I bambini non diventano iperattivi mangiando troppo zucchero: la spiegazione dell’esperto
Molte persone sono fermamente convinte che consumare bevande o alimenti molto zuccherati possa contribuire a rendere i bambini più vivaci e iperattivi.
Come spesso accade però, questa convinzione così radicata nella società non corrisponde affatto alla verità e nel corso del programma televisivo GMA3: What You Need to Know, il medico americano Darien Sutton ha voluto fare un po' chiarezza sulla questione.
Incalzato dal presentatore della trasmissione (DeMarco Morgan), il corrispondente medico dell'emittente statunitense ABC News ha infatti spiegato come l'errata associazione tra zucchero e iperattività sia frutto di una credenza nata tra gli anni '70 e gli anni '80 che però è stata del tutto smentita dalle evidenze scientifiche.
"Il mito che lo zucchero provochi iperattività ha resistito nonostante tutti gli studi di allora e quelli attuali" ha spiegato Sutton.
"Lo zucchero non causa l'ADHD, tuttavia ciò non significa che il suo consumo non comporti rischi: dovremmo comunque evitarlo, soprattutto per i bambini sotto i due anni d'età. Non ci dovrebbe essere traccia di zucchero nella loro dieta".
Come accennato da Sutton, l'eccessiva assunzione di zuccheri può infatti comportare rischi sia per la salute degli adulti che per quella dei più piccoli, con conseguenze che possono comprendere obesità, disfunzioni metaboliche, malattie cardiovascolari, carenze nutrizionali e problemi dentali.
Ma se lo zucchero non causa iperattività, allora perché quando i bambini mangiano un dolce o bevono molti bicchieri di una bibita particolarmente zuccherina sembrano improvvisamente molto più energici e dinamici rispetto al solito?
A domandarselo è l'altra conduttrice del programma, Eva Pilgrim, che alle parole di Sutton ha replicato con la propria esperienza di madre.
"Quello che dici è in netta contraddizione con qualsiasi cosa provata da un adulto quando ad un bimbo viene una piccola quantità di dolce, soprattutto cioccolata" ha scherzato Pilgrim, ma la battuta della giornalista ha fornito un ulteriore assist all'esperto per illustrare la questione.
"Ecco uno dei motivi dietro questa confusione. Il cioccolato, ad esempio, contiene la caffeina, che può essere associato ad una maggiore reattività. Quindi l'esperienza dei genitori risulta effettivamente veritiera".