I bambini che hanno una mamma bilingue, hanno più probabilità di imparare la seconda lingua: lo studio
Sembrerebbero essere le mamme, con il loro linguaggio, a determinare la capacità dei propri bambini di crescere imparando e parlando, fin dalla nascita, due lingue.
Il bilinguismo infatti, che fino a questo momento veniva associato alla capacità dei bambini di parlare con il papà una lingua e con la mamma un’altra lingua, in 300 pargoli che hanno preso parte alla ricerca dell’ Università Concordia, è sembrato svilupparsi con una probabilità doppia nei piccoli che sentivano parlare la doppia lingua dalla loro mamma.
Lo studio sulle potenzialità delle mamme nel bilinguismo
I ricercatori dell’Università Concordia hanno analizzato le abitudini linguistiche di 300 famiglie bilingue di Montreal, territorio in cui la maggior parte della popolazione parla sia inglese che francese, con figli di età compresa tra i 4 mesi e i 3 anni. “Nonostante i consigli tradizionali dati alle famiglie per crescere bambini bilingue, ci siamo accorti che quasi tutte le famiglie scelgono di utilizzare l’approccio che più le fa sentire a loro agio” ha spiegato Andrea Sander-Montant, ricercatrice presso il Concordia Infant Research Lab.
Le 300 famiglie hanno dovuto compilare dei questionari tra il 2013 e il 2020 dichiarando innanzitutto quale fosse la loro strategia usata tra le mura di casa per crescere bambini bilingue. Le famiglie sono state così divise in 4 gruppi, in base alla strategia utilizzata: un genitore-una lingua, l’altro genitore-una lingua, entrambi i genitori bilingue, un solo genitore bilingue.
I ricercatori si sono accorti che tra le strategie prese in esame non ve ne era una effettivamente migliore delle altre, per crescere un bambino bilingue, dal momento che: “Nessuna di queste metodologie era in grado di dirci quanto effettivamente i bambini avessero sentito parlare la doppia lingua tra le mura di casa” spiega la professoressa Krista Byers-Heinlein, una delle firmatarie dello studio.
L’influenza delle madri sul linguaggio dei figli
Ciò che è emerso dallo studio, però, è stata la differenza sostanziale tra i bambini che sentivano parlare la doppia lingua da parte della mamma, rispetto a quelli che la sentivano dal papà.
“Se era il papà l’unico in famiglia a parlare il francese oltre all’inglese, il bambino sentiva nella sua quotidianità parlare molto più l’inglese, la sua prima lingua. Il contrario accadeva se a parlare il francese era la mamma” spiega Byers-Heinlein.
Inoltre delle 300 famiglie studiate, ben in 60 erano le mamme a trasmettere ai bimbi una seconda lingua, con una probabilità doppia di riuscirci, nonostante sia loro che i padri la conoscessero. “Ciò accade probabilmente perché nella prima infanzia sono soprattutto le madri a trascorrere molto tempo con i figli” spiega Sander-Montant, oppure per motivi culturali. Secondo i ricercatori, infatti, sarebbero le mamme ad addossarsi la responsabilità di trasmettere nozioni sulla lingua ai figli.
I ricercatori dunque sono arrivati alla conclusione che per insegnare due lingue ai bimbi, crescendoli bilingue, sia necessario confrontarsi nella coppia, comprendendo chi ha più possibilità di trascorrere del tempo con il piccolo. “I bimbi non vanno stressati con la scelta di questa o quella strategia per imparare due lingue, hanno bisogno, invece, di una media di circa 20-30 ore di veglia settimanali in cui hanno la possibilità di ascoltare entrambe le lingue” spiega Byers-Heinlein.
Appurato questo, secondo i ricercatori, è importante valutare chi dei due genitori riesca settimanalmente a trascorrere quel tempo con il piccolo, per valutare chi sarà in grado di insegnare al bambino una seconda lingua.