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“Il caldo uccide 400 bambini all’anno in Europa e Asia centrale”: l’allarme Unicef sugli effetti del clima impazzito

Il nuovo report dell’Unicef ha evidenziato il pericolo legato alle ondate di calore, sempre più frequenti e intense a causa del cambiamento climatico: le temperature torride hanno già causato la perdita di oltre 32.000 anni di vita sana tra i bambini e gli adolescenti euro-asiatici.
A cura di Niccolò De Rosa
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Caldo bambino

Secondo una recente analisi condotta dall'UNICEF su dati provenienti da 23 Paesi, l'aumento delle temperature in Europa e Asia centrale ha avuto conseguenze devastanti per la salute dei bambini, uccidendo solamente nel 2021 377 bambini, la metà dei quali non aveva ancora compiuto un anno di vita.

Il rapporto, Beat the heat: child health amid heatwaves in Europe and Central Asia ("Sconfiggere il caldo: la salute dei bambini tra le ondate di calore in Europa e Asia centrale"), ha messo in luce la pericolosità, potenzialmente fatale, delle ondate di colore, soprattutto durante il periodo estivo.

"Le temperature sempre più elevate possono avere gravi complicanze per la salute dei bambini, soprattutto di quelli più piccoli, anche in un breve lasso di tempo. Senza cure, queste complicanze possono essere pericolose per la vita" ha affermato Regina De Dominicis, Direttrice regionale dell'UNICEF per l'Europa e l'Asia centrale, sottolineando come il fenomeno interessi ormai  una popolazione di circa 92 milioni di bambini.

Gli effetti letali del caldo estremo

Come evidenziato dal rapporto, numerosi studi hanno ormai associato l'esposizione al calore con numerose ripercussione negative sulla salite bambini anche prima della nascita, causando nascite pre-termine, basso peso alla nascita, morti neonatali e anomalie congenite.

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Lo stress da calore poi, non solo è una causa diretta di mortalità infantile, ma può anche influenzare negativamente la crescita e causare diverse malattie pediatriche.

Il report UNICEF ha rilevato inoltre come il caldo estremo abbia comportato la perdita di oltre 32.000 anni di vita sana tra i bambini e gli adolescenti della regione Euro-Asiatica.

Le raccomandazioni dell'UNICEF

Alla luce di questi dati allarmanti, l'UNICEF ha esortato i governi dell'Europa e dell'Asia centrale a:

  • Integrare le strategie per ridurre l'impatto delle ondate di calore, anche avvalendosi dei Contributi Nazionali Determinati (NDC), i Piani Nazionali di Adattamento (PAN) e le politiche di riduzione del rischio di catastrofi e di gestione delle catastrofi, ponendo i bambini al centro di questi piani.
  • Investire in piani d'azione per la salute dovuta al caldo e nell'assistenza sanitaria primaria per sostenere in modo più adeguato le malattie legate al caldo tra i bambini.
  • Investire in sistemi di allerta precoce, inclusi i sistemi di allarme efficaci per il caldo.
  • Adattare le strutture scolastiche per ridurre le temperature nelle aree in cui i bambini giocano e dotare gli insegnanti di competenze per rispondere allo stress da calore.
  • Adattare la progettazione urbana e le infrastrutture, garantendo che gli edifici, in particolare quelli che ospitano le comunità più vulnerabili, siano attrezzati per ridurre al minimo l'esposizione al calore.
  • Garantire la fornitura di acqua sicura, in particolare nei Paesi in cui la qualità e la disponibilità dell'acqua si stanno deteriorando.

Unicef ha quindi ricordato che, mentre i governi hanno la responsabilità maggiore nel contrastare questa emergenza, ogni cittadino possiamo contribuire a garantire un futuro sostenibile per tutti i bambini.

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