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Il modo con cui i genitori giocano con i figli influenza il rapporto con gli altri bambini: lo studio

Un recente studio dell’Università della Georgia ha evidenziato come il modo in cui i genitori giocano con i propri figli piccoli possa influenzare il loro comportamento con altri bambini, rendendoli più sicuri nel fare nuove amicizie.
A cura di Niccolò De Rosa
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Il modo con cui i genitori giocano con i figli influenza il rapporto con gli altri bambini: lo studio

Giocare con i propri figli non solo offre ai piccoli un'opportunità di svago e di crescita, ma fornisce loro anche dei modelli da seguire per imparare a relazionarsi con il prossimo. È questo ciò che emerge da un recente studio pubblicato sulla rivista Developmental Psychology da un team dell'Università della Georgia, il quale ha evidenziato come il modo in cui i genitori giocano con i propri figli piccoli possa influenzare il loro comportamento con altri bambini.

Secondo lo studio, la dinamica che si sviluppa durante il gioco tra madri e figli è un modello di riferimento per i bambini nelle interazioni future con i coetanei. Il comportamento reciproco tra madre e figlio non solo crea un legame tra i due, ma prepara anche il bambino a gestire meglio le situazioni sociali in contesti nuovi, come dimostra l’analisi condotta dai ricercatori.

Lo studio: metodi e svolgimento della ricerca

La ricerca si è basata su dati raccolti dall’Università dell'Illinois. Un gruppo di 120 madri e i loro figli, tutti in età prescolare, è stato osservato in una sala allestita per il gioco, così da poter studiare come mamme e bimbi interagivano tra loro durante le attività ludiche. Gli studiosi hanno seguito i bambini per diversi mesi, esaminando le loro interazioni sia con i coetanei in contesti di gioco abituali che con compagni nuovi, per valutare come si sviluppassero le competenze sociali nel tempo.

Madre gioca con figlio

Dopo sei mesi dall'osservazione iniziale, i bambini sono stati accoppiati con coetanei sconosciuti per verificare come interagivano con loro. Successivamente, intorno ai 4 anni e mezzo, sono stati invitati a giocare con un amico vicino per vedere se il comportamento cambiava in base alla familiarità con il compagno di gioco. L'attenzione dei ricercatori si è concentrata su due comportamenti principali: la responsività, ovvero l’apertura e l’entusiasmo nel rispondere ai suggerimenti degli altri, e l'assertività, intesa come la capacità di prendere iniziativa, invitando gli altri a giocare o proponendo idee per nuove attività.

L'influenza del gioco sulle competenze sociali

I risultati dello studio hanno rivelato una forte correlazione tra le dinamiche di gioco tra madri e figli e il comportamento sociale dei bambini. In particolare, quando la madre era sensibile alle esigenze del figlio e il bambino rispondeva positivamente, il piccolo tendeva a mostrare la stessa responsività con gli amici. Al contrario, quando i bambini si mostravano assertivi durante il gioco con la madre, mostravano questa capacità anche con bambini che non conoscevano, dimostrando grande fiducia nel prendere iniziativa.

Niyantri Ravindran, autrice principale dello studio, ha spiegato che avere un equilibrio tra comportamenti assertivi e responsivi risulta cruciale per sviluppare competenze sociali efficaci: non basta che il bambino sia solamente obbediente o che prenda sempre il comanda. Solo un equilibrio tra queste due attitudini porta a un miglior adattamento sociale, soprattutto in situazioni nuove.

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L’assertività, in particolare, si è rivelata un aspetto fondamentale per affrontare con successo le interazioni con nuovi coetanei. In questi contesti, la sicurezza nel "fare il primo passo", senza risultare aggressivi, permette ai bambini di integrarsi meglio e maturare una buona fiducia in sé stessi. Con gli amici più stretti, invece, la familiarità rende ancora più naturale la risposta e meno necessaria l’assertività.

Il ruolo dei genitori

Lo studio ha dimostrato come i genitori svolgano un ruolo centrale nello sviluppo delle competenze sociali dei figli, non solo come modelli di comportamento, ma anche come partner di gioco. Durante il gioco, i bambini hanno infatti l'opportunità di esercitare la loro autonomia, sperimentando ruoli e decisioni. Sebbene i genitori abbiano il compito di guidare e insegnare, Ravindran ha sottolineato l'importanza di seguire anche le indicazioni dei bambini nel gioco, permettendo loro di esplorare e sviluppare un equilibrio tra guidare e seguire.

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