“I miei alunni possono andare in bagno una sola volta” gli esperti commentano il metodo di un’insegnante
Capitava anche a voi di avere paura di chiedere di andare in bagno agli insegnanti? Una mamma su X ha voluto fare luce su questo tema, raccontando il metodo che la maestra di sua figlia mette in atto per fare in modo che nella sua ora i bambini non si distraggano andando in bagno.
"L'insegnante di mia figlia consegna a tutti gli alunni un permesso settimanale per andare in bagno, se alla fine della settimana non lo hanno utilizzato e glielo riconsegnano, ottengono una valutazione positiva. Sono furiosa, voglio scrivere alla preside”.
I pareri discordanti di insegnanti e genitori
Sotto al post diventato virale su X si sono espressi tantissimi utenti, alcuni inneggiando alla salute dei bambini, messa in pericolo se non possono con regolarità svuotare la loro vescica. Altri hanno cercato di giustificare l’insegnante spiegando che forse è sola e spaventata all’idea di perdere di vista un alunno per un po’ e che agli studenti è concesso andare in bagno tra una lezione e l’altra.
Un docente delle scuole superiori dice che la cosa più sbagliata è associare una valutazione scolastica alla necessità o meno di andare in bagno, cosa del tutto imprevedibile.
Il parere dello psicologo infantile
La psicologa infantile Emma Woodward ha spiegato alle pagine di Parents che l’imposizione di limiti per l’utilizzo dei bagni da parte dei bambini, quando sono a scuola, non è scorretta, se ci si concentra sull’elemento educativo di questo limite.
“È giusto che per la sicurezza dei propri alunni gli insegnanti vogliano controllare i loro movimenti e assicurarsi che rimangano concentrati sulla lezione, imponendo loro dei limiti per il bagno. Questi limiti però devono spostarsi dal quando i bambini possono usare il bagno al come utilizzarlo”.
Secondo la psicologa, piuttosto che dare ai bambini un limite massimo di permessi per andare in bagno sarebbe giusto spiegare che quel luogo è pensato per i loro bisogni, non per perdere tempo, dicendo loro che hanno a disposizione un limite temporale per utilizzarlo.
Secondo la psicologa un limite come quello posto dall’insegnante è ingiusto e poco utile per due motivazioni principali:
- I bambini esattamente come gli adulti non possono controllare quante volte e quando verrà loro uno stimolo per andare in bagno.
- Trattenere la pipì a lungo è dannoso per la loro salute.
- Sapere che se infrangeranno la regola ne pagheranno le conseguenze sul piano del rendimento può aumentare la loro ansia e impedire loro di manifestare uno stato di malessere.
Le politiche per il bagno che sarebbero più utili per i bambini
Una maestra delle elementari, Kellie Kopach, in accordo con la psicologa, alle pagine di Parents ha stilato qualche consiglio per gli insegnanti che devono scegliere quale politica utilizzare per il bagno:
- Dire ai ragazzi di andare in bagno uno alla volta
- Dare un pass per il bagno agli studenti, da utilizzare e riporre una volta tornati
- Non limitare il numero di volte in cui il bambino può andare in bagno, ma limitarne il tempo (a meno che non si senta male)
- Inserire le regole scelte nel regolamento d’istituto
Il dottor Theodore, conclude alle pagine di Parents sottolineando che la politica per il bagno più corretta è quella che permette ai bambini di capire che andare in bagno per loro è una necessità, non una scelta: “Per tanto gli insegnanti non devono certo dare voti o ricompense se gli alunni decidono di andarci oppure no”.