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I 6 falsi miti sull’utilizzo degli schermi da parte dei bambini, spiegati dagli esperti

6 falsi miti sull’utilizzo di tablet, pc o cellulari da parte dei bambini smontati dagli esperti. “Attenzione al tempo di utilizzo e a cosa fanno i bambini online”.
A cura di Sophia Crotti
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bambini col tablet

Come specificala società italiana di pediatria (SIP), prima dei due anni di vita l’utilizzo di device tecnologici e schermi sarebbe da evitare per i bambini.

Tuttavia, questa raccomandazione talvolta spaventa i genitori che per esigenze di tempo e tranquillità si trovano davanti ad uno schermo con i propri figli. Per questo psichiatri, esperti e pediatri hanno sfatato i 6 falsi-miti riguardo l’utilizzo degli schermi per i bambini.

Tutte le attività che si svolgono davanti agli schermi sono pericolose per i bambini

Come spiega lo psichiatra  Alok Kanojia, alle pagine dell’Huffpost, davanti agli schermi adulti e bambini possono fare diverse attività, non tutte ugualmente negative per il loro sviluppo cerebrale.

“Davanti a uno schermo i bambini possono comunicare, nel caso di una video chiamata ai nonni, intrattenersi con giochi e attività che li stimolino, creare immagini o comporre musiche”.

Secondo lo specialista queste attività stimolano la creatività del bambino, il suo linguaggio, la capacità di rispondere a degli stimoli e sono ben diverse dal semplice utilizzo passivo di un social network.

bimbi online

“Oggi viviamo in un mondo prettamente digitale ed è anche online che i bambini creano connessioni tra loro e fanno gruppo” ha continuato lo psichiatra all’Huffpost.

Ovviamente esistono anche dei malus secondo l’esperto, primo fra tutti la dipendenza che gli schermi possono creare: “Colori e musiche attraggono a lungo i bambini davanti ai loro dispositivi digitali, dando soddisfazione al cervello e rendendolo dipendente. Sugli schermi i bambini soddisfano alcune esigenze, che poi non sentono più di dover soddisfare nella vita reale”.

Per questo è bene intervenire dando ai bimbi dei limiti di tempo, così che dedichino le loro ore anche ai compiti, al gioco e alla socializzazione, secondo lo psichiatra Kanojia.

Se si danno limiti di tempo adeguati i bimbi non corrono pericoli

La SIP raccomanda un uso moderato degli schermi da parte dei bambini, con un orario che gli adulti stabiliscano prima dell’utilizzo, in modo che i piccoli lo rispettino. Ma, secondo Shari Camhi, sovrintendente del Baldwin Union Free School District di Long Island di New York, non è abbastanza.

Certo i bambini non devono stare online tutto il giorno ma dare limiti di tempo non li protegge dai contenuti non adatti alla loro età, per questo è invece molto importante che gli adulti monitorino ciò che i loro figli fanno”. 

Per quanto riguarda il tempo a disposizione sugli schermi dei bambini, secondo l’esperto, è importante che questo non sia tanto elevato da impedire loro poi di giocare e stringere relazioni con i coetanei.

Stare davanti agli schermi fa male ai bambini

Secondo la psicologa Tiia Tulviste, più che ragionare su cosa gli schermi fanno ai bambini, bisognerebbe essere consapevoli, per compensare, quali attività non permettono di fare ai bambini.

“Sicuramente i bambini non riescono, davanti agli schermi, a sviluppare correttamente il linguaggio, come ha dimostrato una nostra ricerca condotta sui piccoli di età compresa tra i 2 e 4 anni, con scarse competenze grammaticali e scarso vocabolario, se stavano a lungo sugli schermi” spiega all'Huffpost. 

bimbi online

Secondo la dottoressa sapere cosa gli schermi non permettono ai bambini di fare, garantisce ai genitori di sapere quali attività oltre a stare sugli schermi far fare loro. “Non sentitevi in colpa se lasciate i vostri bimbi un po’ sugli schermi, piuttosto massimizzate, riempiendolo di attività interattive, il tempo insieme”. 

I bambini che stanno online tanto tempo, usando app educative, allora stanno imparando

“Le app educative esistono e sono meglio di un uso passivo degli schermi, ma il fatto che i bambini le usino per troppo tempo è comunque sbagliato, perché non sostituiscono di certo le attività educative che i bimbi possono fare a scuola o all’aria aperta” afferma il dottor Camhi.

Il dottore specifica che anche queste app necessitano di limiti temporali di utilizzo, che permettano ai bambini di dedicare il giusto tempo all’apprendimento e alla socializzazione e che devono essere da loro sempre utilizzate con la supervisione di un genitore.

I bambini manifestano la dipendenza dagli schermi solo facendo i capricci quando glieli si tolgono

Lo psichiatra Alok Kanojia ha spiegato alle pagine dell’Huffpost che seppur i capricci esagerati quando si spegne il dispositivo che il bambino sta usando possano indicare l’esistenza del problema, sono anche altri i segnali che non devono essere sottovalutati:

  • peggior rendimento scolastico
  • poca socializzazione
  • isolamento
  • sbalzi d’umore
  • problemi di salute
  • cambiamenti nella routine del sonno
  • poco appetito o molto appetito

“I bimbi poi possono diventare irascibili e provocatori, ogni cambiamento è il segnale di qualcosa che non va sottovalutato” ha concluso il dottore alle pagine dell’Huffpost. 

Se gli adulti sono dipendenti dagli schermi non è importante

Come ha dimostrato uno studio, i bambini che nascono in famiglie dove sono i grandi ad utilizzare troppo a lungo gli schermi, riscontrano problemi nel linguaggio.

bimbi online

“È importante che gli adulti diano il buon esempio ai figli, per quanto riguarda l’utilizzo degli schermi, non si possono certo dare limiti ai bambini e poi trascorrere tutto il tempo online ha spiegato il dottor Camhi all’Huffpost. Spiegando che dare un modello educativo ai bambini è tanto più funzionale quando a rispettarlo è tutta la famiglia.

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