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I 5 consigli per far sì che i figli si fidino dei genitori anche da adulti: “I piccoli gesti fanno la differenza”

Mamme e papà desiderano un rapporto solido e duraturo con i figli, ma per costruirlo è necessario un impegno continuo durante tutta la crescita. La Parent Coach Reem Raouda ha esplorato come piccoli gesti quotidiani e una comunicazione empatica possano rafforzare questo legame nel tempo.
A cura di Niccolò De Rosa
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genitori giovani

Molti genitori sperano di costruire un rapporto solido e duraturo con i propri figli, ma questo obiettivo richiede un impegno costante nel tempo, che dura tutta la loro crescita. Non basta infatti solo l'amore, ma è necessario un lavoro quotidiano fatto di attenzioni, comunicazione e comprensione reciproca.

A parlarne recentemente è stata la Parent Coach Reem Raouda, esperta di genitorialità e di metodi per sviluppare l'intelligenza emotiva, che sul sito della CNBC ha condiviso importanti riflessioni su come, attraverso piccoli gesti e scelte consapevoli, si possa favorire la costruzione di un legame profondo e duraturo con i propri figli.

Dare valore alle loro emozioni

Uno degli aspetti più importanti della relazione con i figli è, secondo Raouda, la validazione delle loro emozioni. Sminuire o ridimensionare ciò che un bambino sta provando – molto frequenti sono le frasi come "Non è nulla di grave" o "Stai esagerando" – rischia infatti di far sentire il piccolo incompreso, non ascoltato, portandolo col tempo a chiudersi in sé stesso. Un genitore dovrebbe invece accogliere e legittimare i sentimenti, facendo chiaramente capire al figlio di aver capito il suo disagio ("Vedo che sei arrabbiato, perché ti senti così?"). Questo semplice gesto contribuisce a creare un ambiente di sicurezza emotiva in cui i bambini si sentono compresi e liberi di esprimersi. E se un figlio impara a sentirsi a proprio agio nell'aprirsi ai genitori, molto probabilmente lo farà anche quando sarà più grande.

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Poco controllo e spazio alle scelte per crescere

Un’educazione basata sulla paura e sulla punizione genera inevitabilmente una certa distanza tra i genitori e i figli che per evitare giudizi o rimproveri, finiscono per nascondere parti di sé. Al contrario, un legame forte si costruisce soprattutto attraverso la fiducia e la comprensione. Questo non significa ovviamente che un genitore non possa insegnare la disciplina o debba cercare a tutti i costi di essere amico del proprio figlio: una mamma o un papà può stabilire e far rispettare delle regole pur mostrandosi aperto e comprensivo nei confronti del bambino che commette un errore. Momenti semplici, come ridere insieme o ascoltare senza giudicare, ha affermato Raouda, creano infatti un grande senso di sicurezza che dura nel tempo e incoraggia i figli a continuare a rivolgersi ai genitori anche in età adulta.

genitori iperprotettivi

Lo stesso discorso vale anche per le scelte importanti della vita dei ragazzi, come la scuola da frequentare, gli sport da praticare o gli amici da frequentare. L'esperta ha infatti ricordato che quando i genitori prendono tutte le decisioni al posto dei figli, questi possono sentirsi privati della loro libertà e sviluppare una certa passività nei confronti della vita. Molto meglio incoraggiarli invece a esprimere la propria opinione per sviluppare abilità importantissime come l'autonomia e la consapevolezza dei propri mezzi. Anche le scelte più semplici, come decidere cosa indossare o quale attività praticare dopo la scuola, contribuiscono a farli sentire protagonisti della propria vita.

Ammettere i propri errori

Nel corso della sua esperienza, Raouda come molti genitori pretendano il rispetto dai figli senza però offrirlo a loro volta. Riconoscere i propri sbagli e chiedere scusa è invece un gesto potente, che insegna il valore della responsabilità e della reciprocità nelle relazioni. Dire "Mi dispiace per come ho reagito prima" dopo una sfuriata trasmette il messaggio che gli errori sono normali e che le relazioni non si basano sul potere, ma sulla comprensione reciproca. In questo modo, i figli imparano a non temere gli sbagli e a condividere le loro difficoltà senza vergogna.

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Questo approccio risulta molto utile anche nella gestione degli inevitabili conflitti in famiglia. Insistere per avere sempre l’ultima parola può infatti portare i figli a sentirsi non ascoltati e a prendere le distanze. Al contrario, mostrare apertura al parere dei ragazzi invece di imporre sempre il proprio punto di vista, contribuisce a creare un clima di rispetto e comprensione. E sapere che il proprio parere è considerato permette ai figli di crescere fiduciosi e di mantenere un rapporto di fiducia con i genitori anche in età adulta.

Creare momenti di qualità ogni giorno

Molti genitori ambiscono a essere confidenti e importanti punti di riferimento anche quando i figli saranno ormai adulti. Un rapporto solido così solido però non si costruisce solo con i grandi discorsi che ogni tanto le madri e i padri impartiscono ai loro ragazzi, ma attraverso la costanza dei piccoli gesti quotidiani. Più che la quantità di tempo trascorso insieme, ha ricordato Rouda, ciò che conta è la qualità delle interazioni. Condividere una merenda, leggere una storia prima di dormire o semplicemente chiedere “Com’è andata la tua giornata?” sono esempi di attenzioni che rafforzano il legame e fanno sentire il bambino apprezzato.

Accettare i figli per ciò che sono

L'ultimo consiglio della parent coach riguarda il complesso rapporto tra le aspettative dei genitori – i quali vorrebbero sempre il meglio per i loro figli – e ciò che figli fanno, dicono o desiderano. Se un bambino si sente costantemente giudicato o paragonato ad altri, può infatti sviluppare insicurezza e imparare a nascondere le proprie vere inclinazioni. I genitori possono invece favorire l’accettazione di sé incoraggiando la loro unicità e celebrando le loro passioni, anche quando non coincidono con le aspettative familiari. Questo atteggiamento aiuta i figli a sentirsi amati per ciò che sono, senza il timore di deludere. E quando saranno adulti vorranno sempre stare vicini a chi, per primo, è stato in grado di capirli.

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