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I giochi da tavolo possono favorire le relazioni dei bambini con autismo: lo studio spiega perché

Una ricerca dell’Università di Plymouth ha dimostrato la grande attrazione esercitata dai board games nei confronti delle persone con disturbi dello spettro autistico. I risultati ottenuti suggeriscono che giochi da tavolo potrebbero diventare strumenti d’inclusività per aiutare bambini e ragazzi autistici a rapportarsi con gli altri e migliorare le proprie abilità comunicative.
A cura di Niccolò De Rosa
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Giochi da tavolo

I giochi da tavolo sono passatempi divertenti e stimolanti che, secondo un'opinione piuttosto diffusa, vengono molto apprezzati dalle persone con un disturbo dello spettro autistico.

Un filone di ricerca condotto dall'Università Plymouth ha dunque provato ad indagare scientificamente questa associazione e i risultati ottenuti non solo hanno dimostrato un'effettiva attrazione da parte dei ragazzi autistici nei confronti dei board games, ma hanno anche appurato come simili giochi possano favorire l'interazione sociale tra persone che altrimenti faticherebbero a comunicare con gli altri.

Gli studi

La docente di psicologia dell'Università di Plymouth Gray Atherton, co-autrice dello studio , ha spiegato che i giochi da tavolo rappresentano un hobby sicuro e prezioso per molte persone con autismo.

La ricerca, articolata in cinque studi, ha dunque cercato di capire il motivo di questa passione, con l'obiettivo di utilizzare i risultati per futuri studi.

Nella prima parte della ricerca – le cui conclusioni sono state pubblicate sull'American Journal of Play e il Journal of Autism and Developmental Disorders,  il team ha condotto un sondaggio su 1.600 appassionati di giochi da tavolo in tutto il mondo scoprendo che a circa il 7% di essi era stato diagnosticato un disturbo rientrante nello spettro autistico, rispetto all'1% della popolazione generale. In più, il 30% degli intervistati presentava "alti livelli " di tratti legati all'autismo.

Nella seconda parte dell'indagine, invece, i ricercatori hanno intervistato con una serie di domande mirate 13 partecipanti al sondaggio che presentavano già una diagnosi certificata con autismo in modo da approfondire e comprendere le loro esperienze con i giochi da tavolo e l'interazione di questo hobby con i loro sintomi.

Il terzo studio ha poi coinvolto 28 individui con autismo che non avevano mai provato i giochi da tavolo. Dopo un pomeriggio dedicato al gioco, il gruppo è stato interrogato sulle loro impressioni. Gli ultimi due studi, infine, hanno analizzato gli effetti di un intervento biennale che prevedeva sessioni settimanali di giochi da tavolo per adulti e adolescenti con autismo.

Migliorare le relazioni attraverso il gioco

Attraverso le informazioni raccolte tutte le diverse fasi della ricerca, gli autori hanno potuto così delineare un quadro più ampio della situazione.

Nel descrivere la loro esperienza con i giochi da tavolo, quasi tutti i partecipanti hanno infatti riferito di provare un maggiore senso di comunità e indipendenza, acquisendo nuove competenze utili anche nella vita reale. Tanti ragazzi e ragazze hanno poi dichiarato di considerare il gioco da tavolo come un metodo alternativo per stabilire relazioni sociali.

"Ascoltare il feedback dei partecipanti allo studio è stato davvero motivante per provare a spingere in tale direzione anche in contesti diversi" ha affermato Atherton, sottolineando come, benché i risultati non fossero particolarmente sorprendenti, a stupire i ricercatori è stata la mancanza di evidenze a supporto dell'uso dei giochi da tavolo come strumento di sostegno per le persone con autismo.

Le basi di questa ricerca potrebbero dunque rappresentare un passo significativo nel migliorare la qualità della vita delle persone con autismo, offrendo un'opportunità di inclusione sociale e sviluppo personale attraverso un'attività tanto amata e condivisa.

"Ogni persona affetta da autismo è unica e vogliamo garantire che tutti gli interventi possano essere adattati alle esigenze di chi potrebbe trarne beneficio" ha concluso Atherton.

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