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I 4 motivi per i quali è essenziale vaccinare i bambini, secondo i pediatri

Vaccinare i bambini, seguendo il calendario vaccinale e decidendo anche per la protezione dai virus influenzali stagionali è molto importante. I pediatri hanno risposto alle 4 domande più comuni dei genitori titubanti.
A cura di Sophia Crotti
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bimbi vaccinati

La stagione dei malanni in alcune parti d'Italia è alle porte, in altre ha già bussato ed è entrata nelle case delle famiglie italiane da almeno un mesetto.

I virus influenzali in arrivo quest'anno, tra l'altro, come ha spiegato la dottoressa Claudia Tagliabue in un'intervista a Fanpage.it, stando a quanto successo nella appena trascorsa stagione influenzale dell'altra parte del Globo terrestre sembrerebbero in grado di provocare "la stagione influenzale più aggressiva degli ultimi 10 anni".

Per tanto è molto importante vaccinare i bambini contro i virus in arrivo, ma anche seguire per filo e per segno il calendario vaccinale dei vaccini obbligatori per neonati e bambini.

Dagli Stati Uniti, visto il lieve calo nelle vaccinazioni tra i bambini, che si è riscontrato arriva un accorato appello da parte di pediatri ed esperti che spiegano attraverso la voce della dottoressa Jasmine Reed, intervistata dall'Huffpost: "Le vaccinazioni sono il modo migliore per prevenire focolai ed epidemie e il loro impatto sui bambini, che può essere devastante".

Gli esperti si sono espressi rispondendo alle 4 domande più comuni dei genitori che sono titubanti quando si parla di vaccinare i propri bimbi, dando altrettante motivazioni in grado di sottolineare l'essenzialità dei vaccini tra i più piccoli.

Le malattie che i vaccini prevengono sono gravi

La prima realtà sulla quale i medici, che si sono espressi all'Huffpost, vogliono che i genitori restii a vaccinare i figli conoscano è la gravità di alcune malattie per i bambini non vaccinati.

Secondo la dottoressa Kris Bryant del Norton Children's Hospital di Louisville, circa un terzo dei neonati, affetto da pertosse, viene ricoverato in ospedale con complicanze dovute alla malattia, potenzialmente mortali. La società italiana di pediatria (SIP), ricorda l'importanza del vaccino alla futura mamma tra la ventisettesima e la trentaseiesima settimana di gravidanza per prevenire la pertosse nei lattantini e dichiara: "Le leggende legate agli effetti collaterali dei vaccini sui bambini non trovano riscontri nel mondo scientifico e mettono in pericolo la vita dei più piccoli perché il metodo migliore per combattere la pertosse è proprio il vaccino, sicuro ed efficace". 

La dottoressa Bryant, poi, ha spiegato all'Huffpost che anche le complicazioni legate al morbillo nei bambini non vaccinati possono essere molto gravi, dal momento che aumentano le possibilità di ospedalizzazione e di contrarre poi polmonite, encefalite o "Una condizione cerebrale mortale anche anni dopo aver contratto la malattia". Anche in questo caso, come ha sottolineato la pediatra Elena Bozzola, intervistata da Fanpage.it, il vaccino è fondamentale: "In Italia è diventato obbligatorio con la legge Lorenzin per tutti i nuovi nati dal 2017, i piccoli devono sottoporsi a due dosi, una attorno ai 13 mesi, l'altra attorno ai 5-6 anni".

bimbo malato

Lo stesso vale per la varicella, che in Italia può essere prevenuta nei bambini attraverso il vaccino solo o combinato con quello contro il morbillo, la parotite, la rosolia e ovviamente la varicella, in grado di prevenire nel 95% la manifestazione di sintomi gravi. "Il vaccino riduce la possibilità che il bambino si ammali o che se invece si ammala lo stesso, sperimenti la patologia in maniera lieve" ha dichiarato la dottoressa Patricia Pinto Garcia all'Huffpost.

I vaccini sono efficaci, anche se il bimbo si ammala

Secondo la dottoressa Pinto Garcia, aleggia spesso tra i genitori un senso di sfiducia nei confronti dei vaccini che a suo avviso si è intensificato dopo la comparsa della pandemia da Covid-19: "I genitori si domandano perché se hanno vaccinato i loro bambini o se si sono vaccinati loro stessi, hanno comunque contratto il covid o in passato altre malattie o infezioni. A loro rispondo che l'efficacia dei vaccini si aggira secondo dati scientifici, tra il 90 e il 99%".

Inoltre, spiega la dottoressa, il vaccino è importante perché previene le sintomatologie più gravi delle malattie, i bimbi che si ammalano ugualmente dunque evitano l'ospedalizzazione o di rimanere contagiati a lungo. In ultimo vaccinare proprio figlio significa volere bene alla comunità, una volta introdotto un vaccino i tassi di mortalità della malattia crollano e certi virus possono anche essere completamente debellati.

I vaccini sono sicuri per i bambini

Le controindicazioni dei vaccini sono una delle motivazioni a cui i genitori si appellano quando sono titubanti sul fare o non fare una certa vaccinazione ai loro bambini. La dottoressa Pinto- Garcia ha dunque analizzato i dati ricavati da un'associazione che negli USA si occupa di risarcire le famiglie di bambini che dopo una serie di analisi vengono giudicati in qualche modo danneggiati da un vaccino e dai calcoli riguardo la popolazione infantile vaccinata e quanti negli USA sono stati risarciti è risultato che la probabilità di sentirsi molto male dopo un vaccino è pari a circa 1 su un milione. "Per intenderci, è più probabile essere colpiti da un fulmine che stare male a causa di un vaccino" ha spiegato la dottoressa alle pagine dell'Huffpost.

bimbo che si vaccina

I bimbi non fanno troppi vaccini tutti insieme

La dottoressa Pinto-Garcia ha spiegato che una delle paure che spesso i genitori le riportano quando si parla delle vaccinazioni dei loro bambini, è che i piccoli si debbano sottoporre a tanti vaccini, a poco tempo di distanza.

"Capisco che i genitori si spaventino perché ai loro tempi non c'erano tutte queste vaccinazioni ma semplicemente certe misure preventive e salva vita quando loro erano bambini non esistevano, oggi sì".

La dottoressa ha anche specificato che il calendario vaccinale è studiato nel dettaglio in base ai tempi di risposta dei sistemi immunitari dei bambini: "I piccoli che non vengono vaccinati nei tempi previsti rischiano di ammalarsi e di trasmettere la malattia ad altri che sono invece protetti".

Dunque rispettare le linee guida delle vaccinazioni obbligatorie presenti per ciascun Paese, permette di proteggere i bambini da gravi malattie, in modo sicuro: "I loro sistemi immunitari non vengono sopraffatti".

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