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La routine consigliata dagli esperti per le ultime settimane di scuola: “Così i figli possono dare il meglio”

Alimentazione equilibrata, buon riposo, gestione dello stress e comunicazione efficace: due esperti di salute e nutrizione hanno recentemente condiviso alcuni consigli per aiutare i ragazzi (e i loro genitori) ad affrontare al meglio il delicato periodo delle ultime verifiche e interrogazioni prima della fine della scuola.
A cura di Niccolò De Rosa
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Con l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico, in molte famiglie si respira un’aria carica di tensione. Le ultime settimane di scuola, tra verifiche, interrogazioni e, per i più grandi, esami finali, possono diventare un vero banco di prova non solo per gli studenti, ma anche per i genitori. Gestire l'ansia, trovare un equilibrio tra studio e riposo e mantenere uno stile di vita sano sono obiettivi fondamentali per affrontare al meglio questo periodo. A offrire consigli utili ci ha pensato il dottor Amir Khan, medico del servizio sanitario britannico, che in un'intervista al quotidiano britannico Mirror ha spiegato come supportare i ragazzi in modo concreto e consapevole.

Ridurre lo stress è questione di metodo

Secondo il dottor Khan, l'ultima parte dell'anno scolastico – ossia il periodo caratterizzato da verifiche, esami e interrogazioni spesso decisive per la pagella finale – rappresenta una delle principali fonti di stress che osserva nei suoi pazienti. "Spesso vedo ragazzi arrivare al limite a causa della pressione da esami, ma molte di queste situazioni si possono prevenire", ha spiegato. Il primo passo? Puntare su strategie pratiche: una dieta equilibrata, un buon riposo e, soprattutto, un approccio sereno alla preparazione scolastica. Il medico ha pertanto sottolineato l'importanza di costruire una routine che limiti il più possibile l'accumulo di ansia.

Alimentazione: il carburante giusto per la mente

Durante il periodo degli esami, la tentazione di affidarsi a snack zuccherati per un'energia immediata è forte. Tuttavia, Khan invita a scegliere pasti completi e nutrienti, ricchi di proteine e fibre. "Se proprio si desidera uno spuntino, meglio optare per cibi integrali come frutta, noci o popcor non al burro", ha suggerito. A sostenere questa raccomandazione si è unita anche Emily Foster, autorevole nutrizionista che ha ricordato come una dieta ricca di carboidrati complessi, alimenti con omega-3 e vitamine del gruppo B sia fondamentale per mantenere alte le energie e favorire la concentrazione.

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In particolare, Foster ha spiegato che "le vitamine B6 e B12 sono essenziali non solo per trasformare il cibo in energia, ma anche per mantenere sano il sistema nervoso". Un consiglio prezioso, considerando quanto il benessere mentale sia legato all’alimentazione quotidiana.

Il ruolo chiave del sonno

Il riposo notturnoo rappresenta un altro tassello cruciale. L’agitazione per gli esami può rendere difficile addormentarsi o provocare risvegli notturni frequenti. Per questo, il dottor Khan suggerisce di instaurare una routine serale rilassante, magari spegnendo gli schermi almeno un'ora prima di andare a letto e dedicandosi ad attività calme come la lettura o la meditazione. "Un buon sonno – ha ricordato – può davvero fare la differenza nella capacità di concentrazione e nella gestione dello stress".

Comunicare senza pressioni

Oltre a intervenire su dieta e riposo, il medico ha invitato genitori e figli a curare l'aspetto comunicativo, badando bene a non alzare i toni, soprattutto durante i momenti di maggiore stress, e alimentando il più possibile un clima di comprensione e collaborazione. È infatti fondamentale non aumentare la pressione, evitando aspettative troppo elevate che rischiano solo di alimentare l'ansia. "Parlate apertamente delle vostre preoccupazioni e stabilite insieme obiettivi realistici", ha consigliato Khan. Non bisogna esitare, inoltre, a coinvolgere un insegnante di fiducia se si avverte che lo stress sta diventando troppo difficile da gestire.

bimbo comunica con la mamma

Quando chiedere aiuto

In alcuni casi, però, l'ansia può assumere una dimensione più seria, interferendo con la vita quotidiana. In queste situazioni, ha ricordato Khan, è importante rivolgersi al proprio medico di base. La terapia cognitivo-comportamentale può aiutare a riconoscere e correggere i pensieri negativi che alimentano l’ansia, ha spiegato il medico, ricordando come simili strumenti possano consentire agli studenti di sviluppare con maggiore agio strategie efficaci per affrontare la pressione scolastica, migliorando il loro benessere complessivo.

Non saltare mai la colazione

Infine, un consiglio pratico ma spesso sottovalutato: mai rinunciare alla colazione, che non a caso tutto gli esperti indicano sempre come il pasto più importante della giornata. Foster ha evidenziato come diversi studi abbiano associato il consumo regolare di una colazione nutriente a migliori risultati scolastici. "Chi fa colazione mostra una funzione cognitiva migliore rispetto a chi la salta", ha affermato, sottolineando l’importanza di curare le abitudini alimentari non solo il giorno dell’esame, ma ogni giorno.

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