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I bambini fanno sempre più fatica leggere: quali sono rischi e come i genitori possono favorire il piacere della lettura

Tecnologia, social e approcci scolastici sempre più semplificati stanno disabituando i giovani a cimentarsi un’attività complessa e impegnativa coma la lettura. Per evitare di crescere generazioni di giovani poveri di linguaggio e incapaci di comprendere un testo, i genitori possono però adottare una serie di strategia per abituare i piccoli al piacere di leggere e sfruttare la potenza della loro me.
A cura di Niccolò De Rosa
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Leggere in famiglia

I giovani leggono sempre meno e se da piccoli il libro rimane ancora un oggetto piuttosto familiare (l'ultimo report dell'Associazione Italiana Editori riportava dati incoraggianti per ciò che concerne la lettura durante l'infanzia), con l'aumentare dell'età la scelta di leggere in modo autonomo, senza che ci sia un compito o un'assegnazione scolastica di mezzo, diventa sempre più rara, tanto che molti dei ragazzi che approdano all'università faticano a completare un testo dall'inizio alla fine.

Che sia colpa di una società sempre più frenetica e iper-stimolante o l'avvento dei contenuti social che ha favorito la logica del "qui e ora", ciò che conta è che le nuove generazioni faticano a cimentarsi con la fatica di leggere e comprendere un testo scritto strutturato. Ciò sta obbligando gli stessi insegnanti ad adeguarsi, loro malgrado, a una soglia d'attenzione così bassa, portandoli in molti casi a sostituire i classici della letteratura – un tempo considerati testi formativi e imprescindibili – con brevi passaggi e concetti semplificati.

"Negli ultimi anni, c'è stata una spinta a rendere l'apprendimento più digeribile suddividendo le informazioni in frammenti di piccole dimensioni", ha spiegato al sito Parents L'Taundra Everhart, esperta americana di educazione che, insieme ad alcuni colleghi ha recentemente approfondito una situazione che, in futuro, potrebbe addirittura peggiorare.

La scuola non insegna più a leggere

Secondo gli esperti, un elemento che ha concorso a creare questa soluzione è stata la scelta di molti sistemi scolastici di affidare la valutazione degli studenti a test standardizzati, spesso basati su risposte multiple che, benché più semplici per l'assegnazione un punteggio, non stimolano ad analisi e ragionamenti complessi. Il risultato? Un generale impoverimento delle capacità di comprensione dei ragazzi.

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A ciò va ovviamente aggiunta l'azione dirompente di tecnologia e social media, i quali hanno ormai assuefatto i ragazzi (ma non solo) a fruire contenuti "cotti e mangiati", rapidamente e senza grande approfondimento. La lettura di un libro, invece, richiede una concentrazione prolungata, un'esperienza ben lontana dalla gratificazione immediata offerta dagli schermi.

Il rischio di perdere abilità fondamentali

Secondo molti addetti ai lavori, il pericolo sul lungo periodo non sarà semplicemente quello di crescere generazioni di studenti che non leggeranno mai Delitto e Castigo o Il Barone Rampante, ma assistere alla perdita di alcune importanti competenze come la comprensione del testo, l'abilità di scrittura e la capacità di esprimersi con un vocabolario sufficientemente ampio.

Lo stesso correttore automatico, un'invenzione che ha reso la vita indubbiamente più comoda, secondo l'esperto di ammissioni universitarie Eric Tipler avrebbe ridotto ulteriormente l’opportunità per gli studenti di arricchire il proprio linguaggio e padroneggiare le proprie abilità grammaticali e ortografiche.

Il ruolo dei genitori: come promuovere la lettura

Ma se tutto il mondo sembra remare nella direzione di un futuro con sempre meno spazio per la lettura significa che mamme e papà possono solo rassegnarsi a un destino già scritto? Tutt'altro, gli esperti concordano invece che i genitori possono svolgere un ruolo cruciale nel colmare il divario nelle abitudini di lettura.

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Natalie Wexler, giornalista specializzata in educazione ha ad esempio sottolineato come la lettura per piacere sia correlata a migliori risultati scolastici. Dunque, stimolare i bambini a leggere storie e volare con la fantasia limitando il tempo trascorso sugli schermi può rivelarsi una ricetta vincente per guarire "dall'allergia alla lettura" dei tempi moderni.

La lettura ad alta voce fin dai primi anni di vita è sicuramente il modo migliore per abituare i piccoli al piacere di trasformare le pagine in una fantastica avventura. Durante la crescita poi, i genitori possono adottare diverse strategie per abituare e invogliare i figli a leggere un po' di più, come istituire un tempo (ragionevole) di lettura in famiglia ogni sera e proporre (senza imporre) nuovi titoli in base alle preferenze dei bambini.

Ovviamente l'esempio rimane la prima forma d'insegnamento, pertanto un genitore che desidera stimolare l’interesse dei più piccoli per la lettura dovrebbe a sua volta leggere con una certa frequenza e, perché, no, discutere con i figli riguardo una lettura comune. Anche adibire in casa un angolo di lettura tranquillo, privo di distrazioni, potrebbe aiutare i ragazzi a ritagliarsi uno spazio (sia fisico che concettuale) dove potersi estraniare dal resto del mondo e immergersi nella pagine di una storia avvincente.

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