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I bambini che vanno all’asilo nido sviluppano prima e meglio cinque competenze fondamentali: lo studio

Andare all’asilo nido è vantaggiosissimo per i bimbi che trovano posto nelle strutture, un nuovo studio ha dimostrato che i piccoli sviluppano competenze che chi cresce nei primi anni di vita tra le mura di casa non sviluppa.
A cura di Sophia Crotti
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bimbi asilo nido

Un gruppo di ricercatori giapponesi della Graduate School of Medicine presso la Tohoku University ha cercato di abbattere, grazie alla scienza, uno stereotipo che ancora serpeggia tra i genitori nipponici: il mito dei 3 anni. Le madri giapponesi, infatti, tendono ancora a sentirsi molto in colpa anche solo all'idea di mandare i propri bambini all'asilo nido, per rientrare al lavoro, poiché ritengono che i primi 3 anni di vita del bimbo in quel lasso di tempo, per svilupparsi adeguatamente debba rimanere con loro.

Nonostante già uno studio avesse scoperto che i piccoli che frequentano percorsi educativi della prima infanzia sono in grado di sconfiggere gli stereotipi, a differenza dei coetanei che crescono in casa, questa nuova ricerca pubblicata su Nature, ha fatto emergere che a differenza di coloro che crescono in casa con i loro genitori durante i primi 3 anni della loro vita, i bimbi che frequentano l'asilo nido riescono invece a sviluppare ottime capacità motorie, sociali e di risoluzione dei problemi.

Lo studio sui bambini giapponesi

La ricerca ha analizzato le caratteristiche di 100.000 coppie composte da mamme e bambini tra il 2011 e il 2014. Alcuni di questi bambini nel corso dei loro primi 3 anni di vita erano stati cresciuti dalla propria mamma a casa, altri invece avevano frequentato l'asilo nido. I ricercatori hanno dunque evidenziato le differenze tra i bambini, specificando che quelli andati al nido fin dai 3 mesi di vita, a 3 anni avevano:

  • migliori capacità motorie: rispetto ai coetanei cresciuti tra le mura di casa questi bambini erano maggiormente in grado di coordinare e controllare i propri movimenti sia fini che grossolani, probabilmente perché avevano trascorso più tempo a giocare con i coetanei.
  • migliori capacità di risoluzione dei problemi
  • migliori capacità di relazioni sociali e personali
  • migliore regolazione emotiva: i bambini cresciuti dalle madri nei primi 3 anni di vita risultavano infatti molto più aggressivi dei coetanei che invece avevano frequentato il nido.
  • minor esposizione agli schermi: situazione a cui i piccoli cresciuti tra le mura di casa erano invece più esposti sia si trattasse di pc, che di tablet o schermo della tv e del telefono.

Il senso di colpa delle madri giapponesi

Secondo i ricercatori i sensi di colpa che in particolare colgono le madri giapponesi, nonostante lo studio e il tentativo da parte del Ministero del Lavoro e della Salute nipponico di far ricredere le donne, nasce da un elemento culturale. Se in Italia i genitori trasmettono il loro amore ai figli con slanci affettuosi fisici ed emotivi, in Giappone è proprio curarsi dell'educazione dei propri figli in prima persona, la maggiore dimostrazione d'affetto.

asilo nido

Tuttavia la ricerca ha dimostrato progressi nettamente maggiori nei bambini che avevano frequentato il nido. "Il nostro obiettivo non è demolire l'educazione a domicilio dei bambini, che ha innumerevoli vantaggi per loro ma convincere le madri che optare per una struttura che si occupi dell'infanzia del bambino è una scelta valida e vantaggiosa per i più piccoli, così che smettano di sentirsi in colpa se decidono di continuare a impegnarsi nella loro carriera, mentre i piccoli crescono tra le cure e le braccia di professionisti".

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