Il trend dei 17 pannolini su TikTok per raccontare il dramma della depressione post-partum
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17 pannolini sporchi sparsi per casa raccolti uno ad uno, con un sorriso stampato in faccia. È il video di una mamma, Hannah, che racconta mentre gira per una casa dove nulla è al suo posto. Perché è da poco nato il suo bambino, il compagno ha ripreso a lavorare e nella loro abitazione ancora non hanno un cestino apposta per i pannolini.
Di conseguenza lei pulisce il piccolo, lascia i pannolini sporchi in giro per casa e la sera li raccatta uno a uno: "In 24 ore mio figlio sporca tantissimi pannolini".
Il video che ad alcuni è sembrato mostrare una pratica anti-igienica, ha fatto breccia nel cuore di tantissime mamme, che invece hanno voluto condividere su TikTok "i loro 17 pannolini".
Il video diventato virale
Il video è in breve diventato virale e ha scatenato non pochi pareri discordanti, tra chi inneggia all'igiene: "Ma cosa ti costa buttare quei pannolini in un qualsiasi cestino", "è anti igienico", "Prenditi 5 minuti e getta via quei pannolini".
E chi, con grande empatia, ha invece scritto: "Ma se al posto di giudicare questa donna, ci fermassimo a chiederle come sta?", "Grazie per questo video, quando è nato mio figlio succedeva lo stesso, non ero pronta a tutto quello che avrei dovuto fare".
In poco tempo è nato un vero e proprio trend che su TikTok risponde all'hashtag #17diapers, che in italiano significa 17 pannolini. Tantissime mamme hanno iniziato a mostrare i propri "17 pannolini" dopo che un'altra donna, Isabella, ha ricondiviso il video della mamma in questione dicendo: "La mia opinione è che tutto questo non sia normale, ma il sintomo lampante che lo stress genitoriale e la depressione post partum esistono".
"Io non lascio 17 pannolini in giro ma..": la solidarietà delle mamme
Tra le mamme che hanno aderito all'hashtag diventato virale c'è Hillary Helenn, mamma da appena 10 settimane che rivela, dondolando la sua bimba nel marsupio: "Io non ho mai lasciato 17 pannolini in giro, ma non ricordo nemmeno l'ultima volta che mi sono fatta una doccia, non rispondo ai messaggi dei miei amici da giorni e la notte piango da sola nella mia macchina così che mia madre e mio marito non mi vedano".
Con il profilo TikTok @beccaandbrandon una mamma condivide i suoi primi 6 mesi con il suo secondo genito tra le braccia dicendo: "Ho cambiato 3 psichiatri, la mia casa è un casino, nel post partum sembra di stare in trincea".
@Nikadiwa mostra sua madre intenta a farle un bagno perché a causa della depressione post-partum si è accorta che la figlia non si lavava da settimane.
@jessaleerivers stesa sul divano e avvolta da una coperta mentre suo figlio di ormai 2 anni guarda un cartone animato racconta: "I miei 17 pannolini sono mio figlio incollato alla tv a guardare 6 cartoni al giorno, perché suo padre deve fare 3 lavori per pagare le bollette, mentre io sono incinta da 3 mesi con un'iperemesi gravidica che mi fa chiedere se abbia senso rimanere su questa terra".
@kendalsmith, mentre allatta la sua bimba piange e rivela che i suoi 17 pannolini sono la sua abitudine a nascondersi in un armadio per piangere senza che sua figlia la veda, ma anche le chiamate che fa al suo medico di base per dirgli che è depressa e ha strani pensieri nella testa da quando è nata sua figlia. "17 pannolini significano un bambino che deve essere cambiato 17 volte, siate gentili con quella mamma".
La depressione post partum
Come si legge dal sito del Ministero della Salute, la depressione post partum è una condizione estremamente diffusa nel nostro Paese e nel mondo, che colpisce le mamme soprattutto tra la sesta e la dodicesima settimana dopo il parto, per poi non lasciarle anche per un periodo più lungo di 6 mesi.
"La depressione post partum interferisce con le abilità che consentono alla donna di creare un interscambio di emozioni e comportamenti con il suo bambino e con l'attaccamento" si legge dal sito.
Per tanto il Ministero suggerisce di chiedere aiuto, di parlarne con amici, conoscenti e con esperti, siano la ginecologa di fiducia, le ostetriche, gli esperti durante il corso pre-parto, per poi condividere con uno specialista della psiche la propria condizione e tornare a stare bene.