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I 5 consigli per genitori che desiderano crescere bambini resilienti, secondo il pediatra

Per crescere un bambino resiliente e che sappia fronteggiare le difficoltà e le gioie della vita si possono seguire i 5 consigli del pediatra Ken Ginsburg che invita i genitori a lasciare che i piccoli falliscano anche.
A cura di Sophia Crotti
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bimba resiliente

I ragazzi di oggi spesso sembrano poco in grado di affrontare le difficoltà, senza abbattersi immediatamente, persi tra l'assenza di limiti di genitori zucchero-filato che pur di non fronteggiare la loro frustrazione finiscono per dire loro sempre di sì.

Secondo il pediatra Ken Ginsburg, che ne ha parlato alle pagine della rivista CNBC, la soluzione sarebbe allenare i più piccoli alla resilienza, la capacità cioè di incontrare degli inciampi lungo il proprio cammino e poi superarli, rendendoli degli insegnamenti per la propria esistenza. Il dottore ha dunque condiviso 5 consigli per riuscire a crescere dei bimbi resilienti.

Lasciare che i bimbi sbaglino

Lasciare che i bimbi vincano sempre, proteggerli da eventuali inciampi porgendo loro la mano ancora prima che siano caduti, sono due tendenze molto in voga tra i genitori di oggi, secondo il dottor Ginsburg. Il pediatra, però suggerisce di guardare al ruolo del genitore con occhi diversi. L'adulto deve essere una guida per il bimbo, insegnando a lui come agire nel giusto, ma poi aver il coraggio di lasciarlo sbagliare: "Il modo migliore con cui si preparano i bambini a superare le difficoltà della vita è lasciarli cadere ed aiutarli a rialzarsi, ma non sempre, così li si scoprirà capaci di rimettersi in piedi da soli".

A volte è giusto che i bambini soffrano

Per un genitore è molto complesso gestire la sofferenza del proprio bambino, ma secondo il pediatra semplificare e banalizzare lo stato d'animo del piccolo, con un semplice "Non c'è nulla di cui preoccuparsi" non è la soluzione. La cosa importante, infatti, è convalidare le emozioni del piccolo, ma il pediatra, in particolare, suggerisce di organizzare delle sessioni di riflessione sulle emozioni. "Basta impostare un timer di 5 minuti in cui il bimbo deve scrivere o verbalizzare tutte le sue preoccupazioni, legate alla tristezza che sta provando, a questo punto se ne discute e poi si buttano via letteralmente se le ha scritte su carta, in maniera figurata se le ha verbalizzate".

bimbo piange

Illustrare al bambino le possibili conseguenze delle sue azioni

Le preoccupazioni dei bambini spesso sono legate a immagini delle conseguenze di scenari che ancora non hanno vissuto, per tanto secondo il pediatra Ken Ginsburg è importante provare a far ragionare i piccoli sulla cosa peggiore e quella migliore che potrebbe accadere loro.

"Questo esercizio aiuta molto i bambini perché si sentono supportati, sicuri e capiscono che lo scenario peggiore che avevano immaginato non era poi così terribile". Ai bimbi si possono fornire vere e proprie strategie in grado di superare anche lo scenario peggiore e così di smettere di avere paura. "Spesso si dimenticano che anche le cose che a loro fanno paura, come una verifica molto difficile, possono andare bene".

Valorizzare i successi

Il pediatra suggerisce di valorizzare i successi dei bambini in un modo molto particolare, facendoli prima concentrare sui loro obiettivi. "I bambini devono essere aiutati a misurarsi con loro stessi e non con le aspettative degli altri". Di conseguenza secondo l'esperto, è bene festeggiare un bel voto e poi chiedere loro se era quello che si aspettavano, se sentono di essersi tanto impegnati, se quella valutazione era proprio il loro obiettivo. "Chiedete loro se sentono che ciò che stanno facendo giorno dopo giorno li fa sentire persone migliori".

bimbo vince

Concentrarsi meno sul risultato

I bimbi che si pongono obiettivi nella vita, non sempre li raggiungeranno al primo colpo, impareranno a rialzarsi e gusteranno ancora di più la vetta, una volta raggiunta. "I genitori, a volte perché hanno poco tempo, si focalizzano sul risultato, pretendono tanto dai bambini che così al primo inciampo penseranno di aver fallito tutto".

Secondo il dottore invece bisogna sforzarsi di indagare più a fondo, chiedendo loro se trovano piacevole imparare cose nuove, impegnarsi per ciò che amano e mettere la testa anche su quelle materie piò ostiche. "Solo così i piccoli imparano che è più importante il percorso dell'arrivo" ha concluso l'esperto.

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