“La cosa più difficile per me è gestire le pile di oggetti in disordine dei miei figli”: lo sfogo di una mamma

Pile di oggetti ammucchiati in ogni dove, quaderni, chiavi, fogli di carta, penne e matite è questo che fa arrabbiare Bekah Martinez, da quando è diventata madre, come ha scritto in un nuovo post pubblicato su Instagram.
Il disordine del suo compagno e dei figli impatta enormemente sul carico di cura che lei deve sopportare quotidianamente: "Sembra che io sia l'unica ad accorgermi di questi mucchi di oggetti per casa" ha spiegato lei, infastidita.
Il video virale dello sfogo della mamma
"La cosa più complessa per me, da quando sono diventata mamma, è gestire tutte le piccole montagne di oggetti che i miei figli disperdono per casa" inizia così il video di Bekah Martinez, volto a dimostrare che oltre alla vita lavorativa che la donna svolge fuori dalle mura domestiche e l'accudimento dei figli esiste un gran lavoro dinnanzi al quale gli altri membri della famiglia sembrano essere ciechi: riordinare. "Queste pile di oggetti sono terribili, perché ogni singola cianfrusaglia prevede una diversa decisione, sempre molto complessa da prendere in autonomia".
Così la donna passa in rassegna lampadine, domandandosi se siano ancora funzionanti o si possano gettare, cordini che teme che servano ai suoi figli per l'ingresso a scuola e regali da parte di persone care che si sente sbagliata all'idea di gettare via. "La verità è che mi sento matta, perché sembra che solo io mi accorga di queste piccole pile di oggetti, non dico di volere una casa sempre in ordine, ma trovo necessario che ognuno faccia la sua parte per risolvere il problema". Tuttavia Martinez conclude il video spiegando che è sempre e solo lei ad occuparsene, suo marito e i suoi figli lasciano in giro i loro oggetti, dicendo che prima o poi li riprenderanno, e invece trascorrono mesi prima che lo facciano.
Dal disordine al carico di cura
Il discorso di Martinez si è concluso con il racconto di quando ha cercato, una sera attorno alle 23.00, di chiedere al marito di aiutarla, l'uomo l'ha ascoltata, racconta, mentre mangiava della granola cucinata e comprata da lei. Questo le ha ricordato quanto il carico di cura gravi su lei soltanto in famiglia, ogni volta che si occupa di rispondere alle esigenze della sua figlia adolescente o del suo bambino quando ha la febbre o qualche acciacco.
Ha anche ammesso nella didascalia del post di interfacciarsi con una società che non la comprende e che le dice invece di apprezzare il tempo che trascorre a sistemare gli oggetti dei suoi figli: "Tutti mi dicono che un giorno mi mancheranno queste piccole pile di oggetti, simbolo di una famiglia presente e che vive sotto lo stesso tetto, ma per ora mi fanno solo innervosire e avevo bisogno di dirlo" ha concluso lei.