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I 5 alimenti che non dovresti mai dare a tuo figlio secondo l’esperto

Il ricercatore australiano Nick Fuller ha individuato alcuni alimenti che, benché spacciati per sani e genuini, possono rappresentare un rischio per la salute.
A cura di Niccolò De Rosa
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I 5 alimenti che non dovresti mai dare a tuo figlio secondo l'esperto

L'alimentazione dei figli rappresenta una delle più grandi preoccupazioni dei genitori. Il timore di nutrire correttamente i bambini, però, a volte porta gli adulti a seguire consigli strampalati o diete fai-da-te scovate su qualche pagina social, e ciò potrebbe comportare conseguenze negative sulla salute dei piccoli.

L'esperto in salute e obesità Nick Fuller, ricercatore dell'Università di Sydney e del Royal Prince Alfred Hospital, ha infatti recentemente sottolineato in un'intervista al sito The Australian come sia fondamentale per mamme e papà rivolgersi solamente al parere dei professionisti sanitari per garantire un regime alimentare sano e duraturo per i propri figli.

A tal proposito, Fuller ha anche individuato cinque alimenti che non dovrebbero mai far parte della dieta dei bambini.

Olio di cocco

Fuller ha descritto senza mezzi termini questo alimento come la "migliore truffa del Ventunesimo secolo".

Come spiegato dal ricercatore, l'olio di cocco che spesso viene usato in ricette di torte e biscotti spacciati per healthy è in realtà composto per l'80% da grassi saturi, i quali possono aumentare il colesterolo cattivo (LDL) e bloccare le arterie, aumentando il rischio di infarti.

Una scelta poco adatta per i bambini, che invece potrebbero trarre maggiori benefici dall'olio d'oliva e addirittura dall'olio di colza, che, benché in passato sia stato additato come un prodotto di qualità inferiore, le ricerche più recenti ne hanno rivalutato le proprietà positive per la salute cardiovascolare (anche se è bene non abusarne per non danneggiare il fegato).

Latte di cocco

Latte di mandorla

Fuller è convinto che il latte di mandorla non sia un adeguato sostituto del latte vaccino, almeno per i bambini, poiché è troppo povero di proteine e può contenere additivi come stabilizzanti ed emulsionanti.

Raccomandato invece il latte vaccino, una vera miniera di proteine, calcio, vitamina D e iodio. Per chi è intollerante al lattosio, Fuller suggerisce il latte senza lattosio, mentre per chi ha allergie al latte o vuole evitare prodotti di origine animale, il latte di soia fortificato con calcio rimane una valida alternativa.

Latte di mandorla

Burro

Gustoso e presente in molte ricette tradizionali, il burro e la margarina sono alimenti da introdurre con il contagocce nel regime alimentare di un bambini in fase di sviluppo. Una noce di burro ogni tanto non fa certo male, ma abusarne può infatti aumentare pericolosamente il colesterolo, oltre che fornire un eccessivo apporto di grassi.

Anche in questo caso Fuller consiglia di preferire l'olio extra vergine di oliva per i suoi benefici nutrizionali, come il miglioramento della salute del cuore e la prevenzione da alcune malattie.

burro

Yogurt a basso contenuto di grassi

Sebbene i prodotti a basso contenuto di grassi possano sembrare una scelta salutare, Dr. Fuller sottolinea che i grassi saturi presenti nei latticini possono migliorare la salute del cuore dei bambini, se non consumati in modo eccessivo.

Per rafforzare l'organismo dei piccoli, Fuller dunque suggerisce di dare ai bambini yogurt interi, evitando quelli a basso contenuto di grassi che spesso contengono zuccheri aggiunti.

Da adulti avranno tutto il tempo per mangiare prodotti magri e yogurt con pochissime calorie.

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Pane bianco

Il pane bianco, raffinato fino a perdere quasi tutti i nutrienti, presenta un bassissimo contenuto in fibre e non sazia a lungo.

Per Fuller dunque sarebbe molto meglio scegliere del pane integrale, anche perché nei bimbi di età inferiore ai due anni sarebbe associato a un rischio minore di soffocamento.

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A margine di questi consigli, Fuller ha anche sottolineato l'importanza di sfruttare il periodo dell'infanzia per far conoscere ai bambini quanti più alimenti possibili.

Certo, occorre un po' di pazienza: i piccoli sono infatti portati a rifiutare ciò che non conoscono e probabilmente serviranno più tentativi per abituarli ad un nuovo sapore o una nuova percezione olfattiva. Si tratta però di uno sforzo necessario non solo per fornire all'organismo dei bimbi tutti i nutrienti di cui necessita per svilupparsi in salute, ma anche per aiutarli a sviluppare un palato più complesso e aperto alla varietà.

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