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Il trucco della mamma per volare con i figli fa infuriare il web: “Comportamento odioso”

Una mamma abituata a viaggiare con i figli ha svelato un sistema che, se utilizzato in fase di prenotazione, spesso garantisce di viaggiare con un posto in più a disposizione (senza esborsi extra) per far stare più comodi i bambini. Non tutti i frequentatori dei social hanno però apprezzato l’idea.
A cura di Niccolò De Rosa
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Aeroplano-trucco-madre

Trucco geniale o furbata scortese? I social si dividono sul video postato dall'americana Jess Darrington, madre e travel blogger dell'Idaho che grazie ai suoi numerosi voli realizzati insieme al marito e ai due figli piccoli è diventata una vera esperta di viaggi di famiglia.

Nel contenuto, postato a inizio luglio ma diventato oggetto di discussione qualche giorno fa, Darrington ha infatti mostrato un modo per provare a viaggiare con i bambini rimanendo un po' più comodi, occupando un'intera fila di sedili senza dover acquistare dei posti aggiuntivi.

L'idea non è però piaciuta a molti habitué dei voli di linea, i quali hanno reputato il trucchetto una trovata ai limiti della maleducazione.

Prenotazione "intelligente"

Come spiegato dalla stessa Darrington, la strategia oggetto del contendere consiste nel prenotare i posti finestrino e corridoio in una fila, lasciando libero il sedile centrale con la speranza che nessuno lo scelga.

Il numero delle persone che compiono lunghe tratte in solitaria è infatti statisticamente inferiore rispetto alla moltitudine di viaggiatori che si spostano in compagnia, perciò – almeno in teoria – scegliere un unico posto libero in mezzo a due prenotati (e quindi volare separati dai propri conoscenti) dovrebbe risultare una soluzione molto meno appetibile.

@where.is.briggs

Key word is “sometimes” ✨On our way home from Amsterdam to Salt Lake City we tried this hack and it worked beautifully! We booked four seats (even baby got a seat because she’s not a fun lap infant for that long 😅) #flighthack #travelhack #baby #toddler #familytravel

♬ Star Spangled (Bass Boosted) – SNC

In caso di successo, il genitore con bambino al seguito potrebbe così trovarsi con l'intera fila a disposizione. Ciò permetterebbe al piccolo di godere di una maggiore libertà di movimento senza il rischio di disturbare qualche estraneo.

Darrington ha spiegato di aver utilizzato questo trucco più volte, con risultati alterni. La donna ha infatti tenuto a mettere in guardia i genitori: "Non è garantito che funzioni. Se desiderate assolutamente un posto per il vostro bambino, dovreste acquistare un biglietto specifico".

Un trucco (non) infallibile

Nonostante la praticità del sistema, Darrington ha riconosciuto che non sempre le cose vanno come previsto.

Ma che fare allora se il posto lasciato sguarnito venisse prenotato? L'esperta di viaggi suggerisce di accettare la situazione senza lamentarsi e, se possibile, offrire un cambio di sedile per far sì che il passeggero possa migliorare la propria sistemazione.

Per aumentare le chance di riuscita però, Darrington ha raccontato di prediligere i posti nella parte posteriore dell’aereo (posizione solitamente meno ambita dai viaggiatori solitari), e di attuare questa strategia soprattutto nelle tratte meno frequentate, dove il rischio che il mezzo sia riempito fino all'ultimo sedile è più contenuto.

Bambini in aereo

Le critiche social

Nonostante la sottolineatura di Darrington riguardo la necessità di mantenere un comportamento educato anche nel caso in cui lo stratagemma dovesse fallire, molti frequentatori dei social non hanno comunque gradito la proposta della blogger.

Diversi utenti hanno infatti criticato aspramente di lasciare un posto libero con la speranza che nessuno lo occupi, considerandola una furbata che potrebbe mettere a disagio il malcapitato in mezzo ai due familiari.

Alcune persone abituate a viaggiare da sole hanno ad esempio descritto il trovarsi in mezzo a due conoscenti come "sgradevole" e piuttosto "imbarazzante".

"È un comportamento odioso, non sopporto quando mi succede" ha scritto un'utente.

Dai commenti è poi emerso che anche la richiesta di spostarsi – valutata da Darrington come un gesto di cortesia –  può essere vista con un certo fastidio, poiché talvolta obbliga il passeggero ad accettare una posizione sgradita, come quella lato finestrino.

Al coro di esperienze contrarie si è unita anche un’altra travel blogger, Meredith Pierce, la quale ha raccontato di aver passato uno dei viaggi peggiori della sua vita quando suo malgrado si è trovata incastrata tra due persone che continuavano a parlarsi e passarsi oggetti sopra di lei, rendendo il volo insopportabile.

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