Il banchetto delle nonne di New York regala un sorriso ai cittadini: “Chiunque può sfogarsi o chiedere consiglio”
Nella frenetica vita di New York c’è un angolo di tranquillità dove chiunque può trovare una parola di conforto e ricevere qualche perla di saggezza: è il "Grandma Stand", un allegro banchetto che ogni settimana viene allestito nei pressi di Central Park dove una nonna offre consigli e ascolto a chiunque ne abbia bisogno.
Un'iniziativa che riconcilia con il mondo
Il progetto è nato da Mike Matthews, residente nell’Upper West Side, che ha deciso di riportare in vita una tradizione iniziata nel 2013. All'epoca, la nonna di Mike, Eileen, offriva consigli via videochiamata dalla sua casa nello stato di Washington. Dopo la sua scomparsa alla veneranda età di 102 anni, nel 2018, il progetto si era fermato, ma l'incertezza del clima politico (nazionale e internazionale) e i continui messaggi divisivi che ogni giorno spaccano la società hanno spinto Matthews a riattivare l’iniziativa per riportare un po' di saggezza nel mondo.
Ora, dopo un casting con simpatiche anziane pronte a condividere la propria esperienza, il "Grandma Stand" è tornato con sei nonne volontarie disposte a dispensare consigli e accogliere le riflessioni dei passanti, sia di persona che attraverso brevi meeting virtuali.
Il caldo abbraccio nel cuore della Grande Mela
Il format dell'idea è molto semplice. La nonna designata si siede al banchetto e inizia a parlare (di persona o via webcam) con chiunque abbia bisogno di una seduta, partendo però da una "domanda del giorno", necessaria per intavolare la conversazione.
Recentemente, Sharon Fitzpatrick, 78 anni, ha preso posto al "Grandma Stand" e ha ascoltato decine di persone in cerca di conforto partendo dal quesito "Cosa di buono ti hanno insegnato i tuoi genitori?".
Tra i vari interlocutori, Sharon ha parlato anche con un ventinovenne che ha raccontato come la sua famiglia gli abbia insegnato il rispetto e l’empatia, qualità che considera fondamentali in un momento di grande divisione sociale. "È stato come un caldo abbraccio", ha confessato il ragazzo al New York Post, spiegando che, non avendo mai conosciuto i suoi nonni, l'incontro con Sharon ha sortito il confortante effetto di farlo sentire accettato e apprezzato.
Consigli per tempi difficili
Nelle settimane scorse, i temporary pop-up delle nonne sono stati frequentati anche da molti cittadini preoccupati e ansiosi per le elezioni presidenziali. A queste persone, nonna Sharon ha spiegato come, nonostante alcuni momenti possano sembrare più oscuri, l'amore finisca sempre per vincere sull'odio. Una frase solo all'apparenza banale, ma che a detta delle persone che hanno conversato con Sharon, ha avuto il merito di alleviare la tensione e rassicurare (almeno per qualche ora) riguardo al futuro
Un momento di connessione tra generazioni
Questi incontri sono subito diventati un’occasione per riscoprire la bellezza dell’empatia e della connessione umana. E a beneficiarne sono davvero tutti. Gli adulti, che trovano qualcuno disposto ad ascoltarli senza perdersi nei ritmi frenetici della modernità, i bambini, che fanno tesoro della preziosa saggezza dei più anziani, e le nonne stesse, le quali si trovano ad avere a che fare con decine di "nuovi nipotini" e sentono di avere ancora un ruolo importante nel mondo.
"Tutti hanno bisogno di una nonna", ha scritto entusiasta Mike Matthews sul proprio profilo Linkedin, sottolineando come i "Grandma Stand" non siano solo un modo per dare consigli, ma anche per riscoprire valori come il rispetto, la gentilezza e la connessione con gli altri.