I 6 consigli degli esperti per gestire le differenze educative ed evitare i litigi durante le feste di Natale
Le feste possono essere un’occasione preziosa per rafforzare i legami familiari, ma richiedono una buona dose di preparazione emotiva e organizzativa. Le riunioni con il parentado sono infatti il momento in cui genitori e bambini entrano a contatto con altri stili genitoriali e approcci educativi, una situazione che, in assenza delle giuste accortezze, potrebbe generare non pochi problemi.
Tra caos, entusiasmo e aspettative, le divergenze sul modo di gestire i figli possono infatti generare tensioni e talvolta veri conflitti tra gli adulti. Come evitare che il proprio bimbo pretenda di guardare il tablet a tavola se vede che al cuginetto ciò viene concesso? Qual è il modo migliore per invitare il nipote a non maltrattare il gatto senza invadere il campo d'azione dei suoi genitori? Proprio per gestire simili situazioni e garantire un clima sereno, alcuni esperti di terapia familiare sono intervenuti sul sito dell'HuffPost per suggerire sei strategie pratiche da adottare prima e durante i vari appuntamenti natalizi.
Pianificare un approccio condiviso tra gli adulti
Un primo passo per ridurre i conflitti è creare una sorta di “gioco di squadra” tra gli adulti. Lisa Spiegel, terapeuta specializzata in genitorialità, ritiene un'ottima soluzione quella di organizzare un incontro (anche virtuale) con genitori e nonni per discutere in anticipo le modalità di gestione dei bambini.
Se, ad esempio, alcuni bimbi sono abituati ad andare a letto molto presto, questo "meeting" potrebbe essere un buon modo per decidere se concedere uno strappo alla regola in occasione della cena di Natale o invece organizzarsi per gestire il tutto in modo che ad una certa ora i più piccoli vadano a nanna.
Preparare i bambini alle regole della casa ospitante
Case che vai, regole che trovi. Quando si parla di bambini però, non è raro che le diverse abitudini o i differenti approcci educativi vengono percepiti con un certo senso di disorientamento. Per prevenire situazioni spiacevoli, è utile preparare i propri figli a eventuali regole diverse da quelle a cui sono abituati, spiega Donna Novak, psicologa e fondatrice del Simi Psychological Group in California.
Se ad esempio in casa della zia non si può mangiare guardando la TV, è importante spiegare ai bambini cosa aspettarsi e come comportarsi. Il confronto è utile anche per ascoltare le opinioni dei i piccoli riguardo a queste regole e aiutarli a trovare modi per gestire eventuali frustrazioni, ricordando loro che esistono sempre delle "vie d’uscita" come fare una passeggiata o parlare in un angolo appartato con un genitore.
Pianificare le pause per i bambini
Le feste possono essere estenuanti per i più piccoli, che spesso trascorrono molte ore a giocare con gli altri bambini mentre gli adulti conversano a tavola. Per qualcuno ciò non rappresenta un problema (anzi, potrebbe trovarlo estremamente divertente), ma altri potrebbero aver bisogno di prendersi qualche momento per sé per riposarsi o fare altro.
Novak sottolinea, perciò, l'importanza di concedere delle pause ai figli che ne hanno bisogno, come una passeggiata o un breve momento di calma con mamma o papà. Questi intervalli non solo li aiutano a ricaricarsi, ma permettono loro di esprimere eventuali emozioni o disagi, prevenendo crisi di nervi e momenti di sovraccarico emotivo.
Evitare di commentare o intervenire sull’educazione altrui
Un errore comune – e causa di litigi del tutto evitabili – è quello di intervenire sull’educazione dei figli altrui. A tal proposito Spiegel raccomanda di concentrarsi esclusivamente sui propri bambini e di evitare di disciplinare quelli degli altri, anche a costo di mordersi la lingua per non riprendere il nipotino che mangia con le mani o dice troppe parolacce.
L'unica eccezione riguarda le situazioni potenzialmente pericolose: se un cugino lancia un giocattolo ferendo il proprio figlio, spiega Spiegel, la soluzione migliore è confortare il bambino e aiutarlo a esprimere i propri sentimenti, magari ammonendolo con frasi come: "Non mi piace quando mi lanci le cose". Questo approccio evita di creare tensioni con gli altri adulti.
Gestire le critiche dirette ai propri figli
Se invece capita a un altro adulto di riprendere il nostro bambino per un comportamento scorretto, generando disagio, Spiegel suggerisce di non partire in quarta rischiando di appesantire l'atmosfera, ma di scegliere la via della de-escalation: portare il bambino in una stanza tranquilla o all’aperto per allontanarlo dall'adulto giudicante e parlargli in modo rassicurante. Questo gesto non solo calma la situazione, ma invia anche un messaggio chiaro: "Sono io il punto di riferimento per mio figlio".
Eventuali confronti con l’adulto che ha rimproverato il bambino possono avvenire in seguito, quando gli animi si saranno calmati. Se però "l'affronto" non sembra essere così grave, meglio soprassedere e preservare lo spirito di Natale.
Affrontare i commenti giudicanti sul proprio stile genitoriale
Le critiche sul modo di educare i figli sono tra le più difficili da gestire, perché toccano corde emotive profonde. Secondo Spiegel, questi commenti spesso riflettono insicurezze o sensi di colpa di chi li pronuncia, come un nonno che si sente giudicato per il modo in cui ha cresciuto i propri figli.
Un'idea per evitare inutili conflitti (soprattutto se si ha già un certo sentore di ciò che ci aspetta) potrebbe essere quella di preparare in anticipo risposte calme e rassicuranti, come "Capisco il tuo punto di vista, ma io preferisco gestirla in questo modo". Simili frasi aiutano a mantenere il controllo e non offendono l'interlocutore. Se poi l'intervento dell'altro adulto è risultato tanto fastidioso da lasciare una scia di nervosismo, l'esperta consiglia di distrarsi con qualche attività pratica per calmarsi.