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I bambini possono viaggiare da soli in aereo? L’esperto spiega condizioni e regole da seguire

L’assistente di volo Carlo Amati, vicepresidente ANPAC spiega a Fanpage.it tutto quello che bisogna conoscere sulle regole per far volare i bambini non accompagnati da un genitore.
Intervista a Carlo Amati
Assistente di volo e vicepresidente ANPAC
A cura di Niccolò De Rosa
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Bambini possono viaggiare da soli

Viaggiare in aereo senza la presenza di un genitore può essere un'esperienza emozionante e, al tempo stesso, un po' spaventosa per un bambino. Tuttavia, molte compagnie aeree offrono servizi dedicati per garantire che i minori non accompagnati volino in sicurezza e con tutti i comfort del caso.

"I bambini che sono soliti viaggiare da soli sono spesso figli di coppie separate che devono raggiungere l'altro genitore o nipoti che raggiungono nonni o parenti lontani" spiega a Fanpage.it Carlo Amati, assistente di volo e vice presidente dell'Associazione Nazionale Professionale Aviazione Civile (ANPAC).

Per permettere ai minorenni di volare da soli esistono però rigidi controlli e protocolli di sicurezza che è bene conoscere prima di organizzare la partenza.

Da che età i bambini possono viaggiare in aereo senza genitori

"Sotto i 14 anni d'età un minorenne può usufruire dell'accompagnamento. Non tutte le compagnie però offrono questo servizio" spiega Amati. "British Airways, ad esempio, non consente ai minori di 14 anni di viaggiare senza la presenza di un adulto, mentre Ita lo permette per i bambini dai 5 ai 14 anni".

Spetta dunque al genitore informarsi con largo anticipo sulle politiche delle differenti compagnie aeree, anche perché al momento della prenotazione del volo, se tale servizio per i minori non è previsto, il sito della compagnia non permette di completare le operazioni d'acquisto per un biglietto singolo senza accompagnatore.

Bambino non accompagnato in aereo

Che documenti servono

I minori sono ormai tutti dotati di un documento d'identità individuale, sia esso la carta d'identità o, in caso di volo internazionale per un Paese extra-europeo, il passaporto.

Per autorizzare l’imbarco è necessario presentare una liberatoria firmata dai genitori, scaricabile dal sito della compagnia aerea scelta, in cui si concede la delega al trasporto del minorenne. In questo documento si devono indicare anche le generalità della persona o delle persone adulte che accompagneranno e prenderanno in carico il bambino dopo l'atterraggio.

"Nel caso in cui il minore sia figlio di una coppia separata o divorziata occorre però l'autorizzazione di entrambi i genitori per acconsentire al viaggio" ricorda Amati.

Come funziona l’accompagnamento dei minori in aereo

Quando un bambino deve viaggiare da solo, un genitore o un tutore dotato di tutta la documentazione necessaria deve portare il bambino in aeroporto e lì rivolgersi ai servizi aeroportuali per la presa in carico del giovane passeggero.

"La figura che preleva il bambino dalla custodia del genitore o di chi ne fa le veci può essere un dipendente dell'aeroporto o della compagnia aerea sul quale il minore volerà" specifica il vicepresidente ANPAC. "Tutte le informazioni necessarie per queste operazioni però vengono fornite al momento dell'acquisto del biglietto".

Durante il volo, il bambino sarà poi sotto la tutela di un singolo assistente di volo che, una volta giunti a destinazione, lo porterà ad un altro addetto della società deputato del ritiro del minore. Quest'ultimo infine consegnerà il bambino solamente all'adulto indicato dai documenti di viaggio come colui che è stato incaricato dal genitore di prendersi cura del minore.

"Tutti questi passaggi vengono validati e firmati con documenti interni della compagnia per garantire la massima trasparenza ed efficienza nel trasporto del minore".

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Qualcosa di simile accade anche quando il viaggio prevede uno scalo: una volta sceso dal primo aereo, una persona della compagnia o dell'aeroporto ritira il piccolo passeggero e se ne assume la responsabilità fino al momento del nuovo imbarco.

"Il minore viene sorvegliato per tutta la durata dell'attesa, che di solito avviene in una sala lounge o uno spazio ben definito, separato dagli altri viaggiatori".

In caso di ritardo o di cancellazione di volo la situazione non cambia e il bimbo rimane sotto la responsabilità dell'aeroporto o della compagnia, mantenendo una priorità assoluta per essere messo su un nuovo volo che lo porti a destinazione.

Come preparare il minore ad ogni imprevisto

La preparazione di un minore che deve viaggiare da solo dipende molto dall'età. I più piccoli ovviamente ricevono un occhio di riguardo da parte dell'equipaggio e del personale di volo, il quale si occupa di mantenere il benessere del bambino e si preoccupa che gli altri passeggeri non possano arrecargli alcun danno.

"Normalmente, se lo spazio sul volo lo consente, gli assistenti di volo lasciano un sedile vuoto di fianco al bambino per garantirgli maggiore tranquillità" conclude Amati. "Se invece il minore ha già 14-16 anni, allora le attenzioni che riceverà probabilmente saranno le medesime di tutte le altre persone a bordo".

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