo in colpa perché era l’unico escluso. Ho contattato la scuola per dare il mio permesso a mostrare il suo volto", ha spiegato la donna su Facebook. Il dietrofront non ha però sortito l'effetto desiderato.

Immagine di repertorio
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Un risultato inaspettato

Che sia stata la comunicazione poco chiara o la diffidenza da parte dell'ufficio scolastico nell'accogliere la richiesta di un genitore che si era dimostrato così attento all'immagine del figlio, quando sono state distribuite le foto di classe ufficiali il bambino era sì ricomparso all'interno dell'immagine, ma sul suo viso era stata applicata una vistosa emoji.

Davanti a quella foto che sottolineava un'evidente diversità rispetto agli altri compagni, il bimbo non ha nascosto il proprio disappunto, gettando la madre in un vortice di sconforto e senso di colpa. "Non so come spiegare la situazione a mio figlio", ha ammesso la donna. "È rimasto a fissare la foto e ha detto di odiarla. Vuole buttarla via. Mi sento così in colpa per lui."

Il dibattito tra i genitori

La vicenda ha acceso un acceso dibattito online. Alcuni genitori hanno criticato la scuola per la gestione poco attenta della situazione. "Questo è un madornale errore della scuola" ha commentato un utente, sottolineando come la legittima richiesta della mamma riguardasse chiaramente i contenuti online, quindi accessibili a tutti, e non certo le foto fatte circolare all'interno del circuito scolastico.

"Non dovresti sentirti obbligata a violare i tuoi principi per avere una foto decente di tuo figlio", ha aggiunto un genitore, criticando la decisione da parte della scuola di utilizzare un’emoji invece di trovare soluzioni alternative. Altri ancora hanno espresso empatia per il dolore del bambino e della madre, ricordando quanto sia difficile bilanciare la tutela della privacy con il desiderio di non escluderli da un mondo sempre più digitale e iper-connesso.

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