I sei segnali che stai crescendo un bambino orchidea, secondo gli psicologi

Il termine bambino orchidea è stato inventato da due psicologi svedesi, per indicare quei piccoli che non riescono proprio a rimanere impassibili dinnanzi ai cambiamenti dell'ambiente circostante e che, a differenza dei bambini dente di leone, non riescono proprio a rispondere con resilienza agli eventi. "Conoscere le caratteristiche del proprio bimbo è essenziale per aiutarlo, come suggeriscono i nomi ispirati ai fiori, a sbocciare al meglio" ha spiegato alle pagine di Parents la psicologa Sandra Whitehouse, elencando poi i 6 atteggiamenti tipici dei bambini orchidea.
1.È un bambino restio ai cambiamenti
Un bambino orchidea è spesso altamente sensibile, mosso dall'ansia che sottende ogni sua azione è dunque restio a qualsiasi tipo di cambiamento. "A volte sembrano schizzinosi, nelle amicizie, nelle scelte alimentari, nelle azioni sempre e solo ripetitive, la verità è che, consapevoli di quanta preoccupazione arrecano in loro i cambiamenti, semplicemente li evitano" ha spiegato Whitehouse. Non devono stupirsi i genitori se il loro bimbo, rispetto ai fratelli, è più abitudinario e soffre particolarmente l'ansia da separazione che il ritorno dei genitori al lavoro o il primo giorno di asilo nido possono provocare in lui.
2. É facilmente sovrastimolato
Al pari dei bambini altamente sensibili, un bimbo orchidea non adora le luci forti, i rumori assordanti del traffico, le consistenze particolari di cibi gelatinosi mai provati prima. "Non si tratta di bambini poco curiosi, quanto più di piccoli i cui campanelli d'allarme sono sempre attivi, per tanto ciascuno di questi elementi causa in loro una sovrastimolazione eccessiva" spiega la psicologa.
3. Sembra che a tavola non apprezzi nulla se non il suo piatto preferito
Un bimbo orchidea non si limita a storcere il naso davanti a un fumante piatto di broccoli, ma guarda disgustato anche vere e proprie leccornie come le lasagne, le polpette al sugo o un invitante piatto di sushi, il motivo è sempre lo stesso, se non li ha mai assaggiati non sa cosa provocheranno in lui.
"Si tratta di bimbi schizzinosi, che sembrano avere un palato molto limitato, e invece sono sicuri solo mangiando le loro pietanze preferite" spiega Whitehouse. Secondo la psicologa è importante non obbligare il bambino a mangiare ma dare lui il buon esempio con calma, facendogli capire dunque che non succede nulla se si mangiano quelle pietanze.
4. Ha pochi amici, ma buoni
Anche una nuova relazione amicale può sconvolgere del tutto la vita di un bambino, dunque un bambino orchidea, quando gli chiederete chi sono i suoi amici vi risponderà sempre citando gli stessi due o tre nomi. "Si tratta di bimbi per cui la folla e la socialità sono estenuanti, hanno bisogno di ritagliarsi dei momenti di silenzio e spesso di solitudine che è più semplice ricavare se i il gruppo di amici è costituito da una cerchia ristretta" spiega Whitehouse, per cui una cosa è certa, le amicizie che il vostro bimbo orchidea accumulerà fin dall'infanzia, dureranno per sempre.
5. Adorano le routine
È visibile la distensione e la gioia di un bambino che si sveglia al mattino e sa esattamente cosa aspettarsi dalla sua giornata, ancora di più se si tratta di un bimbo orchidea, per cui le routine sono essenziali. "Si tratta di piccoli che hanno bisogno di tempo per prepararsi alle transizioni e ai cambiamenti, per tanto per loro è essenziale rispondere a una routine ben precisa dal lavaggio dei denti a quella della nanna" ha concluso Whitehouse.
6. Hanno bisogno che mamma e papà li aiutino a non farsi prendere dall'ansia
Una cosa è certa, un bimbo orchidea ha bisogno di rassicurazioni continue, più che i fratelli o i coetanei, secondo la psicologa Whitehouse, compresa l'estrema sensibilità del proprio bimbo è dunque necessario che il genitore lo aiuti a riconoscere e scoprire i suoi sentimenti. "Aiutateli a verbalizzare le proprie emozioni e anche i limiti che impone loro la psiche e il corpo e poi cercate di non accontentarli sempre". Spingerli a vivere situazioni che provocano loro ansia, ricordando ai piccoli che possono farcela li aiuta a poco a poco a sconfiggere quei mostri con cui si interfacciano quotidianamente.