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I genitori sono sempre più preoccupati per la vista dei figli, rivela un sondaggio: “Troppo tempo al chiuso”

Sempre più bambini passano ore davanti a schermi, mettendo a rischio la salute degli occhi. Un’indagine britannica rivela l’allarme dei genitori e il crescente problema della miopia infantile. Per gli esperti i danni più significativi si possono prevenire passando più tempo all’aperto e sottoponendosi a controlli visivi regolari.
A cura di Niccolò De Rosa
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Ogni giorno, bambini tra i 6 e i 14 anni trascorrono quasi due ore e mezza davanti agli schermi. Non solo TV, ma anche smartphone, tablet e videogiochi. Una quotidianità digitale che sembra aver rimpiazzato i giochi all'aperto, suscitando la preoccupazione di genitori ed esperti. Una recente indagine condotta nel Regno Unito su un campione di 2.000 genitori fotografa un'infanzia sempre più sedentaria e con lo sguardo fisso sul display. Al centro dell’attenzione: la salute degli occhi dei più giovani

Sempre più schermo, sempre meno gioco all’aria aperta

Il sondaggio rivela che più del 70% dei genitori vorrebbe che i propri figli passassero più tempo all’aperto. Tuttavia, il 43% ammette che i bambini preferiscono di gran lunga le attività al chiuso, come guardare la TV, usare il telefono o giocare ai videogiochi. Solo un terzo dei ragazzi legge regolarmente o si dedica ai giochi fisici, mentre un quarto non mostra alcun interesse per le attività all’aperto.

La dipendenza dagli schermi è quindi apparsa come una delle principali paure emerse. Quattro genitori su dieci temono che i figli non riescano a gestire in modo equilibrato l’uso della tecnologia, e molti sospettano che possano sviluppare una vera e propria dipendenza. Il 29% segnala inoltre un possibile calo della creatività legato all’uso eccessivo dei dispositivi digitali.

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Non mancano però anche i sintomi fisici. Stando alle risposte dei partecipanti, un bambino su quattro sembra lamenta mal di testa dopo l’uso dei dispositivi, uno su cinque si strofina gli occhi, mentre altri segnalano affaticamento visivo, bruciore o difficoltà a vedere la lavagna a scuola. In molti casi, i genitori osservano i figli tenere i dispositivi troppo vicini al viso o sedersi troppo vicino alla TV.

Vista a rischio: l’allerta degli esperti

Lo studio, commissionato dalla catena di ottica Specsavers, accompagna una campagna di sensibilizzazione sulla miopia infantile, una condizione sempre più diffusa. In occasione dell’iniziativa, un maxi gioco dell’oca è stato installato sulla South Bank di Londra per coinvolgere le famiglie in modo interattivo.

L’optometrista Dr Nigel Best, intervistato dal quotidiano britannico The Mirror, ha spiegato che gli occhi dei bambini, ancora in fase di sviluppo, sono particolarmente vulnerabili agli effetti della prolungata esposizione agli schermi. "Stiamo incoraggiando i genitori a riconoscere i primi segnali di miopia e a favorire il tempo trascorso all’aria aperta, che può contribuire a proteggere la vista dei più piccoli", ha dichiarato.

Bambini e miopia

Prevenzione e consapevolezza: le mosse giuste

Per invertire la rotta, alcune famiglie hanno già cominciato a organizzare attività all’aperto e a stabilire limiti all’uso della tecnologia. Dr Best ha invitato tutti a non aspettare: "La buona notizia è che intervenire precocemente può davvero fare la differenza. I controlli visivi regolari sono fondamentali per identificare subito la miopia e rallentarne la progressione".
Il suo consiglio? Applicare la regola del 20-20-20: "Ogni 20 minuti, fate guardare vostro figlio a qualcosa distante almeno 20 piedi (circa sei metri) per 20 secondi". Un gesto semplice, ma potente, per proteggere gli occhi in un mondo sempre più digitale.

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