I bimbi della Gen Alpha, fin da piccolissimi, condizionano le scelte dei genitori: “Crescono sicuri di sé”
I più grandi oggi hanno 14 anni e sono in piena fase adolescenziale, i più piccoli devono ancora nascere, eppure i bimbi della generazione Alpha come conferma uno studio americano, i cui risultati sono stati riportati da Parents, sono già in grado di condizionare i loro genitori quando si tratta di viaggi e vacanze.
Si tratta dei figli di genitori appartenenti alle generazione X e a quella dei Millennials, che come ci ha spiegato in un’intervista sul tema la sociologa Elisabetta Ruspini, sono molto più aperti alle esigenze dei propri figli e comprensivi di quanto non lo fossero stati i loro genitori.
In che modo i bimbi della gen alpha condizionano i propri genitori?
Uno studio americano ha chiesto a 13.000 viaggiatori, genitori di bambini della Gen Alpha, come scegliesse la propria destinazione per le vacanze e la risposta, nel 70% dei casi, è stata “In base alle esigenze e agli interessi dei miei figli”. Non contenti, i piccoli, dopo aver pilotato le scelte dei loro genitori riguardo le vacanze, nel 63% dei casi sono molto influenti anche nella scelta dei luoghi in cui mangiare e nel 56% dei casi anche nella scelta dell’hotel, che non è mai child-free.
Questa tendenza dei bambini della gen Alpha di scegliere, più o meno consapevolmente, per i loro genitori, non è fonte di maleducazione o di una genitorialità troppo gentile da parte dei loro genitori che potremmo dunque definire zucchero-filato.
Secondo la psicologa infantile Tamara Soles, che ne ha parlato alle pagine di Parents, si tratta infatti di una tendenza frutto di una risolutezza di cui beneficia tutta la famiglia: “Finalmente si da al bambino voce in capitolo quando si tratta di decidere per una vacanza. Questo lo rende sempre più forte e rende la vacanza inclusiva per tutti” ha affermato.
I piccoli della Gen Alpha, infatti, sono anche coloro che nascono e poco tempo dopo smanettano online molto meglio dei loro genitori, secondo la dottoressa Soles, infatti, ai bimbi di oggi è dato più spazio decisionale anche perché se ne riconoscono le abilità: “Sono esperti di tecnologia, si informano attraverso social media e app di viaggio e inevitabilmente sanno come orientarsi verso un’esperienza familiare che li coinvolga e interessi” dice l’esperta a Parents.
La dottoressa afferma anche che spesso le decisioni in ambito di viaggi di questi bambini non ricadono su un comune parco divertimenti, quanto più su luoghi inesplorati, o che hanno visto in alcuni video YouTube, o dove possono provare a sperimentare le lingue imparate a scuola.
I benefici per i bambini di essere coinvolti nelle decisioni dei grandi
I benefici di essere ascoltati, di avere anche rilevanza nelle decisioni dei grandi, sono infiniti per i bambini, a illustrarli alle pagine di Parents è stata la psicologa infantile Tessa Soles:
- rafforza i legami familiari: i bimbi si sentono parte di un gioco di squadra
- rende la vacanza piacevole per tutti: i bimbi non si annoiano e sono coinvolti nella vacanza con i genitori
- li aiuta a svilupparsi emotivamente: i piccoli riescono ad aumentare la loro autostima, la loro sicurezza, e riescono a sviluppare capacità decisionali.
- i piccoli imparano che le preferenze di ciascuno contano: impareranno anche a scegliere tenendo conto delle preferenze dei loro genitori.
- riescono a sviluppare ricordi importanti, felici e duraturi d’infanzia.