La pediatra mette in guardia dalla ‘sindrome della borsa della nonna’: “Rischio di avvelenamento per i bambini”
I nonni sono preziose figure di riferimento per tutta la famiglia, eppure anche nelle loro case si nasconde un'insidia che, senza le adeguate attenzioni, potrebbe rivelarsi molto pericolosa per i bambini. Ad accendere i riflettori su questo rischio nascosto è stata Meghan Martin, medico di pronto soccorso pediatrico che di recente ha lanciato un appello su TikTok per sensibilizzare genitori e nonni su quella che la dottoressa ha chiamato Granny’s Purse Syndrome, la "sindrome della borsa della nonna".
Questo fenomeno, ha spiegato l'esperta, riguarda il pericolo che i nipotini più piccoli vadano a rovistare nelle borse o nei cassetti lasciati incustoditi dai nonni, mettendo le mani su pillole e medicinali che, se ingeriti, potrebbero comportare gravi conseguenze.
Un rischio sottovalutato
Il problema, ha raccontato Martin, nasce dal fatto che i nonni, spesso non abituati alla presenza di bambini in casa, lasciano medicinali su scaffali bassi, tavoli o nelle loro borse, in contenitori non a prova di bambino.
Uno studio del 2006 pubblicato sul Journal of Osteopathic Medicine ha analizzato le chiamate ai centri antiveleni relative a bambini sotto i 6 anni, rivelando che tra il 10% e il 20% delle intossicazioni accidentali erano causate dai farmaci dei nonni. I bambini, con un'età media intorno ai 18 mesi, venivano attratti soprattutto da analgesici, farmaci per il cuore e antidepressivi, spesso lasciati incustoditi.
Perché i farmaci dei nonni sono così pericolosi?
La dottoressa Martin sottolinea che farmaci come antidolorifici, beta-bloccanti, diuretici o medicinali per il diabete, in dosi sicure per un adulto, possono essere estremamente tossici per un bambino. Anche una sola pillola può causare gravi conseguenze, dato che il corpo dei più piccoli è molto più sensibile.
Un caso citato nello studio, ripreso anche dal New York Post, ha evidenziato come una nonna, intenta a preparare biscotti con il suo nipotino di 3 anni, avesse momentaneamente lasciato la borsa sul divano. In pochi istanti, il bambino aveva aperto il portapillole e scambiato le medicine per caramelle. Non sapendo quante pillole avesse ingerito, i medici in ospedale hanno dovuto somministrargli carbone attivo per prevenire un avvelenamento potenzialmente letale.
Prevenzione: piccoli accorgimenti per grandi rischi
Nel video, Martin ha anche offerto alcuni consigli pratici per ridurre il rischio di intossicazioni. La prima cosa da fare è custodire sempre i medicinali in contenitori a prova di bambino e fuori dalla portata dei piccoli, preferibilmente in armadietti chiusi a chiave. Fondamentale poi evitare di assumere farmaci davanti ai bambini, poiché questi tendono a imitare gli adulti, e mai riferirsi ai medicinali con nomignoli o termini che suggeriscono associazioni fuorvianti (magari chiamandoli "caramelle"), così da non incentivarli a cercarli. Prestare attenzione a dove si ripongono i farmaci può davvero fare la differenza tra una giornata felice e una corsa al pronto soccorso.