I cibi ultra-processati aumentano il rischio di denti sporgenti nei bambini: l’ipotesi in uno studio
È possibile che la dieta moderna stia trasformando la forma dei volti dei bambini? Secondo un recente studio pilota condotto dalla Facoltà di Medicina e Scienze della Salute dell'Università Cattolica di Valencia, l'ampio consumo di alimenti ultra-processati (UPFs) tra i più piccoli potrebbe influire negativamente sullo sviluppo della mascella e dei denti, portando a deformazioni dentali e problemi ortodontici. Un problema che, qualora venisse confermato anche dalle prossime ricerche, potrebbe comportare grossi cambiamenti per la struttura cranio-facciale delle generazioni future, visto che i cibi morbidi, facili da consumare e ricchi di additivi sono sempre più comuni nelle diete dei bambini moderni.
Una dieta sempre più morbida
Negli ultimi decenni, la dieta delle società industrializzate si è allontanata sempre di più dalle abitudini alimentari dei cacciatori-raccoglitori, ricche di carne e cibi fibrosi, per approdare a un regime alimentare basato su cereali, prodotti raffinati e cibi ultra-processati, i quali hanno quasi sempre consistenze più morbide rispetto agli alimenti meno trattati.
Gli scienziati spagnoli hanno quindi analizzato la dieta di 25 bambini tra i tre e i cinque anni d'età, scoprendo che un consumo eccessivo di alimenti liquidi o semi-solidi – come merendine, gelati, piatti pronti o il junk food tanto apprezzato dai piccoli – può compromettere seriamente lo sviluppo delle mascelle. I bambini che mangiavano cibi più morbidi avevano infatti maggiori probabilità di avere denti sporgenti e di non avere gli spazi naturali necessari tra i denti nella prima infanzia per lasciare spazio a denti più grandi in seguito.
La mancanza di masticazione sufficiente, infatti, ostacola la crescita delle ossa e il rafforzamento dei muscoli facciali, favorendo problemi come la malocclusione – ossia un mancato allineamento tra i denti dell'arcata superiore e quelli dell'arcata inferiore – e una disposizione affollata dei denti, i quali crescono senza il dovuto spazio l'uno dall'altro.
Il cibo processato non viene masticato
Secondo Laura Marques Martinez, una delle ricercatrici dello studio pubblicato su Children, la masticazione è fondamentale per un corretto sviluppo delle mascelle. Masticare cibi solidi e fibrosi, come frutta, verdura e proteine naturali, non solo comporta benefici all'organismo e alla salute gastrointestinale, ma stimola la crescita ossea e rafforza i muscoli facciali, contribuendo a prevenire problemi dentali e respiratori.
Al contrario, gli alimenti ultra-processati, che richiedono uno sforzo minimo per essere consumati, non offrono questa importante stimolazione, portando a strutture ossee sottosviluppate e a un aumento del rischio di uno sviluppo scorretto della cavità orale dei piccoli.
Boom di mascelle in contrazione
Il professor Tim Spector, autorevole scienziato nel campo della salute, ha evidenziato sul quotidiano britannico The Telegraph come il fenomeno della "contrazione delle mascelle" sia in corso da alcuni secoli, ma abbia subito una decisa accelerazione negli ultimi decenni, proprio in concomitanza con la diffusione dei cibi industriali sulle nostre tavole. Questo cambiamento, spiega Spector, ha dunque portato a un aumento significativo dei problemi ortodontici nei bambini, come denti storti e uso massiccio di apparecchi correttivi.
Il ruolo delle abitudini tradizionali
Nelle conclusioni dello studio – che a detta degli stessi autori necessita comunque di ulteriori approfondimenti – gli scienziati hanno sottolineato che un ritorno a pratiche alimentari più tradizionali, come incoraggiare i bambini a masticare cibi meno trattati e un po' più impegnativi per denti e mascelle, potrebbe contribuire a invertire questa tendenza. Abitudini come la masticazione prolungata stimolano infatti il sistema muscolo-scheletrico facciale, favorendo uno sviluppo armonioso della mascella e una corretta disposizione dentale.