Il metodo dei “trenta minuti a testa” brevettato da una mamma per godersi davvero le vacanze con i figli

Le vacanze scolastiche molto lunghe che hanno caratterizzato questo periodo pasquale possono mettere a dura prova la psiche dei genitori, per tanto la consulente del sonno e mamma Rachel Shepard ha raccontato, tramite la sua pagina Instagram, il metodo che ha rivoluzionato per lei la gestione del tempo in vacanza con i figli.
Il metodo rivoluzionario per godersi le vacanze con i bambini
Il metodo dei trenta minuti on e dei trenta minuti off, è una sorta di genitorialità a turni, che prevede una stretta collaborazione tra i due partner che, come durante una staffetta, si daranno il cambio per badare ai bambini.
Secondo l'esperta è un metodo perfettamente attuabile in spiaggia, in un villaggio turistico, stesi su un prato verde in montagna, in piscina o a casa, e prevede che dopo 30 minuti di gioco attivo con i bambini, il genitore che se ne è occupato si conceda 30 minuti di riposo o di attività ricreative che lo interessano come bersi un caffè o leggersi un buon libro.
Il tutto mentre l'altro genitore si occupa dei piccoli. "Spesso durante i 30 minuti off non vado da nessuna parte, semplicemente mi siedo e mi godo la bellezza di non essere il genitore predefinito per un po'" spiega la donna.
Il metodo da lei brevettato è nato durante un pomeriggio insieme ai figli, quando ha guardato in faccia il marito e si è chiesta se davvero fosse necessaria la presenza di entrambi, rispondendosi di no.
Perché non tutti i genitori possono usare questo metodo?
Il metodo non è attuabile da tutti i nuclei familiari e soprattutto in tutte le situazioni, Shepard spiega come per lei che ha tre figli sia impensabile quando i piccoli sono in piscina, a sguazzare, che sia un solo genitore ad occuparsene, anche per soli 3o minuti. "Non ci sembra sicuro lasciarli sotto la supervisione di uno solo di noi in acqua, quindi preferiamo esserci entrambi in quelle situazioni" spiega nella didascalia del post.
Ovviamente il trucco è impensabile per i nuclei monogenitoriali, infatti l'esperta invita chi attornia i genitori single a dare una mano loro, per permettere vacanze che siano sia momenti di riposo che di attenzione per i figli.
In ultimo, spiega Shepard, si può utilizzare anche a casa, magari nel weekend: "Noi ci gestiamo in questo modo, il sabato mattina un genitore deve occuparsi dei piccoli appena svegli anche per un turno di due ore, poi subentra l'altro che nel frattempo può concedersi un po' di riposo dopo una settimana di sveglie che suonano preso, il contrario succede la domenica mattina".
Shepard raccomanda l'utilizzo di turni a tutte le famiglie, condividendo la sua esperienza positiva che le ha anche permesso di costruire un rapporto più sereno con il compgno: "Ci dividiamo davvero il carico fisico e mentale della genitorialità e sentiamo di collaborare, attenendo con ansia il nostro momento di pausa, situazione che ci porta a litigare anche molto meno di un tempo".