I 10 modi per dare dei limiti ai bambini senza dire loro di no, secondo gli esperti
I bambini hanno un assoluto bisogno di regole e limiti, necessari per loro a muovere passi decisi in un mondo che giorno dopo giorno imparano a conoscere.
Tuttavia, secondo la psicologa Audrey Ricker questo non si traduce con dire loro continuamente di no.
"Dire sempre no ai bambini è deleterio, perché li desensibilizza sull'impatto della parola esponendoli ai rischi della vita" ha spiegato a Parents, suggerendo 10 modi per dire no, senza dire no.
Offrire con fermezza del cibo sano
I piccoli spesso storcono il naso davanti ad un fumante piatto di broccoli, piangono, si fingono sazi ma bramano per un dolcetto o un gelato.
Lo psicologo David Walsh alle pagine di Parents ha spiegato che in questo caso piuttosto che dire no alla richiesta del cibo spazzatura è importante insistere con fermezza su un'alternativa sana alla fame di "schifezze" del bambino.
"Proponetegli uno yogurt, un frutto a pezzetti, e non cedete" spiega l'esperto che sottolinea l'importanza di non illudere il bimbo con un superficiale "dopo vediamo", ma di proporre lui un'alternativa sana.
Inoltre, il dottore invita i genitori a non etichettare il cibo spazzatura e nemmeno quello che ritengono sano con questi appellativi.
"Per evitare che i bambini costruiscano un brutto rapporto con il cibo meglio dire loro che alcuni alimenti danno più energia per affrontare le sfide quotidiane".
Calmarlo quando lancia il cibo in giro
Saltare sul letto, giocare con il cibo, sono azioni che da sempre ci vengono vietate dai genitori.
La cosa importante, però, secondo la terapista familiare Walsh è spiegare il divieto ai bambini: "È difficile ma se non mangia e gioca a lanciare gli spaghetti in giro per la cucina, ritirategli la scodella e spiegate con calma perché non si fa" ha detto la dottoressa.
La specialista invita i genitori ad insistere su come i bimbi possono usare gli oggetti che hanno a disposizione e a premiarli quando li utilizzano correttamente.
Dare l'esempio su come si collabora nei giochi
La psicologa Fran Walfish, alle pagine di Parents, spiega di non guardare agli atteggiamenti dei bambini sempre e solo come il desiderio di fare un dispetto: "Se il piccolo arriva e distrugge la torre di mattoncini costruita dal suo amichetto forse è solo perché sta giocando e lo ritiene divertente" spiega l'esperta.
Il suo suggerimento dunque, piuttosto che punire il bambino, è quello di mettersi in ginocchio sul tappeto e giocare con lui dando l'esempio di come ci si possa divertire collaborando e non distruggendo.
Insegnare la cura per piante e animali domestici
Il bimbo potrebbe strappare le foglie delle piante che vede in giardino o tirare la coda del cane di casa, non basta, secondo la tata Marva Soogrim, gridargli che non si fa. "Bisogna istruire i bambini sul fatto che piante e animali sono esseri viventi come lui e che non vanno in alcun modo feriti".
Secondo l'esperta, per spiegare il rispetto e la gentilezza nei confronti delle creature terrestri non c'è nulla di meglio da fare se non dare il buon esempio.
Insegnare il rispetto per gli altri
La terapista familiare Shook Sorkin ha spiegato alle pagine di Parents che è inutile intervenire in una lite tra fratelli dove volano schiaffi e pugni con un semplice: "non si fa".
Bisogna invece fermare l'aggressione e spiegare perché la violenza fisica e verbale non è mai giustificata: "Dite ai bambini di ragionare sul sentimento che stanno provando, riconoscerlo e provare a manifestarlo senza fare male agli altri o a se stessi".
Fermare le proteste
A volte i bimbi quando imparano a parlare aggiungono ai capricci le parole e si lamentano per ore pur di non fare qualcosa o ottenere qualcos'altro. Alle pagine di Parents, lo psicologo Richard Bromfield, suggerisce di reagire così ai genitori: "Dite ai bimbi che non li comprendete quando iniziano ad usare una voce lamentosa".
Il bimbo che alla fine desidera solo essere ascoltato e vedere soddisfatte le sue esigenze cambierà così completamente atteggiamento.
La risata per insegnare
A volte quando un bimbo con testardaggine inizia a chiedere qualcosa con insistenza e a mettere in atto un atteggiamento negativo è proprio complesso mantenere la calma e non rispondere con un perentorio: "No così non si fa", la psicologa Eileen Kennedy-Moore alle pagine di Parents suggerisce di puntare sull'ironia, cercando di distrarre i bimbi dai loro capricci con la risata, in grado di distendere i nervi dell'intera famiglia.
Sostituire attività manuali agli schermi
I bimbi spesso afferrano dalla borsa dei loro genitori il cellulare per poterci giocare, anche ininterrottamente, la psicologa Kennedy-Moore ha spiegato però che un "no" non è molto utile: "Per i bambini è più facile sostituire un comportamento che interromperlo".
Quindi piuttosto che strappare loro il telefono dalle mani senza dare troppe spiegazioni è decisamente meglio offrire loro un altro tipo di intrattenimento come un libro da leggere o un giochino da maneggiare.
Spiegare a cosa servono gli oggetti
Appena i piccoli iniziano a indossare le scarpe, spesso cercano in tutti i modi di togliersele, ovunque.
Si sentono così liberi di correre e arrampicarsi in ogni dove, la dottoressa Kennedy-Moore, però insiste sull'importanza di non vietare con un semplice "no" l'atteggiamento ma di dire piuttosto ai piccoli: "Le scarpe le togliamo solo a casa, perché ogni oggetto ha una specifica funzione in uno specifico luogo" ha detto a Parents.
Comunicare il pericolo
I bimbi non sempre hanno idea di cosa sia pericoloso e cosa no, per questo vanno educati alla pericolosità di certe azioni, senza essere spaventati. "Si possono usare frasi allarmanti come "caldo" o "pericolo", farsi vedere preoccupati per un'azione che sta compiendo il piccolo e alzare un po' la voce, spiegando sempre a lui nel dettaglio perché una certa azione può essere pericolosa" spiega il dottor Ricker a Parents.