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I cinque segnali che sei stato cresciuto da un genitore a guscio d’uovo, secondo le psicologhe

Essere figli di genitori “a guscio d’uovo” causa non poche sofferenze, che permangono nella vita adulta. Le psicologhe Santorelli e Moore hanno delineato le 5 caratteristiche dei figli di genitori ipervigilanti.
A cura di Sophia Crotti
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genitori iperprotettivi

Se è vero che esistono diverse caratteristiche che accumunano mamme e papà che mettono in atto uno stesso stile genitoriale, ne esistono altrettante che contraddistinguono i loro figli. In particolare se i genitori hanno messo in atto una genitorialità definita dalla psicologa americana Kim Sage, a guscio d'uovo, dunque ipervigilante, e fatta di forte stress emotivo i bimbi ne porteranno gli strascichi anche nella vita adulta. Le terapiste familiari Noelle Santorelli e Natalie Moore, forti della loro esperienza clinica in cui spesso sono i figli a raccontare i propri genitori, hanno delineato alle pagine dell'Huffpost le 5 caratteristiche di quegli adulti che hanno avuto genitori a guscio d'uovo.

1.Sei sempre eccessivamente vigile

Secondo Santorelli i figli di genitori a guscio d'uovo hanno i campanelli d'allarme sempre attivi, temono la possibilità che dei conflitti insorgano improvvisamente attorno a loro e dunque provano costantemente ansia e agitazione, anche nell'affrontare la quotidianità: "Ti accorgi di essere ipervigile soprattutto al lavoro durante una riunione, quando fatichi ad ascoltare chi sta parlando perché sei troppo concentrato a cogliere dei segnali di potenziale lite tra i tuoi colleghi che tu senti di dover sedare". 

2. Ci tieni più alla serenità degli altri che alla tua

I figli dei genitori a guscio d'uovo sentono su di loro la missione di doversi occupare del benessere di tutti gli altri, a discapito del proprio. "Nascondere la propria opinione per compiacere gli altri è una delle tipiche caratteristiche dei figli di genitori a gusto d'uovo" spiega la psicologa Moore, sostenendo però che fare il possibile perché gli altri siano contenti può portare le persone a soffrire molto.

Tuttavia i figli di genitori guscio d'uovo, sempre per evitare scontri o litigi, preferiscono mettersi da parte e fare contenti gli altri. Questa tendenza deriva proprio dall'essere stati cresciuti da un genitore troppo protettivo che da bambini andava compiaciuto perché smettesse di agitarsi.

Un'altra caratteristica è anche l'estrema apprensione per le emozioni degli altri, per il figlio di un genitore a guscio d'uovo è più importante che gli amici non soffrano a causa sua, che il contrario.

3. Fatichi ad accettare le tue emozioni

I figli di genitori a guscio d'uovo hanno avuto a che fare con le emozioni dei loro genitori e non hanno avuto modo di sperimentare e manifestare le proprie: "Si tratta di persone con un vocabolario emotivo molto ristretto, che associano tutto ciò che provano all'ansia senza andare a fondo" spiega Satorelli. Secondo la psicologa, infatti, si tratta di persone che hanno sempre e solo represso le proprie emozioni e che di conseguenza non si fidano delle stesse e preferiscono mettere in discussione il proprio agire, che quello degli altri.

4. Sei a disagio quando vai a trovare i tuoi genitori

I genitori a guscio d'uovo trascorrono la loro intera esistenza con l'esigenza di essere rassicurati, anche dai figli. Dunque dopo essere cresciuti in un contesto simile può essere davvero complesso per i figli, una volta adulti, tornare a casa dei loro genitori. "A volte i figli si impegnano in un vero e proprio processo di evitamento, poiché vedono nel genitore una fonte di disagio psichico" ha spiegato Moore.

5. Non riesci a stabilire dei limiti con le persone

I figli di genitori a guscio d'uovo hanno sempre avuto a che fare con genitori che avevano bisogno di tutte le loro energie per stare calmi e si sono sempre prodigati nell'aiutarli. Di conseguenza si tratta di adulti che anche con gli amici non riescono a mettere limiti tra dove finiscono le esigenze degli altri e iniziano le loro. "I loro genitori non si sono mai posti limiti, hanno deciso di stressarli, di controllare ogni aspetto della loro vita e hanno insegnato ai figli a fare lo stesso" ha spiegato Santorelli.

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