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Il tè in gravidanza può rendere i bambini più intelligenti: la ricerca svela gli inaspettati vantaggi

Un recente studio cinese ha associato consumo di tè in gravidanza – spesso sconsigliato a causa della presenza di caffeina – a migliori capacità cognitive e motorie nei bambini. I benefici più marcati sono emersi con un consumo moderato ma costante nei trimestri finali, suggerendo un possibile ruolo dei polifenoli del tè. Gli stessi effetti non sono stati riscontrato nelle madri che bevevano caffè.
A cura di Niccolò De Rosa
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Il consumo di tè durante la gravidanza potrebbe avere effetti positivi sullo sviluppo cognitivo e motorio dei bambini. A suggerirlo è uno studio condotto dai ricercatori dell'Anhui Medical University, in Cina, e pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

La ricerca ha analizzato i dati di oltre 1.400 coppie madre-figlio, evidenziando che i bambini nati da donne che hanno bevuto tè con regolarità in gravidanza mostrano migliori capacità cognitive e motorie rispetto a quelli le cui madri non ne hanno fatto uso. Secondo gli studiosi i risultati ottenuti potrebbero aprire nuove prospettive sul ruolo delle bevande contenenti caffeina e altre sostanze bioattive nel periodo prenatale.

Tè e caffè: tra rischi e benefici

Tè e caffè sono tra le bevande più consumate al mondo e contengono una varietà di composti bioattivi– ossia sostanze che possono produrre un effetto sulle funzioni fisiologiche del nostro organismo – tra cui la caffeina. Mentre diversi studi hanno evidenziato possibili effetti negativi della caffeina in gravidanza, come un aumentato rischio di aborto spontaneo e basso peso alla nascita (le linee guida internazionali suggeriscono di bere con molta moderazione sia tè che caffè) il nuovo studio suggerisce che un consumo ponderato di tè potrebbe invece favorire lo sviluppo neurocognitivo del bambino.

A differenza del caffè, il tè contiene infatti quantità inferiori di caffeina e una maggiore concentrazione di polifenoli e catechine, sostanze antiossidanti che potrebbero contribuire ai benefici osservati per il cervello e le abilità motorie dei piccoli.

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Più tè, migliori capacità cognitive nei bambini

I ricercatori hanno analizzato un campione di 1.423 donne in gravidanza e i loro bambini, utilizzando i dati del Chinese National Birth Cohort (CNBC), il più importante studio longitudinale che la Cina ha adottato a livello nazionale per monitorare l'andamento della natalità del Paese.

Le madri coinvolte hanno infatti fornito informazioni sul consumo di tè e caffè nei tre trimestri di gravidanza, mentre le capacità cognitive e motorie dei bambini sono state valutate fino ai 42 mesi di età attraverso test standardizzati. L'analisi ha tenuto conto di vari fattori che avrebbero potuto influenzare i risultati, come età materna, indice di massa corporea, livello di istruzione e condizioni psicologiche.

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Dai dati ottenuti è così emerso che il consumo di tè nel secondo trimestre di gravidanza appare associato a migliori capacità cognitive e di motricità fine nei bambini, mentre il consumo nel terzo trimestre è correlato a un miglior sviluppo delle capacità cognitive e della motricità grossolana. Il beneficio più marcato è stato osservato però nei bambini le cui madri hanno bevuto tè durante tutta la gravidanza: questi hanno registrato punteggi più alti sia nelle abilità cognitive che motorie rispetto ai bambini esposti solo in alcuni trimestri.

Il caffè non mostra le stesse proprietà benefiche

A differenza del tè, il consumo di caffè in gravidanza non ha invece mostrato vantaggi significativi per lo sviluppo dei bambini. Un aspetto che gli stessi ricercatori hanno accolto con sorpresa, visto che il caffè contiene una quantità di caffeina generalmente molto superiore rispetto al tè. Secondo gli studiosi potrebbe quindi essere l'azione combinata con gli altri composti presenti nel tè a svolgere un ruolo chiave nello sviluppo neurocognitivo dei bambini.

Quali implicazioni per le future mamme?

I risultati di questo studio, se confermato potrebbero influenzare le raccomandazioni sul consumo di tè e caffè in gravidanza. Attualmente, le linee guida sanitarie suggeriscono di limitare l'assunzione di caffeina a 200 mg al giorno, ma non fanno grandi distinzione tra tè e caffè. Questa ricerca suggerisce invece che il tè, assunto con moderazione, potrebbe offrire benefici senza gli effetti negativi legati al consumo eccessivo di caffeina.

Nonostante gli spunti interessanti, la ricerca presenta però alcune limitazioni. Il consumo di tè e caffè è stato registrato solo in termini di frequenza, senza misurare le quantità precise. Inoltre, non sono state analizzate in dettaglio le differenze tra i vari tipi di tè – come il tè verde e il tè nero – che contengono concentrazioni diverse di caffeina e polifenoli. Infine, trattandosi di uno studio osservazionale, non è possibile stabilire un nesso di causalità diretto tra il consumo di tè e lo sviluppo neurocognitivo dei bambini. Studi futuri, condotti su campioni più ampi e con metodologie sperimentali più rigorose, saranno quindi necessari per confermare questi risultati e comprendere meglio i meccanismi biologici coinvolti.

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