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Il metodo dei 30 secondi per insegnare la gentilezza ai bambini, spiegato da una maestra

Natalie Ringold è una maestra del quarto anno delle scuole elementari del Minnesota, che ha inventato il metodo dei 30 secondi per insegnare ai suoi alunni a dire solo parole gentili. Munita di un tubetto di dentifricio la docente spiega concetti importanti ai piccoli adulti del domani.
A cura di Sophia Crotti
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maestra
Credits: profilo instagram di Natalien Ringold

Una maestra americana, che insegna in una scuola elementare del Minnesota, ha condiviso il metodo dei 30 secondi per essere gentili, che utilizza con i suoi alunni dell’ultimo anno per far sì che una volta usciti dalla scuola possano rendere il mondo che li circonda migliore di quello che è.

Nel video diventato virale su Instagram, che ha ricevuto più di un milione di like e quasi 23 milioni di visualizzazioni, la maestra munita di un tubetto di dentifricio e di un metodo eccezionale, spiega ai suoi alunni l’importanza delle parole che pronunciano, le quali possono costruire ma anche distruggere.

Il metodo dei 30 secondi 

Natalie Ringold è una maestra di quarta elementare del Minnesota, che utilizza il suo profilo su Instagram per condividere degli spunti educativi per insegnanti e alunni.

Nel video, diventato virale, ha spiegato il metodo che mette in atto per insegnare ai bambini ad essere gentili con gli altri.

Ricordate sempre di chiedervi se la persona che avete davanti può modificare ciò che le state chiedendo di cambiare in 30 secondi o meno. Se la risposta è sì continuate con la vostra richiesta, altrimenti evitate”.

La maestra ha infatti spiegato agli alunni che per decidere se un commento è gentile e dunque può essere fatto a chi hanno davanti o non lo è affatto, bisogna domandarsi se l’interlocutore, grazie a quelle parole, può modificare il suo atteggiamento in meno di 30 secondi.

Dire a qualcuno che ha una macchiolina sulla maglietta, le scarpe un po’ sporche o, seppur in separata sede per non metterlo a disagio, che ha la zip dei pantaloni slacciata è una gentilezza”.

Tutte queste frasi, infatti, aiutano gli altri a sistemare qualcosa di cui non si sono accorti, siano le stringhe slacciate, del cibo tra i denti o una piccola macchia, e spesso sono grati di ricevere questi commenti.

Una persona non può cambiare il proprio fisico, il suo taglio di capelli o il colore in meno di 30 secondi, per questo certi commenti non andrebbero fatti”.

La maestra Ringold ha utilizzato poi un tubetto di dentifricio per spiegare l’effetto delle parole poco gentili e dei commenti sull’aspetto estetico delle persone su di loro.

maestra insegna gentilezza

Ha spremuto il tubetto, dicendo che il dentifricio che ne usciva erano le parole poco gentili dei ragazzi e ha provato poi a far rientrare il dentifricio nella confezione senza riuscirci.

So che una volta che vi sarete resi conto di aver fatto un commento sbagliato proverete a scusarvi, a riparare, ma non ci riuscirete, esattamente come il dentifricio non può rientrare nel tubetto, anzi farete peggio. Ricordate che le vostre parole hanno una forza incredibile”.

La maestra, intervistata da Today.com ha spiegato che lei ci tiene a trasmettere ai suoi alunni valori che vanno ben oltre una semplice lezione in classe e che possano mettere in pratica fuori dalle aule per rendere migliore il mondo.

Ho fatto questa lezione ai miei alunni solo l'ultimo giorno di scuola perché voglio che ricordino questo concetto per il resto della loro vita" ha scritto la docente sul suo profilo Instagram.

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