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I bambini sono sempre più preda dell’eco-ansia: cos’è e come affrontarla

Un recente sondaggio di Greenpeace ha rivelato come l’80% degli Under 12 abbia già sviluppato una certa preoccupazione in merito agli effetti del cambiamento climatico. Per gli esperti appare dunque sempre più importante fornire ai più piccoli i giusti strumenti per interpretare ciò che sta accadendo, evitando però messaggi fuorvianti ed eccessivi catastrofismi.
A cura di Niccolò De Rosa
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Eco ansia nei bambini

Negli ultimi anni, sempre più bambini manifestano ansia e preoccupazione per il cambiamento climatico. L’eco-ansia, ovvero la paura del futuro a causa delle conseguenze ambientali del riscaldamento globale, sta diventando un fenomeno diffuso anche tra i più piccoli, i quali si chiedono cosa ne sarà di loro e dello stesso pianeta che ci ospita.

Un recente studio commissionato da Greenpeace ha infatti rivelato che quasi l’80% dei bambini sotto i 12 anni si dichiara preoccupato per la crisi climatica. Una situazione che ha spinto gli autori dell'indagine a porsi seri interrogativi su come come genitori e insegnanti possano aiutare i più giovani a gestire le proprie emozioni in merito a un tema sempre più difficile da ignorare.

I numeri dell’eco-ansia infantile

La ricerca, condotta da YouGov su un campione di oltre 600 bambini sotto i 12 anni, ha evidenziato che il 78% di loroprova ansia per i cambiamenti climatici. Parallelamente, un’indagine su 505 insegnanti di scuola primaria ha rivelato che il 70% di essi non ha abbastanza tempo durante l’orario scolastico per affrontare le preoccupazioni ambientali espresse dagli alunni. L’82% dei docenti ha inoltre dichiarato che sarebbe utile avere risorse e materiali didattici per supportare i bambini nel gestire queste emozioni.

Il ruolo di genitori e insegnanti

A tal proposito, per aiutare bambini e ragazzi a comprendere la crisi climatica senza lasciarsi sopraffare dall’ansia, Greenpeace ha messo a disposizione delle linee guida curate dalla psicoterapeuta Caroline Hickman, esperta in eco-ansia e psicologia del clima, la quale è convinta che informare e dialogare con i giovani sul tema della sfida climatica sia ormai un impegno educativo cui non è più possibile sottrarsi.

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Per la psicologa proteggere eccessivamente i bambini dalla realtà del cambiamento climatico potrebbe metterli in una posizione di svantaggio, rendendo difficile per loro sviluppare strategie di resilienza emotiva quando, volenti o nolenti, si troveranno a dover fare i conti con gli effetti, diretti o indiretti, del climate change. Secondo Hickman, è dunque essenziale fornire strumenti adeguati per affrontare la questione in modo costruttivo, senza cadere nell’allarmismo.

Come affrontare l’eco-ansia nei più piccoli

Se da un lato è fondamentale educare i bambini alla consapevolezza ambientale, dall’altro alcuni esperti mettono in guardia dal rischio di trasmettere una narrazione eccessivamente catastrofista.

Come riportato dal quotidiano britannico The Telegraph, già nel 2023 il professor Alex Standish dell’University College di Londra aveva proposto un approccio più costruttivo, suggerendo a scuole e insegnanti di offrire una prospettiva equilibrata sul cambiamento climatico, evitando di esporre i bambini più piccoli a messaggi troppo allarmanti. Per Standish, questo obiettivo potrebbe essere raggiunto potenziando l'offerta didattica con progetti pratici – come piccole attività di rimboschimento o cura del verde scolastico – e facendo in modo di portare i bambini a sentirsi parte della soluzione al problema.

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Una posizione ripresa anche da Areeba Hamid, la direttrice esecutiva di Greenpeace UK lche ha recentemente dichiarato come l’educazione debba preparare emotivamente i bambini ad affrontare la realtà climatica. Secondo Hamid, per fronteggiare la montagna d'informazioni allarmanti cui sono sottoposti quasi quotidianamente, i piccoli devono imparare a interpretare simili notizie.

Fornire ai piccoli spiegazioni adeguate all’età – come utilizzare la metafora della coperta per spiegare il clima impazzitoincoraggiarli a partecipare ad azioni concrete e aiutarli a sviluppare resilienza emotiva appaiono dunque strategie fondamentali per affrontare l’eco-ansia e trasformare la paura in impegno positivo per il futuro.

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