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Joan Thiele abbraccia la baby sitter a Sanremo. La psicologa: “Se ben formata è una figura essenziale per i bimbi”

Joan Thiele durante la conferenza stampa a Sanremo ha abbracciato Cecilia Ermini, giornalista e un tempo baby-sitter della cantante. La psicologa Maria Isabella Robbiani ha spiegato a Fanpage.it quanto sia importante scegliere persone qualificate e ben preparate.
Intervista a Maria Isabella Robbiani
Psicologa e psicoterapeuta, Presidente del Movimento Italiano Psicologia Perinatale (MIPPE) e referente del progetto Mary Poppins.
A cura di Sophia Crotti
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Joan Thiele - Getty
Joan Thiele – Getty
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Durante il momento dedicato a Joan Thiele della conferenza stampa di Sanremo, tenutasi il 12 febbraio, la cantante ha elencato una serie di figure importanti per la sua crescita ed educazione. Ha raccontato della sua zia acquisita, della sua nonna, trasferitasi accanto a lei dal sud italia negli anni ‘50, e poi si è soffermata su Cecilia Ermini, giornalista presente in sala stampa che è stata in passato la sua vicina di casa e baby sitter. “Mi ha insegnato un sacco di cose” racconta la cantante per poi stringere Ermini in un commovente abbraccio, simbolo dell’importanza che le figure di supporto ai genitori nell’educazione e cura dei bambini hanno.

È stata proprio la giornalista, allora baby sitter, ad appassionare Thiele alla musica, facendole ascoltare e conoscere i Led Zeppelin. Dunque, come specifica la cantante è un po’ grazie a lei se in questo momento si trova sul palco dell’Ariston.

Abbiamo chiesto alla psicologa e psicoterapeuta Maria Isabella Robbiani, Presidente del Movimento Italiano Psicologia Perinatale (MIPPE) e referente del progetto Mary Poppins dell’Associazione Genitorialità, volto a formare chi desidera diventare una baby-sitter, di spiegarci la crucialità di queste figure nella vita dei bambini. “Se i genitori sono molto assenti possono sviluppare un attaccamento primario con i bambini, per questo è importante che si tratti sempre di persone preparate che supportino ma non si sostituiscano a mamme e papà". 

dott.ssa Maria Isabella Robbiani, psicologa e psicoterapeuta specializzata in accompagnamento perinatale e PMA, Presidente del Movimento Italiano Psicologia Perinatale (MIPPE). Credits: Elisabetta Lizzy Furnó Photography
dott.ssa Maria Isabella Robbiani, Psicologa e psicoterapeuta, Presidente del Movimento Italiano Psicologia Perinatale (MIPPE) e referente del progetto Mary Poppins. Credits: Elisabetta Lizzy Furnó Photography

Qual è il ruolo educativo della baby sitter nel contesto familiare?

La baby sitter non è solo una figura di supporto pratico al bambino e ai genitori, ma può diventare per il piccolo un riferimento affettivo importante. Soprattutto nei casi in cui i genitori per motivi personali e lavorativi sono poco presenti, la baby sitter rappresenta una continuità emotiva, diventando un elemento di stabilità per i bambini. Il rapporto che si instaura tra bambino e baby sitter diventa così forte da rimanere un ricordo di grande valore anche una volta diventati adulti. Molti bambini anche da adulti, infatti, mantengono un legame affettivo con chi si è preso cura di loro in modo costante e attento e l’abbraccio di Thiele alla baby sitter ci dice proprio questo: il legame può durare del tempo e diventare parte integrante della storia dell’individuo.

Thiele ha anche detto che è stata la sua baby-sitter ad avvicinarla al mondo della musica. Una frase del genere potrebbe causare gelosia da parte dei genitori?

In alcune situazioni la baby sitter diventa una seconda figura genitoriale ed è fondamentale che il suo ruolo sia chiaro e ben definito, perché l’obiettivo non è sostituire i genitori ma affiancarli nel percorso educativo e di crescita del bambino. Quando il livello di delega genitoriale è molto alto, perché i genitori sono spesso assenti, il rischio è che il bambino sviluppi un attaccamento principale con la baby sitter. Questo è negativo perché la professionista ha la propria vita e le proprie ambizioni, non sempre è presente nella vita della famiglia molto a lungo e il distacco potrebbe essere per il bimbo una perdita importante. È essenziale che la baby-sitter venga adeguatamente formata per fare in modo che il bimbo non instauri con lei una dipendenza affettiva sbilanciata, promuovendo un legame sano e positivo.

Thiele nella canzone portata all’Ariston e dedicata al fratello racconta di essere cresciuta in un contesto familiare complesso, la baby sitter fa parte del villaggio necessario a crescere correttamente un bambino?

Certo, è parte integrante di questo villaggio, le baby sitter vengono formate per sviluppare competenze relazionali ed educative, anche grazie a psicoterapeuti che lavorano sulle competenze di attaccamento. Il bimbo potrebbe infatti sviluppare con lei un attaccamento profondo, soprattutto se è neonato, sta a lei, che è adulta, capire che ha un ruolo molto significativo nelle famiglie con alta delega genitoriale. Lei deve sapersi muovere con attenzione, sostenendo il bambino senza sostituirsi ai genitori ma collaborando con loro.

L’abbraccio tra Thiele e la sua baby sitter può essere un messaggio in grado di sgravare i genitori- lavoratori dal senso di colpa di non poter esserci per i bambini nei momenti importanti della loro crescita?

Sì lo è. Ma ricordiamo che ciò non significa che i genitori possano in toto delegare il proprio ruolo genitoriale ad altri, è importante mettere al mondo un bimbo con la consapevolezza di poterci essere. Quando però in alcuni momenti della vita non è possibile stare a lungo con i figli, è necessario scegliere una figura di riferimento stabile che sappia reggere quel ruolo, garantendo ai bimbi una continuità importante ma che non si sostituisca mai completamente al genitore assente. I bambini hanno bisogno di relazioni autentiche e di figure di riferimento che li aiutino a sviluppare fiducia sicurezza, una baby sitter scelta con una formazione adeguata può essere estremamente positiva nella crescita del bambino, tanto da essere ritenuta importante anche quando il piccolo, come nel caso di Thiele, diventa adulto.  Thiele ci ricorda quanto la baby sitter dia un contributo fondamentale alla vita dei bimbi di cui si prende cura, per questo invito tutti i genitori, come i suoi, a scegliere dunque la persona giusta e adeguatamente qualificata.

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