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I terapisti svelano cosa emerge spesso dagli incontri con i figli unici: “Cercano i fratelli negli amici”

I figli unici sono spesso soggetti a stereotipi che li vogliono viziati e per nulla altruisti, questi si ripercuotono sulla loro vita adulta facendo sì che manifestino, secondo i terapisti, 5 tipi di traumi.
A cura di Sophia Crotti
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figlio unico

Troppo viziati, solitari e non in grado di fare amicizia, sono solo alcuni dei luoghi comuni che spesso gravitano attorno ai figli unici e che, secondo i terapisti, spesso li portano a sviluppare dei veri e propri traumi.

Parlare con il terapista però aiuta i ragazzi ad imparare a conoscersi a prescindere dagli stereotipi, e a superare i loro traumi infantili” ha spiegato alle pagine dell’Huffpost la terapeuta Altheresa Clark. Ecco i 5 atteggiamenti che i figli unici sviluppano crescendo, secondo i terapisti.

Cercano negli amici il fratello che non hanno avuto

Non sempre accade, ma molto spesso, secondo i terapisti, i figli unici cercano durante l’infanzia e l’adolescenza di creare dei rapporti stabili e duraturi, da poter poi mantenere nella vita adulta. Questi legami, per alcune specifiche caratteristiche sostituiscono il vuoto lasciato da quel fratello o da quella sorella mai avuti.

migliore amico

La terapista Rebecca Greene spiega questo fenomeno alle pagine dell’Huffpost, dicendo: “Un ragazzo che non ha fratelli, non ha un quasi coetaneo su cui contare dalla nascita tra le mura di casa”.

L’esperta sottolinea che spesso queste amicizie molto strette i figli unici, tendono a stringerle già da bambini in vacanza, quando trascorrere molto tempo senza coetanei e solo con i genitori può essere un po’ più noioso.

“Tutti cerchiamo negli amici la famiglia che avremmo voluto, i figli unici in particolar modo cercheranno chi possa con loro festeggiare i traguardi e qualcuno con cui confrontarsi anche rispetto a ciò che accade tra le mura di casa” spiega la terapista Clark che invita i genitori di figli unici asostenere le amicizie dei figli con i compagni di classe o con i cuginetti di età simile.

Si sentono responsabili della cura dei propri genitori

I figli unici sono e saranno sempre più, in una società in cui è davvero difficile per i genitori gestire le spese e prendersi cura dei figli, lavorando. Inoltre i figli si fanno sempre più tardi e questo comporta che si invertano i ruoli di accudimento molto presto: ad appena trent’anni i ragazzi dovranno prendersi cura dei loro genitori, ormai anziani.

Molti figli unici, una volta adulti, si sentono sopraffatti dalle responsabilità, perché non hanno altri fratelli con i quali decidere come prendersi cura dei genitori, anche anziani” ha spiegato la terapista Greene ad Huffpost.

genitore anziano

Il consiglio dell’esperta è quello di chiedere aiuto, ad un amico, ad un parente e ad un terapeuta, per non lasciare che questi sensi di colpa li facciano sentire in difetto. “Si può anche parlare apertamente con i propri genitori, spiegando come si sta e trovando una soluzione che vada bene per tutti”.

Pensano di dover essere sempre perfetti

La terapista Clark ha spiegato alle pagine dell’Huffpost che, sebbene essere figli unici comporti tutte le attenzioni e l’affetto dei genitori per sé, questo in realtà potrebbe avere delle ripercussioni negative sui figli. “Estreme pressioni da parte di mamme e papà, da non poter neanche condividere con un fratello o una sorella, portano i bimbi a diventare adulti perfezionisti, accompagnati dalla costante paura di deludere gli altri”.

È proprio in terapia, spiega l’esperta, che questi problemi vengono fuori e i figli unici imparano ad essere un po’ meno crudeli con loro stessi.

Manifestano una forte indipendenza, anche dalle relazioni

L’indipendenza è un punto di forza, fino a che non diventa patologica, secondo gli esperti, e convince così a non farsi aiutare da nessuno.

bimbo indipendente

Un figlio unico con più probabilità diventerà un gran leader, in grado di prendere le decisioni anche in gruppo, ma non sempre verrà compreso” spiega la terapista Greene all’Huffpost, parlando di un atteggiamento di leadership e indipendenza che dai coetanei può essere visto come il desiderio di primeggiare e volere che ogni cosa venga fatta a modo proprio.

Si sentono giudicati per il loro essere figli unici

Un’ultima situazione che spesso emerge, come spiegano i terapisti all’Huffpost, quando incontrano dei figli unici è che in passato si siano sentiti giudicati.

I commenti su chi non ha fratelli riguardano spesso il loro essere viziati, prepotenti e non in grado di condividere i giocattoli. “Ai bambini queste frasi, che sono solo luoghi comuni, possono lasciare dei traumi che si ripercuotono nella vita adulta”ha detto la dottoressa Greene.

figli unici

La dottoressa spiega che andrebbe cambiata anche la narrazione che ancora molte serie tv e cartoni animati danno dei figli unici in modo da insegnare ai bambini di oggi ed adulti di domani, che non conta il numero di fratelli con cui sono cresciuti per delineare la loro personalità, quanto più il modo in cui scelgono di crescere, imparare e adattarsi al mondo.

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