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I 6 atteggiamenti che i bambini notano dei grandi, senza che i genitori se ne rendano conto

Anche se si cerca sempre di dare ai bambini la miglior versione di se stessi ci sono 6 atteggiamenti che, secondo gli esperti, i bimbi colgono anche se gli adulti non se ne accorgono.
A cura di Sophia Crotti
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genitori e figli

Per quanto si cerchi sempre di dare ai bambini la miglior versione di se stessi, evitando le parolacce, cercando di essere pazienti prima di lasciarsi andare alla rabbia, e provando a rispondere ad ogni loro esigenza, i piccoli assorbono anche ciò da cui i grandi cercano di proteggerli.

I bambini interiorizzano, secondo gli esperti, una serie di atteggiamenti dei genitori e degli adulti, che i grandi neanche immaginano stiano mostrando loro.

La relazione con l’altro genitore

I bambini, colgono gli occhi alzati al cielo, la voce che si alza, le frasi per sminuire il partner che uno dei loro genitori dice. Come spiega alle pagine dell’Huffpost la psicologa clinica Jazmine McCoy, i bimbi sarebbero in grado anche di cogliere la verità che si cela dietro alle battute sarcastiche dei loro genitori.

“I bimbi sono molto più attenti di quanto si possa pensare alla relazione tra la loro mamma e il loro papà o tra gli adulti di riferimento, per questo la cosa migliore è cercare di parlare sempre bene di loro”.

Secondo la psicologa i bambini si sentono al sicuro quando sanno di essere circondati da genitori o adulti che si stimano e per tanto suggerisce di enfatizzare sempre i lati positivi dell’altro.

"La torta che cucina la nonna è la più buona in circolazione” piuttosto che porre al bimbo quesiti su quale sia la torta preferita tra quella che fa la nonna o la mamma. Oppure “la mamma è proprio brava in questo, il papà è proprio bravo con te” ecc…

I sentimenti sul proprio corpo

Nessun bambino si può lamentare della propria pancia, delle proprie cosce o si può vergognare del costume in spiaggia, senza aver sentito qualcuno lamentarsi del proprio corpo prima” ha detto all’Huffpost la dietologa Alyssa Miller, spiegando che però non è solo questione di parlare in maniera positiva del proprio corpo, ma anche di non alludere mai a guardarlo con disprezzo.

I bimbi, secondo la psicologa colgono i sentimenti degli adulti davanti allo specchio, ascoltano i loro commenti sui corpi degli altri: “Imparano così cosa è considerato buono, cattivo, bello, brutto, desiderabile o indesiderabile”. 

Le cose importanti nella vita

I bambini colgono le bugie dei grandi meglio di chiunque altro, per questo è meglio essere sinceri con loro e dire chiaramente cosa per noi è importante e cosa non lo è.

“Non si può dire ai figli che l’importante nello sport è partecipare e imparare a fare gioco di squadra e poi andarlo a prendere dopo un allenamento e chiedere lui : allora chi è stato il migliore?" afferma  la psicologa clinica Laura Markham. Lo stesso vale per valori quali l’onestà che devono essere trasmessi ai figli mantenendosi poi sempre onesti, non barando sull’età del bambino per poter avere una riduzione sul biglietto del treno.

A prescindere da ciò che si decide di insegnare ai bambini, bisogna capire che è proprio ai valori trasmessi che si ispireranno”. 

La capacità di essere gentili con se stessi

I piccoli sono grandi osservatori e si accorgono se i loro genitori non sono in grado di accettare degli errori che fanno sul lavoro o nella vita privata. La psicologa Miller ha spiegato: “I bimbi imparano a gestire gli errori per come vedono che gli adulti di riferimento lo fanno, se pretendono sempre troppo da loro stessi, se vogliono sempre essere perfetti, anche loro proveranno lo stesso”. 

Non stupirà dunque che un bimbo che torna a casa con un’insufficienza non riuscirà ad accettarla o si dispererà per un errore commesso sul campo da gioco.

I genitori che si fanno vedere gentili con se stessi, che ammettono di aver sbagliato e trovano soluzioni, insegnano davvero ai bambini che dai propri errori si impara”. 

Il rapporto con il cibo

Spesso accade che i piccoli che storcono il naso davanti ad un fumante piatto di broccoli, siano li stessi che hanno visto i propri genitori guardare a quel piatto con aria schifata.

Secondo Miller, bisogna stare molto attenti quando si dicono ai bambini frasi come “Quelle caramelle sono pericolose” o “Ma quanti biscotti mangi, ti fanno male” o “Questo è pieno di calorie”.

Questo perché i bambini così interiorizzano che c’è del cibo buono e del cibo cattivo, e potrebbero dunque sviluppare una forma di selettività alimentare.

“Se si dimostra ai bambini che si può avere un approccio equilibrato con il cibo, svilupperanno corrette abitudini alimentari”.

Come si parla di loro con altri adulti

Se il bimbo fa dei capricci e i genitori poi parlano male di lui anche in maniera sarcastica con altri, questo potrebbe fortemente incidere sulla loro autostima. “I bimbi potrebbero pensare che non vanno bene così come sono e portare questo pensiero con sè per tutta la vita, dal momento che a esternarlo sono stati proprio i suoi genitori” ha spiegato McCoy.

La soluzione migliore è concentrarsi sui suoi aspetti positivi, per esempio su come dopo i tanti capricci, insieme si è riusciti a superare il problema.

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