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Il consiglio di ChatGPT salva una donna incinta e il suo bimbo: “Mi ha scritto di chiamare un’ambulanza”

La donna all’ottavo mese di gravidanza aveva iniziato ad avvertire strani sintomi e, per curiosità, si era rivolta al chatbot per capirne di più. Dopo una breve interazione, l’intelligenza artificiale le aveva suggerito di misurare la pressione. Il responso non aveva lasciato spazio a dubbi: “Chiama subito un’ambulanza”. Un consiglio decisivo, che ha permesso ai medici di intervenire in tempo e salvare sia il bambino che la madre, rimasta per giorni in bilico tra la vita e la morte.
A cura di Niccolò De Rosa
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Immagine realizzata con l'IA
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Quel senso di oppressione alla mandibola sembrava solo un fastidio passeggero. Nulla che giustificasse una visita medica urgente. Eppure, per Natallia Tarrien, 28 anni, quel sintomo si è rivelato il segnale d’allarme di un’emergenza gravissima. Incinta e ignara del pericolo, ha rivolto una domanda semplice a ChatGPT. La risposta, sorprendente e puntuale, l’ha portata a compiere un gesto che ha salvato sia la sua vita che quella del suo bambino. Un'autentica sliding door del destino che la donna ha voluto condividere in un reel su Instagram.

Un sintomo lieve, una risposta inaspettata

Tutto è cominciato quando Natallia, che si trovava all'ottavo mese di gravidanza, ha avvertito un insolito senso di tensione alla mandibola. Nulla di preoccupante, almeno all’apparenza. La futura mamma, abituata a utilizzare il chatbot di OpenAI per rispondere a curiosità e piccoli dubbi quotidiani, ha quindi digitato una domanda semplice: "Perché sento la mandibola contratta?".

L’intelligenza artificiale le aveva suggerito di controllare la pressione sanguigna, un consiglio che, pur sembrando eccessivo, ha spinto la giovane donna a prendere la cosa sul serio. Dopo aver effettuato la misurazione con uno sfigmomanometro, Natallia ha così scoperto di avere 142 mmHg di massima e 109 mmHg di minima. Un valore decisamente alto, tipico di un soggetto iperteso. Ed è stato proprio in quel momento che ChatGPT ha espresso il suo parere con tono perentorio: "Chiama un’ambulanza. Subito".

Una corsa contro il tempo

Al suo arrivo, i paramedici hanno trovato Natallia in condizioni critiche. Durante il tragitto in ospedale, la pressione era salita fino a 200 su 146, convincendo i medici a intervenire immediatamente e a indurre il parto. La diagnosi era infatti di preeclampsia, una complicanza della gravidanza – conosciuta anche come gestosi – che, se non trattata tempestivamente,può rivelarsi mortale sia per la madre che per il feto. Per fortuna, la decisione di anticipare i tempi della nascita era riuscita a salvare il bambino, lasciando però Natallia in bilico tra la vita e la morte.

Il buio e la rinascita

Due giorni dopo la nascita del piccolo, Natallia ha iniziato a perdere la vista. Un’emergenza nell’emergenza, in una situazione già estremamente delicata. I medici temevano un edema cerebrale – un accumulo anomalo di liquidi nel cervello – ma la risonanza magnetica, pur mostrando un quadro preoccupante, aveva escluso complicazioni neurologiche. Le facoltà visive sono tornate gradualmente e cinque giorni dopo essere stata sull'orlo del baratro, Natallia ha finalmente potuto vedere il volto di suo figlio.

"Mio figlio è nato sano e salvo. E ora sto bene", ha raccontato la donna. "Ma il medico ha detto una cosa che non dimenticherò mai: ‘Se ti fossi addormentata quella notte, non ti saresti svegliata'". Per questo, nella didascalia del post su Instagram, Natallia non ha esitato a ringraziare l'intelligenza artificiale per il prezioso aiuto:

Ho ancora i brividi a pensarci. Tutto è iniziato da un piccolo sintomo e da una domanda a caso. Grazie, ChatGPT. Hai salvato due vite.

L’intelligenza artificiale non sostituisce il medico

La storia di Natallia ha subito destato scalpore, attirando l'attenzione di milioni di utenti e dei media nazionali e internazionali. Gli esperti però hanno subito provveduto a smorzare gli entusiasmi. Numerosi medici sono infatti intervenuti su diverse testate per ricordare che sebbene in questa storia il chatbot sia riuscita a fare la differenza, l'intelligenza artificiale non può sostituire un medico in carne e ossa.

"L'IA non conosce la tua storia clinica completa, non può esaminarti e non sostituisce le cure professionali", ha spiegato alla rivista Newsweek il medico specializzato Ola Otulana, ricordando a tutte le donne in dolce attesa l'importanza di monitorare il proprio stato di salute con controlli periodici e un contatto costante con il proprio medico curante o l'ostetrica di riferimento.

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