La domanda da fare ai bambini per sviluppare la loro creatività mentre disegnano
La creatività non è solo la capacità di volare con la fantasia, ma un'importante soft skill che consente di adattarsi ad ogni situazione e risolvere i problemi della vita adottando soluzioni del tutto originali.
Insomma, si tratta di una competenza che ogni bambino dovrebbe coltivare e lo scrittore e illustratore americano Mo Willems ha recentemente rivelato un trucchetto che potrebbe aiutare i genitori ad alimentare il pensiero creativo dei propri figli.
Il consiglio
Willems è un autore per l'infanzia di successo e benché in Italia sia meno famoso che negli States – dove spesso compare tra i bestseller del New York Times – da noi è conosciuto per la serie di libri illustrati Reginald e Tina.
Personaggio istrionico e ricco d'iniziativa (gestisce anche un canale YouTube dove anima storie e spunti tratti dalla quotidianità), Willems è fermamente convinto che la creatività sia una qualità fondamentale per la crescita dei più piccoli e come riportato dal sito Parents, lo scrittore ha anche elaborato un piccolo "trucchetto" per stimolare tale abilità nei bambini partendo da una delle loro attività preferite: il disegno.
Ritenendo che la creatività sia strettamente connessa alla curiosità, lo scrittore consiglia infatti alle mamme e papà di dimostrare interesse verso le creazioni dei propri figli, facendo quante più domande possibili.
La narrazione nutre il pensiero
Anziché limitarsi a fare i complimenti ai bambini per i loro disegni, Williems suggerisce infatti di chiedere ai bimbi cosa i piccoli abbiano disegnato in precedenza.
I bambini, ha spiegato l'autore, disegnano in ordine cronologico e raccontano storie partendo dalla creazione dei vari personaggi, per poi passare all'ambientazione e alle avventure da inscenare.
Per Willems dunque, il fatto di chiedere cosa sia stato creato prima di quel disegno potrebbe portare i bambini ad ampliare il proprio immaginario, aggiungendo dettagli alla loro opera, come le intenzioni del personaggio illustrato o la sua storia passata (quello che gli sceneggiatori chiamerebbero "il background").
Così facendo, un'azione così istintiva come il disegno per un bambino può trasformarsi rapidamente in un autentico meccanismo narrativo. Questo approccio cognitivo negli anni successivi potrà poi essere tradotto in parole e trovare nuove forme d'espressione, siano esse forme d'Arte o semplici strategie per superare i piccoli intoppi della quotidianità.