I 5 consigli per far sì che i figli si fidino dei genitori anche da adulti: “I piccoli gesti fanno la differenza”

Molti genitori sperano di costruire un rapporto solido e duraturo con i propri figli, ma questo obiettivo richiede un impegno costante nel tempo, che dura tutta la loro crescita. Non basta infatti solo l'amore, ma è necessario un lavoro quotidiano fatto di attenzioni, comunicazione e comprensione reciproca.
A parlarne recentemente è stata la Parent Coach Reem Raouda, esperta di genitorialità e di metodi per sviluppare l'intelligenza emotiva, che sul sito della CNBC ha condiviso importanti riflessioni su come, attraverso piccoli gesti e scelte consapevoli, si possa favorire la costruzione di un legame profondo e duraturo con i propri figli.
Dare valore alle loro emozioni
Uno degli aspetti più importanti della relazione con i figli è, secondo Raouda, la validazione delle loro emozioni. Sminuire o ridimensionare ciò che un bambino sta provando – molto frequenti sono le frasi come "Non è nulla di grave" o "Stai esagerando" – rischia infatti di far sentire il piccolo incompreso, non ascoltato, portandolo col tempo a chiudersi in sé stesso. Un genitore dovrebbe invece accogliere e legittimare i sentimenti, facendo chiaramente capire al figlio di aver capito il suo disagio ("Vedo che sei arrabbiato, perché ti senti così?"). Questo semplice gesto contribuisce a creare un ambiente di sicurezza emotiva in cui i bambini si sentono compresi e liberi di esprimersi. E se un figlio impara a sentirsi a proprio agio nell'aprirsi ai genitori, molto probabilmente lo farà anche quando sarà più grande.

Poco controllo e spazio alle scelte per crescere
Un’educazione basata sulla paura e sulla punizione genera inevitabilmente una certa distanza tra i genitori e i figli che per evitare giudizi o rimproveri, finiscono per nascondere parti di sé. Al contrario, un legame forte si costruisce soprattutto attraverso la fiducia e la comprensione. Questo non significa ovviamente che un genitore non possa insegnare la disciplina o debba cercare a tutti i costi di essere amico del proprio figlio: una mamma o un papà può stabilire e far rispettare delle regole pur mostrandosi aperto e comprensivo nei confronti del bambino che commette un errore. Momenti semplici, come ridere insieme o ascoltare senza giudicare, ha affermato Raouda, creano infatti un grande senso di sicurezza che dura nel tempo e incoraggia i figli a continuare a rivolgersi ai genitori anche in età adulta.

Lo stesso discorso vale anche per le scelte importanti della vita dei ragazzi, come la scuola da frequentare, gli sport da praticare o gli amici da frequentare. L'esperta ha infatti ricordato che quando i genitori prendono tutte le decisioni al posto dei figli, questi possono sentirsi privati della loro libertà e sviluppare una certa passività nei confronti della vita. Molto meglio incoraggiarli invece a esprimere la propria opinione per sviluppare abilità importantissime come l'autonomia e la consapevolezza dei propri mezzi. Anche le scelte più semplici, come decidere cosa indossare o quale attività praticare dopo la scuola, contribuiscono a farli sentire protagonisti della propria vita.
Ammettere i propri errori
Nel corso della sua esperienza, Raouda come molti genitori pretendano il rispetto dai figli senza però offrirlo a loro volta. Riconoscere i propri sbagli e chiedere scusa è invece un gesto potente, che insegna il valore della responsabilità e della reciprocità nelle relazioni. Dire "Mi dispiace per come ho reagito prima" dopo una sfuriata trasmette il messaggio che gli errori sono normali e che le relazioni non si basano sul potere, ma sulla comprensione reciproca. In questo modo, i figli imparano a non temere gli sbagli e a condividere le loro difficoltà senza vergogna.

Questo approccio risulta molto utile anche nella gestione degli inevitabili conflitti in famiglia. Insistere per avere sempre l’ultima parola può infatti portare i figli a sentirsi non ascoltati e a prendere le distanze. Al contrario, mostrare apertura al parere dei ragazzi invece di imporre sempre il proprio punto di vista, contribuisce a creare un clima di rispetto e comprensione. E sapere che il proprio parere è considerato permette ai figli di crescere fiduciosi e di mantenere un rapporto di fiducia con i genitori anche in età adulta.
Creare momenti di qualità ogni giorno
Molti genitori ambiscono a essere confidenti e importanti punti di riferimento anche quando i figli saranno ormai adulti. Un rapporto solido così solido però non si costruisce solo con i grandi discorsi che ogni tanto le madri e i padri impartiscono ai loro ragazzi, ma attraverso la costanza dei piccoli gesti quotidiani. Più che la quantità di tempo trascorso insieme, ha ricordato Rouda, ciò che conta è la qualità delle interazioni. Condividere una merenda, leggere una storia prima di dormire o semplicemente chiedere “Com’è andata la tua giornata?” sono esempi di attenzioni che rafforzano il legame e fanno sentire il bambino apprezzato.
Accettare i figli per ciò che sono
L'ultimo consiglio della parent coach riguarda il complesso rapporto tra le aspettative dei genitori – i quali vorrebbero sempre il meglio per i loro figli – e ciò che figli fanno, dicono o desiderano. Se un bambino si sente costantemente giudicato o paragonato ad altri, può infatti sviluppare insicurezza e imparare a nascondere le proprie vere inclinazioni. I genitori possono invece favorire l’accettazione di sé incoraggiando la loro unicità e celebrando le loro passioni, anche quando non coincidono con le aspettative familiari. Questo atteggiamento aiuta i figli a sentirsi amati per ciò che sono, senza il timore di deludere. E quando saranno adulti vorranno sempre stare vicini a chi, per primo, è stato in grado di capirli.