I bambini che si sentono ascoltati vivono cinque volte meglio degli altri: lo studio
L'ascolto da parte dei genitori è un elemento imprescindibile per la qualità di vita dei figli. A dirlo è uno studio condotto dalla Bloomberg School of Public Health e dal National Center for Child Health and Development di Tokyo che nel dicembre del 2020 aveva coinvolto 700 studenti di quinta elementare e terza media in Giappone.
I ricercatori hanno raccolto i dati tramite un questionario inviato via posta, chiedendo ai bambini quanto spesso durante il delicato periodo della pandemia fossero stati interpellati e ascoltati riguardo ai propri sentimenti e opinioni.
L'analisi delle risposte ottenute – pubblicata sul BMJ Journals – ha mostrato come i bambini che avevano avuto la percezione di essere ascoltati presentavano cinque volte più probabilità di riportare un'alta qualità di vita rispetto ai coetanei che non si sentivano considerati.
Ascolto attivo e benessere
I dati sulla qualità della vita sono stati misurati attraverso il Kid-KINDL, un questionario che valuta vari aspetti del benessere, tra cui la salute fisica, emotiva, le relazioni familiari e le interazioni con i coetanei. In questo modo è stato possibile scoprire come il 68,4% dei bambini che si sono detti "ascoltati" ha riportato una qualità di vita elevata, a fronte del 14% dei bambini che non si sentivano ascoltati. Christina Bethell, una delle firme principali dello studio, ha spiegato che le esperienze positive durante l'infanzia, come sentirsi presi sul serio, favoriscono la resilienza e il benessere mentale e fisico, con benefici a lungo termine.
La convenzione ONU e i diritti dei bambini
Lo studio si è fatto forza di quanto contento nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia delle Nazioni Unite – la quale garantisce ai bambini il diritto di essere ascoltati e rispettati – per sottolineare l'importanza di crescere i figli in un ambiente aperto e sicuro, dove i piccoli non abbiano paura di fare domane, parlare ed esprimere opinione.
L’indagine ha infatti rivelato che i benefici per i giovani non derivano solo dal fatto di essere oggetti di domande o converdsazioni, ma anche dall’essere realmente considerati dagli adulti. A dimostrazione di ciò il fatto che i bambini che hanno affermato di essere stati ascoltati, ma che non hanno visto le loro opinioni influire concretamente nelle decisioni, non hanno riportato un sensibile aumento della qualità di vita.
Insomma, secondo i ricercatori non basta che i genitori si mettano a sentire ciò che i figli abbiano da dire, ma occorre che le parole dei bambini abbiano un effettivo riscontro nelle dinamiche familiari, sia esso un nuovo cibo da provare a cena o la scelta dello sport da praticare durante l'anno.
Il valore delle esperienze positive
Secondo Bethell, l'ascolto attivo rappresenta un’esperienza positiva fondamentale per lo sviluppo sano e sicuro dei bambini, che si traduce in relazioni stabili e contribuisce alla loro salute futura. Per questa l'esperta si auspica l'avvio di serie politiche per promuovere e facilitare simili pratiche sia in famiglia che nei contesti educativi: "Un'assistenza reattiva è essenziale per la salute e lo sviluppo dei bambini e deve essere una priorità a livello globale" ha affermato.
Lo studio dimostra infatti che esperienze positive e relazioni di supporto rimangano elementi essenziali per garantire una crescita armoniosa e soddisfacente dei più giovani, soprattutto in situazioni di difficoltà come una pandemia o, più comunemente, un momento di difficoltà per la famiglia o il contesto nel quale il bambino si trova a vivere.