Il primo giorno di scuola di Alfie, nato con il cuore a metà: “I medici ci avevano detto che non ce l’avrebbe fatta”
Il piccolo Alfie ha iniziato, come tanti altri suoi coetanei la scuola, ma per i suoi genitori, che hanno raccontato la storia del bimbo alle pagine del Mirror, l’emozione è stata davvero incontenibile. Il piccolo Alfie, infatti, secondo i medici che hanno seguito la coppia durante la gestazione e il parto, non sarebbe mai nato, a causa di una terribile malformazione al cuore.
Nonostante il dolore che una notizia del genere può causare in una coppia di futuri genitori, Sarah e Jon Ganley, la sua mamma e il suo papà, non hanno mai smesso di credere che ce l’avrebbe fatta.
La malformazione e il verdetto dei medici
Il piccolo Alfie, secondo i medici che hanno seguito la gravidanza della sua mamma Sarah Ganley, rischiava di non nascere. Durante una visita di routine a 20 settimane di gestazione, si legge sul Mirror, è infatti stato evidente che una parte di cuore del bambino non si stesse formando e che di conseguenza fosse in pericolo la sua incolumità.
Dall’ecografia, infatti, non si riuscivano a vedere tutte e 4 le camere del cuore del piccolo e i medici gli hanno così diagnosticato la sindrome del cuore sinistro ipoplasico che, come si legge dal Manuale MSD è una complicazione che fa sì che la parte sinistra del cuore e l’aorta non si sviluppino a sufficienza, potenzialmente mortale alla nascita.
Ai genitori i medici hanno dunque prospettato l’idea di intervenire con un’interruzione di gravidanza, ma la sua mamma e il suo papà non si sono arresi all’idea che il bimbo non sarebbe mai nato e hanno quindi deciso di portare avanti la gestazione. “I dottori ci hanno paventato tre possibilità, interrompere la gravidanza, aspettare di arrivare al parto ma con la consapevolezza che Alfie sarebbe potuto nascere morto o sperare in un disperato intervento alla sua nascita”.
Sarah e Jon Ganley hanno aspettato e alla fine Alfie ha visto la luce nell’agosto del 2020, nascendo appena prima del termine a 39 settimane di gravidanza, con un ottimo peso.
Il piccolo è sopravvissuto ed è stato dunque sottoposto a delicati e molteplici interventi: “Vederlo per la prima volta è stato come assistere a un miracolo ma non avevamo idea di cosa ci avrebbe riservato il futuro” ha spiegato la mamma al Mirror.
A 6 giorni è stato sottoposto all’intervento di Norwood per migliorare la sua circolazione sanguigna e i suoi livelli di ossigeno. “È stato terribile vedere nostro figlio attorniato da cavi, con i propri valori vitali che potevano crollare da un momento all’altro”.
A 5 mesi il bimbo è stato sottoposto ad un altro intervento dopo essere stato portato di corsa in terapia intensiva per un improvviso peggioramento delle sue condizioni. Dopo questo secondo intervento la situazione del bimbo si è stabilizzata e oggi vive una vita come quella dei suoi coetanei
Il primo giorno di scuola di Alfie
I genitori hanno quindi raccontato la storia di Alfie per esprimere la loro infinita gioia per quel bambino che credevano non sarebbe nato e invece oggi affronta munito di divisa e zainetto il suo primo giorno di scuola. Ad essere estremamente felici per lui, come raccontano i genitori nell’intervista al Mirror, sono anche le sue sorelline che mentre Alfie era in ospedale non lo hanno mai lasciato solo, realizzando per lui un orsetto di stoffa, di nome Ted, nel cui petto hanno messo un cuore a metà come quello del fratellino, prima di cucirlo.
“Ad ogni visita medica o operazione che ancora oggi il nostro piccolo Alfie deve affrontare porta con sé quell'orsacchiotto, così simile a lui, che racconta la sua storia e l’amore delle sue sorelline” ha concluso la mamma al Mirror.