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I bimbi possono assistere alla nascita del fratellino in sala parto? “Meglio di no, è un evento imprevedibile”

Una mamma americana ha condiviso il video dell’esperienza di sua figlia che ha partecipato con lei e il marito alla nascita del fratellino in sala parto. In Italia questo è vietato, si temono le ripercussioni psicologiche per mamma e bambino di un evento così delicato e imprevedibile.
Intervista a Dott.ssa Floriana Carbone
Specialista in Ostetricia e Ginecologia alla Clinica Mangiagalli dell'Ospedale Policlinico di Milano
A cura di Sophia Crotti
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bimbi in sala parto
Credits: profilo ig di @myleyj

Una mamma americana ha condiviso sul suo profilo Instagram un video che in breve ha raggiunto 658.000 persone, in cui la sua bambina, che sta per diventare sorella maggiore, assiste al parto del suo fratellino.

I protagonisti del reel, infatti, sono il compagno della donna che sta partorendo, ma le cui parole si sentono solo in sottofondo, e sua figlia, di appena 8 anni, intenti a supportarla in sala parto, mentre lei dà alla luce il secondogenito.

La bimba spalanca gli occhi, sorride, è curiosa e spaventata, il papà la abbraccia e intanto supporta la moglie dicendole: “Bravissima, stai facendo un ottimo lavoro, il nostro bimbo è quasi con noi”.

Abbiamo chiesto alla ginecologa Floriana Carbone, specialista in Ostetricia e Ginecologia alla Clinica Mangiagalli dell'Ospedale Policlinico di Milano, di spiegarci se in Italia è possibile far entrare i propri figli in sala parto e se questo evento vissuto dai piccoli così da vicino, è una pratica da consigliarsi o troppo traumatica per i bambini.

floriana carbone
dott.ssa Floriana Carbone (specialista in Ostetricia e Ginecologia alla Clinica Mangiagalli dell'Ospedale Policlinico di Milano)

Secondo lei è sempre giusto che insieme alla mamma ci sia qualcuno a condividere il momento del parto?

La mia posizione è interlocutoria ma aperta a riguardo, la presenza del partner durante il travaglio è saggia, per esempio, perché i due genitori condividono così la parte conclusiva di una lunga attesa. Un compagno adulto può partecipare in maniera affettuosa alle preoccupazioni e alle aspettative per il futuro che il dolore delle contrazioni sottende.

Ma anche per una persona adulta il parto potrebbe essere emotivamente molto traumatico quindi bisognerebbe prima di tutto sentire il parere di chi entra in sala parto, se la mamma non vuole nessuno accanto a sé, o se chi vuole vicino non se la sente di entrare è comunque inappropriato insistere.

Questo perché la nascita prevede sia aspetti gioiosi, come l’arrivo di un nuovo figlio, che aspetti imprevedibili e oscuri potenzialmente traumatici, che possono creare una frattura duratura nella coppia, sia nello slancio erotico che nella capacità affettiva del partner di prendersi cura della coppia e del figlio.

Cosa ne pensa invece della presenza di un fratello o di una sorella maggiore in sala parto?

Per i bambini, che stanno per diventare fratelli o sorelle maggiori, la faccenda è ancora più delicata, perché i piccoli possono rimanere traumatizzati nel vedere la mamma che urla e che soffre.

Immaginiamo poi se qualcosa durante il parto andasse storto, che strascichi si porterebbe dietro il bimbo che ha assistito alla scena dello spavento dei genitori e alla concitazione dei medici.

Credits: profilo ig di @myleyj
Credits: profilo ig di @myleyj

Allo stesso modo la mamma, consapevole che altri figli sono presenti in quel momento, può aumentare il suo stato di ansia, per l'attitudine a pensare di doversene prendere cura, quindi oltre al bambino comunque dovrebbe sempre esserci chi se ne occupa, per permettere alla mamma di concentrarsi sul parto.

Che genere di traumi potrebbero sviluppare i bambini?

Se il figlio è di sesso femminile noi non sappiamo se assistere al parto possa in futuro avere conseguenze sulla percezione della sua intimità, se per esempio questa esperienza possa peggiorare precocemente la sua idea del parto, ancora idealizzata a semplice momento dell'arrivo di un bambino.

Se il figlio è di sesso maschile osservare un parto traumatico potrebbe far vivere a lui in futuro la sessualità come un senso di colpa. In ogni caso far partecipare un bimbo al parto necessita di una preparazione, mentre la mamma è incinta il bimbo potrebbe partecipare a degli incontri dedicati che con linguaggio e strumenti adatti lo preparino alla nascita della sorellina o del fratellino.

Credits: profilo ig di @myleyj
Credits: profilo ig di @myleyj

Sarebbe anche opportuno poi stabilire un follow up successivo alla visione del parto, così da permettergli di elaborare meglio l'esperienza.

In ogni caso il bimbo deve avere con sé una persona che possa prendersene cura e i benefici ci sono se l'ambiente in cui partorisce la madre è sereno è confortevole e accogliente, però è chiaro che la mamma deve vivere un'esperienza positiva e si deve sentire a suo agio, con la certezza che la presenza di altri figli non distragga né lei, né il personale medico.

In Italia un bimbo può entrare in sala parto?

No, in Italia possono entrare solo persone maggiorenni, su indicazione della madre.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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