Il 25 per cento degli studenti trascorre più di due ore sul cellulare durante l’orario scolastico: la ricerca
Online nelle loro camerette, durante il tempo libero, prima di andare a dormire e anche sui banchi, gli studenti statunitensi sembrano non riuscire a dire di no al loro cellulare neanche quando sono a scuola. Nulla di nuovo in un mondo in cui le notifiche degli apparecchi digitali non danno tregua a loro quanto ai loro genitori, continuamente distratti a casa o sul lavoro dal nuovo "mi piace" su Instagram o da un messaggio su Whatsapp.
Sulla rivista scientifica Jama Pediatrics è comparso però un nuovo studio che evidenzia l'entità del problema dell'utilizzo dello smartphone da parte dei ragazzi anche in classe, rivelando che su una media giornaliera di utilizzo degli schermi di 8.5 ore da parte dei ragazzi tra i 13 e i 18 anni, una buona parte avviene proprio nascosti dietro l'astuccio sui banchi di scuola.
Lo studio sull'utilizzo degli schermi in classe
292 ragazzi statunitensi di età compresa tra i 13 e i 18 anni, che frequentavano regolarmente la scuola, sono stati selezionati da un gruppo di ricercatori capitanati dal dottor Dimitri A. Christakis, per una ricerca che rivelasse quanto tempo trascorressero quotidianamente online.
Ai ragazzi è stato chiesto di scaricare un'app, la RealityMeter, in grado di registrare il tempo trascorso sul cellulare tra le 8.00 e le 14:30, esclusi i giorni festivi, da maggio fino a novembre 2023.
Dai risultati è emerso che i ragazzi trascorrevano a scuola circa sei ore e mezza ogni giorno e che di queste un'ora e mezza era impegnata a rispondere a notifiche provenienti dai loro cellulari. Il 25% dei ragazzi trascorreva più di due ore della sua giornata scolastica con lo sguardo fisso sullo smartphone, a prescindere dai divieti imposti dall'istituto.
Un altro dato interessante è che il tempo trascorso sul cellulare a scuola risultava essere solo il 27% dell'utilizzo medio del telefono durante la giornata, pari a quasi 6 ore al giorno.
I ricercatori sono anche riusciti ad individuare le attività che più distraevano i ragazzi dalle lezioni:
- App di messaggistica
- Video in streaming
- Audio
I cellulari a scuola non sono un male finché non distraggono i ragazzi
I ricercatori non hanno demonizzato l'utilizzo dei cellulari sul lavoro o a scuola, ritenendo questi device utili anche a scopo di apprendimento o comunicazione durante le ore di lezione. Tuttavia, i dati da loro raccolti dimostrano che i ragazzi spesso trovano nei cellulari una valvola di sfogo per distrarsi durante lezioni ritenute noiose. "Viste le applicazioni più usate dai ragazzi durante l'orario scolastico, è evidente che gli smartphone non vengano da loro utilizzati per studiare, quanto più per distrarsi, basti pensare che la maggior parte del tempo la trascorrono su Instagram" si legge dallo studio. L'obiettivo della ricerca dunque può essere quello di studiare delle strategie con le famiglie, gli studenti e gli insegnanti, sia per rendere le lezioni più interessanti, che per educare, anche attraverso misure restrittive, come quelle messe in atto dal liceo Volta di Torino, al corretto uso dei device, in modo che gli studenti non diventino dipendenti da questi oggetti e sappiano godersi la bellezza dell'apprendimento.