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I pediatri condividono il trucco dei 30 secondi per capire se il neonato respira bene

Un gruppo di pediatri ha condiviso il trucco dei 30 secondi per accertarsi che il proprio bambino respiri bene e non sia affetto da uno dei malanni stagionali tipici del periodo autunnale.
A cura di Sophia Crotti
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neonato tosse

Quando un bimbo nasce e dopo i pochi giorni in ospedale torna a casa, i genitori che per la prima volta si trovano a svolgere questo ruolo, spesso si trovano impreparati e spaventati all’idea che il bimbo possa ammalarsi e che i brontolii della sua pancia o i rantoli del suo respiro siano sintomo di un malanno. Una delle preoccupazioni spesso più grandi dei neogenitori, come spiega l’NHS è quella di non cogliere, in un periodo come questo, freddo, e caratterizzato dai malanni invernali, un possibile malessere del piccolo.

Per questo il gruppo @blueberrypediatrics ha condiviso con i genitori il trucco dei 30 secondi, utile per capire se il proprio bimbo è ammalato o sta emettendo uno di quei versetti come fischi, gorgoglii, grugniti o sbuffi, interruzioni brevi del respiro, che l’NHS definisce del tutto normali.

Il trucco dei 30 secondi

Con un video esplicativo il gruppo di pediatri “blueberry pediatrics” ha condiviso un trucco che può aiutare i genitori spaventati all’idea di non riuscire a cogliere, per esempio, le prime avvisaglie del virus sinciziale.

Registrate un breve video di 30 secondi al vostro bambino, a pancia scoperta, quando sta respirando normalmente e tenetelo nella memoria del vostro cellulare”. A questo punto, spiegano dal sito, se improvvisamente si ha il dubbio che il bebè stia respirando male e si sia ammalato, basterà osservarlo respirare con gli occhi puntati un po’ su di lui, un po’ sul video in cui respirava senza problemi.

Secondo l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è importante anche considerare, quando si dubita che il bambino stia respirando male o in maniera affannosa, questi parametri per capire se il piccolo sta male:

  • i neonati nel primo anno di vita respirano con una frequenza di 44 respiri al minuto, che tende ad aumentare fino a 60 se il bimbo sta piangendo.
  • Fossette sul collo: se il bimbo fatica ad ossigenarsi facendo entrare l’aria nei polmoni, probabilmente avrà una rientranza della fossetta sopra lo sterno, e degli spazi tra le costole.
  • Attenzione al naso: mentre respira il bimbo ha le pareti del naso molto larghe che tendono quindi ad afflosciarsi l’una sull’altra, chiudendo la narice.

I commenti degli utenti sotto al video del trucco

I neogenitori si sono detti entusiasti del trucco dei 30 secondi svelato dai pediatri, “Il mio bimbo a volte respira in maniera strana e mi spavento moltissimo” ha detto un utente, un altro ha affermato di aver messo in pratica il trucco e di aver così scoperto che il suo bambino aveva un inizio di bronchite, “Quando ho mandato il video al pediatra, l’esperto è stato subito in grado di capire l’entità della situazione”.

I pediatri, a conclusione del video, dicono di contattare il pediatra o un esperto per una visita senza paura se si teme che il proprio bimbo abbia un virus, o difficoltà respiratorie, dal momento che prima si interviene, più il piccolo si riprenderà presto.

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