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Il pensiero creativo si sviluppa già nella culla: lo studio che svela il potenziale dei bambini

I bambini imparano ad associare suoni, immagini e concetti molto prima di quanto si pensasse. A dirlo è uno studio compiuto da un team di ricerca internazionale: “Per comprendere l’origine della creatività dobbiamo tornare all’inizio dell’acquisizione del linguaggio”.
A cura di Niccolò De Rosa
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Creatività bebè

La comparsa della creatività è un momento che di solito associamo all'infanzia, quando i bimbi iniziano a costruire storie con i loro giochi e a disegnare realtà immaginarie scarabocchiando con matite e colori. Secondo un recente studio però, il pensiero creativo si svilupperebbe già entro il primo anno di vita, ben prima che i piccoli comincino a parlare.

La nuova ricerca condotta dall'Università di Birmingham, nel Regno Unito, e dalla Central European University, in Austria e Ungheria, ha infatti rivelato che i bambini sotto l'anno di età possono già combinare concetti semplici in idee complesse, una facoltà che pone le basi per l'acquisizione di abilità fondamentali per la crescita, come appunto lo stesso linguaggio.

I bambini imparano a combinare i concetti fin da piccolissimi

Lo studio, pubblicato sulla rivista della National Academy of Sciences (PNAS),  ha cercato di esplorare le origini della creatività umana e del pensiero produttivo, per capire come le persone riescano a concepire pensieri originali e idee completamente nuove.

Il meccanismo di base consiste nel prendere concetti familiari e combinarli in nuove strutture, ma finora poco si sapeva su quando effettivamente l'essere umano inizi a utilizzare una simile capacità d'astrazione.

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Per indagare questo aspetto, il team coordinato dalla Dott.ssa Barbara Pomiechowska ha messo sotto osservazione il comportamento di 60 bambini, tutti intorno ai 12 mesi di vita. Nel corso dell'esperimento, i piccoli partecipanti hanno imparato due nuove parole per descrivere quantità: ‘mize', per indicare "uno", e ‘padu', per indicare "due".

In un secondo momento è stato chiesto loro di effettuare delle combinazioni di questi due vocaboli con nomi di oggetti diversi, cercando di trovare tra una serie di immagini quella che ritraeva il concetto richiesto.

Inserendo mano a mano nuovi termini numerici e utilizzando la tecnologia di tracciamento oculare, i ricercatori hanno poi monitorato i punti precisi in cui si soffermava lo sguardo dei bambini, dimostrando che erano in grado di combinare con successo i due concetti per capire ciò che veniva loro chiesto.

Se ad esempio ai bambini veniva chiesto d'individuare la combinazione "padu anatre", i piccoli riuscivano a guardare la giusta immagine che raffigurava i due pennuti.

Un'indagine sul pensiero umano

Per Pomiechowska, questa abilità di combinare concetti diversi non solo aiuta i bambini a interpretare il complesso input linguistico, ma anche a imparare diversi aspetti del mondo fisico e sociale.

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"La creatività umana non ha confini: ci ha portato sulla luna e ci ha permesso di curare malattie mortali, ma nonostante la sua importanza, non sappiamo ancora quando e come emerge questa impressionante capacità di combinare idee e inventare nuove cose" ha dichiarato. "Questa ricerca mostra che dobbiamo tornare all'inizio dell'acquisizione del linguaggio per risolvere questo enigma".

Secondo la psicologa Agnes Kovacs, co-autrice della ricerca, i risultati ottenuti nuova prospettiva sulle capacità cognitive dei neonati, suggerendo che la creatività e la capacità di combinare idee sono presenti molto prima di quanto si pensasse, giocando un ruolo cruciale nello sviluppo del linguaggio e nella comprensione del mondo.

"Per i bambini, questa capacità di combinare diversi concetti è probabilmente fondamentale non solo per interpretare l'input linguistico complesso, ma anche per imparare di più riguardo i vari aspetti del mondo fisico e sociale" ha spiegato. "Per gli adulti, è un'abilità che aiuta a superare tutto ciò che è già stato pensato, aprendo la mente a possibilità infinite."

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