I consigli dei pediatri per superare i 4 malanni stagionali più diffusi tra i bambini
Sembra che la stagione fredda che stiamo vivendo coincida sempre con bambini ammalati, febbricitanti, dal naso che cola o dal forte mal di pancia. I pediatri americani sono d'accordo nel definire chiamare ciò che si sta espandendo tra le aule delle scuole dell'infanzia, asili e scuole elementari come "quad-demia" ossia stagione dei 4 malanni.
Quali sono i 4 malanni che serpeggiano tra i bambini
La dottoressa di pronto soccorso Shazma Mithani, prima di elencare i 4 malanni da cui i piccoli sembrano essere più affetti in questa stagione, ha spiegato alle pagine di Parents, perché proprio la stagione invernale sia quella che più spesso porti i bimbi ad ammalarsi: "I 4 virus tendono a raggiungere il loro picco nella circolazione tra i piccoli pazienti proprio durante la stagione invernale, il motivo è molto semplice: i bimbi date le basse temperature, trascorrono la maggior parte del tempo tutti insieme in ambienti chiusi". Sarebbero proprio le aule sulle cui pareti o superfici i virus in questione possono sopravvivere a lungo, l'ambiente dove i virus con più facilità serpeggiano tra i piccoli, che si ammalano e portano il virus tra le mura di casa. La pediatra Tasia Isbell afferma anche alla testata che l'aria secca invernale facilita nel tratto respiratorio la circolazione e permanenza dei virus.
Tra i malanni che serpeggiano tra i più piccoli i pediatri annoverano:
- il virus respiratorio sinciziale (RSV): "provoca respiro sibilante, congestione nasale e difficoltà respiratorie soprattutto nei bambini molto piccoli, e i suoi sintomi possono durare anche per più di 5 giorni" spiega la dott.ssa Isbell.
- il norovirus: "porta ai bimbi diarrea, vomito e crampi allo stomaco" spiega la dottoressa che invita i genitori a recarsi in ospedale se il piccolo manifesta segni evidenti di disidratazione o sangue nelle feci.
- l'influenza stagionale
- il Covid-19
Tutti questi malanni, spiega l'esperta, si diffondono soprattutto nei luoghi chiusi, dal momento che ci si ammala entrando a contatto con le goccioline emesse dal corpo di un paziente malato, attraverso tosse o starnuti.
Come prevenire e curare la "quad-demia"
La dottoressa Shazma Mithani raccomanda alle pagine di Parents di vaccinare i bambini contro tutti quei virus che hanno questa forma di prevenzione a disposizione, come l'RSV, il cui vaccino può essere effettuato anche dalle donne in gravidanza per fornire una copertura al proprio piccolo fin dai primi giorni di vita, il covid o l'influenza stagionale.
"Siate però pronti a tutto, conservate in casa scorte di fazzoletti, un termometro funzionante, la soluzione nasale salina, un aspiratore nasale utile con i neonati, farmaci che rispondano al dolore e alla febbre dei piccoli, da dare sotto consiglio del pediatra e un umidificatore per ambienti".
Per il norovirus, contro il quale non esiste un vaccino in grado di prevenirne la comparsa, la dottoressa Isbell raccomanda però di trasmettere ai bambini le buone norme igieniche. "Dite ai piccoli di lavarsi spesso le mani, di non bere o mangiare utilizzando le stoviglie dei compagni di classe e cercate di disinfettare spesso le superfici". In ogni caso l'esperta raccomanda, anche dinnanzi a sintomi generici dei piccoli, oltre ad una visita pediatrica il riposo e una corretta idratazione, in grado di migliorare all'istante lo stato influenzale dei bambini.