Il carico mentale sottovalutato dell’essere madre: “Informarsi per essere un genitore consapevole è faticoso”
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Quando si parla del "carico mentale" di una madre non ci si può limitare a considerare tutte le attenzioni necessarie per gestire il ménage familiare – dalle faccende domestiche alle corse per andare a prendere i figli a scuola – ma occorre ricordarsi anche di tutti quei compiti extra che servono a pianificare e migliorare la vita di tutti i membri della famiglia.
È questo l'appello lanciato da qualche tempo Renee Reina, madre e content creator, che nel corso di un'intervista rilasciata all'HuffPost UK ha riproposto un cavallo di battaglia che ormai da tempo caratterizza la sua opera divulgativa. Secondo Reina – la quale aveva già trattato l'argomento in un video pubblicato su Instagram nel 2023 – è infatti fondamentale accendere i riflettori sulla mole di lavoro invisibile che le madri compiono ogni giorno per i propri cari. Solo così, afferma Reina, si potrà iniziare a parlare seriamente di un nuovo equilibrio nella distribuzione degli incarichi di cura tra genitori.
Oltre le faccende domestiche: la dimensione nascosta del carico mentale
Il carico mentale, ha sottolineato Reina, non si limita certo alle mansioni pratiche come fare la spesa, preparare i pasti o portare i figli al corso di nuoto. Esso include anche un costante esercizio di previsione e organizzazione: assicurarsi che i vestiti siano pronti per le attività sportive, tenere aggiornato il calendario familiare, scegliere gli articoli per la cura dei bambini e suddividere i compiti tra i membri della famiglia. Questi aspetti gestionali, spesso dati per scontati, rappresentano un peso psicologico non indifferente e ancora oggi, in una relazione di tipo eterosessuale, tali mansioni gravano in gran parte sulle spalle delle donne.
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Eppure, come ha ricordato Reina, esiste un aspetto ancora meno discusso, ma non per questo meno rilevante nell'assorbire le energie di una mamma: il tempo che molte madri dedicano alla ricerca di informazioni per aumentare il benessere dei propri figli. "Nella maggior parte dei casi sono le mamme che seguono account e ascoltano podcast sulla genitorialità", aveva spiegato la donna nel post diventato virale. "Quindi siamo noi mamme che stiamo raccogliendo tutti questi strumenti per essere in grado di gestire determinate situazioni con i nostri figli, che si tratti di un capriccio o delle lotte prima di andare a letto".
La difficoltà di condividere il sapere
Questa disparità nell'impegno informativo può però generare tensioni all'interno della coppia, anche perché quando si verificano simili dinamiche, la madre si trova anche investita dell'onere di trasmettere le informazioni al partner. E quando un genitore si trova a dover spiegare al partner come affrontare una crisi comportamentale nel momento stesso in cui si verifica, il rischio di discussioni aumenta.
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La stessa Reina ha evidenziato come molte madri si sentano sopraffatte e frustrate dal dover istruire costantemente il proprio compagno, specialmente in situazioni di stress elevato.
Le implicazioni psicologiche e le possibili soluzioni
Gayane Aramyan, terapeuta specializzata in relazioni familiari, ha confermato, sempre sull'HuffPost, come il carico mentale sia effettivamente un tema ricorrente tra le sue pazienti. Oltre alla gestione pratica, le madri devono confrontarsi con un'enorme mole di informazioni, spesso contraddittorie, provenienti da esperti, parenti e social media. Questo sovraccarico informativo può generare ansia e pensieri negativi, contribuendo alla comparsa di stati depressivi e sentimenti di risentimento nei confronti del partner.
Secondo gli esperti, la chiave per alleviare il carico mentale è la comunicazione tra i partner. Spesso l'altro genitore non si rende conto del peso psicologico sostenuto dalla madre. Parlare apertamente di queste difficoltà permette di individuare soluzioni per distribuire meglio le responsabilità. Una strategia efficace consiste nel mettere per iscritto tutti i compiti, visibili e invisibili, e assegnarli equamente, come suggerito dalla psicologa Ashurina Ream. Questo approccio consentirebbe di stabilire una ripartizione più bilanciata e ridurre le tensioni.
Eve Rodsky, autrice di un libro sulle strategie per riequilibrare i compiti di cura, ha invece proposto un modello differente, in cui ogni partner si assume la piena responsabilità di determinati compiti, dall'ideazione fino alla piena realizzazione, senza bisogno di continue indicazioni dall'altro. Questo metodo permette di alleggerire il carico mentale complessivo e migliorare la collaborazione nella coppia.