I bambini imparano sempre, anche quando non vogliono o sembrano distratti: lo studio
Per quanto i bambini possano sembrare spesso distratti e incapaci di concentrarsi mentre un adulto cerca di insegnare loro qualcosa, il loro cervello dei più piccoli rimane costantemente attivo e pronto a immagazzinare informazioni. A dirlo è un recente studio condotto dalla Learning and Neural Development (LAND) Lab dell’Università di Toronto, secondo cui la frustrazione di genitori e insegnanti potrebbe essere infondata. Secondo i ricercatori, infatti i bambini imparano tanto quanto gli adulti, anche quando non sembrano prestare attenzione.
I piccoli come spugne: imparano sempre e comunque
Lo studio, pubblicato sulla rivista Psychological Science, ha dimostrato come i bambini assorbano informazioni in modo sorprendentemente efficace, indipendentemente dal fatto che stiano prestando attenzione o meno. Questo li rende simili a delle "spugne", un detto popolare che finalmente trova anche una conferma scientifica.
La ricerca, condotta da Amy Finn e il suo team, ha coinvolto bambini e adulti in due esperimenti distinti. Nel primo, ai partecipanti è stato chiesto di concentrarsi su disegni di oggetti comuni; nel secondo, sono stati invece invitati a ignorare quei disegni mentre svolgevano un compito diverso. In entrambi i casi, i bambini hanno dimostrato di aver imparato le stesse informazioni, indipendentemente dall’attenzione dedicata. Gli adulti, invece, hanno appreso molto di più solo quando erano concentrati. Questo risultato ha dunque sottolineato una differenza fondamentale: nei bambini, l’apprendimento non viene quasi mai compromesso dalla mancanza di attenzione.
L'attenzione selettiva: un’abilità che si sviluppa nel tempo
Una delle chiavi per comprendere questo fenomeno risiede nello sviluppo lento dell’attenzione selettiva nei bambini. Questa capacità, che permette di focalizzarsi su un compito ignorando le distrazioni, non si completa fino alla prima età adulta. Secondo Finn, i bambini trattano tutte le informazioni allo stesso modo, sia quelle a cui viene chiesto di prestare attenzione, sia quelle che dovrebbero ignorare. Per gli autori della ricerca, molto probabilmente è proprio grazie a questa caratteristica che i bambini riescono ad apprendere una lingua semplicemente ascoltando le persone che li circondano.
Al contrario, gli adulti filtrano ciò che apprendono basandosi su obiettivi e compiti specifici. Come spiega Marlie C. Tandoc, coautrice dello studio e dottoranda all’Università della Pennsylvania, questo approccio focalizzato è utile per gli adulti, per massimizzare l'apprendimento, ma li rende meno abili ad assorbire informazioni in contesti dove l'attenzione non è concentrata su ciò che si sta vedendo o ascoltando, come invece accade nei bambini.
Un nuovo approccio all’insegnamento?
I risultati di questa ricerca potrebbero avere importanti implicazioni per genitori, insegnanti e progettisti di curricula educativi. Per i bambini, attività che stimolano l’apprendimento attraverso il gioco o esperienze immersive potrebbero rivelarsi particolarmente efficaci, permettendo loro di acquisire nuove conoscenze senza bisogno di concentrazione forzata. Gli adulti, invece, beneficiano di un approccio più strutturato, con obiettivi e compiti ben definiti.
La dottoressa Finn ha sottolineato a tal proposito come questo studio sia un invito a non preoccuparsi troppo quando i bambini sembrano distratti: "Ora sono meno preoccupata se mio figlio di cinque anni sembra non prestare attenzione. Probabilmente sta comunque imparando qualcosa" ha spiegato.