Il galateo delle chat per genitori secondo la scrittrice: ammessi solo memo utili e bandite le conversazioni inutili
Sempre al centro di discussioni e opinioni trancianti, la chat di classe dei genitori è da sempre un microcosmo di dinamiche, comportamenti e rapporti personali che se da un lato promette supporto e condivisione, dall'altro rischia di risucchiare i suoi membri in un gorgo caotico popolato da notifiche, vocali infiniti e messaggi inopportuni.
"Se sei un genitore che sta per entrare negli anni della scuola, allaccia le cinture, ti aspetta un viaggio" ha scritto Natasha Sholl, scrittrice e avvocatessa in pensione di Melbourne che in un recente editoriale comparso sul quotidiano The Guardian ha provato ad addentrarsi in questa intricata giungla digitale per dimostrare come i gruppi Whatsapp dei genitori non siano il male assoluto, anche se occorre seguire qualche regola aurea (o ferrea) per garantire l'utilità dello strumento ed evitare di scagliare il telefono dalla finestra all'ennesima richiesta di delucidazioni sul formato di cartoncini da acquistare per il progetto di Educazione Tecnica.
Il lato positivo del gruppo genitori
Nei suoi momenti migliori, il gruppo chat è una dimostrazione di solidarietà e generosità. Alcuni genitori si distinguono per la loro dedizione nel ricordare a tutti le scadenze importanti o nel condividere risorse utili. Sono coloro che si assicurano che nessuno dimentichi di preparare il pranzo al sacco per la gita del giorno dopo e offrono persino materiali per i lavoretti nel caso in cui qualcuno si fosse dimenticato di provvedere ad acquistare tutto il necessario.
Questi genitori, ha spiegato Sholl, sono i veri pilastri della comunità scolastica, meritano ogni elogio possibile. Forse persino una giornata di festa in loro onore, azzarda la scrittrice. Grazie a loro è infatti più facile affrontare quelle situazioni di panico in cui ci si rende conto, magari all’ultimo momento, di aver dimenticato un evento importante. E in un mondo sempre più frenetico, la collaborazione tra genitori diventa un vero e proprio atto di gentilezza collettiva.
Quando la chat diventa un "campo minato"
Se però molti genitori considerano le chat di classe uno dei mali del nostro tempo, qualche motivo ci sarà. Come ricordato dalla stessa Sholl, infatti, molto spesso le informazioni più importanti per le attività scolastiche finiscono per perdersi in un mare di messaggi irrilevanti, immagini di animaletti, battute desolanti e discussioni mai pertinenti con il contesto o la discussione in atto.
Per non parlare poi del perverso meccanismo che, in questo flusso infinito di frasi sconnesse, porta le domande ad accumularsi tra di loro senza poter ricevere una risposta coerente: se infatti un papà chiede l'orario di ritorno da una gita, è molto probabile che la risposta venga sommersa da decine di messaggi che aggiungono ulteriori questioni (I bambini torneranno in pullman o in treno? Faranno soste per la pipì? La merenda sarà prevista o bisognerà provvedere autonomamente?) e rendono impossibile l'ottenimento dell'informazione desiderata.
Le regole aure per una chat civile ed efficiente
Per evitare il caos, spiega Sholl, basterebbe però rispettare alcune semplici regole di comportamento. La chat dovrebbe essere uno strumento di comunicazione essenziale, un’interazione mirata e priva di eccessi. Meno è meglio: comunicazioni concise e pertinenti aiutano tutti a mantenere l’ordine e a ridurre un inutile stress da chat.
Un altro errore comune – e del tutto evitabile con un minimo di attenzione – è anche quello di inviare accidentalmente messaggi non destinati al gruppo, anche perché – come ha scherzato la stessa Sholl – la posizione di alcuni pulsanti nelle app di messaggistica sembra studiata apposta per facilitare questi incidenti. Foto private, registrazioni vocali o messaggi inappropriati rischiano di comparire nel posto sbagliato al momento sbagliato, creando momenti imbarazzanti da ricordare (o dimenticare).
L’importanza di fare comunità anche tra genitori
Nonostante le difficoltà, Sholl ha concluso la propria riflessione ricordando come il gruppo chat rimanga uno strumento indispensabile per molti genitori. Quando le complessità della vita scolastica sembrano insormontabili, il supporto della comunità può infatti fare la differenza e non basta qualche stortura per gettare a mare anche quanto di buono la tecnologia ha da offrirci. Basta solo un po' di impegno e di rispetto verso il tempo altrui per trasformare la chat in una sorta rifugio, un luogo dove condividere informazioni e sentirsi meno soli. In fondo, sapere che qualcuno ha ricordato il giorno della vendita di dolci o ha preparato una lista di appuntamenti da segnare sul calendario può alleviare il peso mentale di molti.